Salento, 20 ottobre | Lecce, Copertino, Andrano, e poi un giro nei locali. Il martedì salentino propone una serie di appuntamenti dedicati alla cultura e all'intrattenimento. A Lecce, prosegue l'appuntamento con la «Settimana della conciliazione» istituita dal servizio di Conciliazione della Camera di Commercio. Si tratta di una serie di incontri promossi in tutta Italia, attraverso tanti eventi che si svolgeranno a Lecce, così come in tutta Italia. Si tratta di una campagna informativa che vuole far conoscere ai fruitori dei servizi dell'ente i vantaggi delle risoluzioni alternative offerte dall'ente, nelle controversie tra imprese e imprese e consumatori. Il servizio di conciliazione ha riscosso un notevole successo già a partire dallo scorso anno con una crescite delle procedure gestite dagli operatori degli sportelli. Dunque, attraverso questa iniziativa, anche la Camera di Commercio di Lecce vuole informare i cittadini delle tante opportunità offerte dal servizio. Il servizio di conciliazione, dunque, è disponibile negli uffici di viale Gallipoli, tutti i giorni feriali e si rivolge a quei cittadini che conoscono conoscono o non conoscono ma ne vogliono fruire, le procedure della conciliazione e la risoluzione dei problemi. Ad Andrano, invece, l'appuntamento di domani è con un «Dialogo sulla legalità». Si tratta di un libro edito da Manni Editore. Nel libro emerge un bisogno di cittadinanza attiva, consapevole, che mira a raggiungere quell'intenso e ricercato bisogno di legalità. L'incontro, programmato per le 21, vedrà la partecipazione dell'editore Piero Manni, col quale si discuterà del confronto coinvolgente e appassionante tra don Luigi Ciotti, popolare prete dell'«antimafia» e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Nelle pagine del libro, a tratti dure, si fa appello alla coscienza di ognuno per richiamare alle proprie responsabilità e ai propri doveri di cittadino.
A Copertino, l'appuntamento è con «Il '68. Una stagione formidabile?». Si comincia nel pomeriggio, alle 17, nella sala Angioina del Castello di Copertino con un convegno promosso dalla Città di Copertino, da Union 3 e dall'Università del Salento, in collaborazione con altri enti e associazioni. Si tratta di una riflessione a più voci, per rivisitare, a quarant'anni di distanza, il Sessantotto di cui tanto si è parlato e scritto sia in termini celebrativi e polemici, sia con la prospettiva di storicizzarlo, utilizzando gli strumenti della testimonianza, della documentazione, della riflessione e del dibattito. L'obiettivo, tenendo nella dovuta considerazione i notevoli mutamenti del clima sociale e dell'atmosfera culturale intervenuti nel frattempo, è creare una rete di discussione e d'azione, partendo «dal basso» e dall'amara constatazione che, in ogni contesto, il deficit di partecipazione ed il tasso di conformismo, di passività e di a-conflittualità intellettuale hanno, già da qualche tempo, raggiunto il culmine. Destinatari dell'iniziativa sono soprattutto i giovani ed in particolare gli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore. Non mancheranno autorevoli ospiti, che nelle loro ultime fatiche letterarie hanno affrontato proprio questo genere di tematiche: dal professor Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia teoretica nell'Università del Salento, allo storico Sergio Dalmasso, da Mario Capanna, già leader del movimento studentesco ed ora presidente del Consiglio dei Diritti Genetici, a Hugo Fernandez de Castro, docente nell'Università di Città del Messico.
Ripensando il '68, appare chiaro che l'obiettivo polemico della «contestazione studentesca» era non solo il vecchiume, che caratterizzava negativamente la scuola, la Chiesa e la politica «parlamentare», ma l'intero sistema internazionale e l'ordine costituito, con le sue autorità gerarchiche ed i suoi rappresentanti del potere, che erano messi in discussione da numerosi «gruppi di dissenso» più o meno organizzati. Lo slogan che, in quegli anni, più di altri sembrava sintetizzare i tanti rivoli di protesta, era «l'immaginazione al potere», espressione, che, nella sua semplicità, racchiudeva il bisogno di una creatività politicamente libera e senza limiti. Il '68, infatti, rappresentò il tentativo di abbattere lo status quo, oltrepassando ogni misura, passivamente accettata dal buon senso comune. Quando l'immaginazione s'insedia al potere, è «proibito proibire» ed ogni cosa può essere ritenuta lecita. Il fuoco della rivolta, animato all'inizio da un fecondo spirito di contrapposizione, degenerò, ben presto, in ostilità ed inimicizia, trasformando l'astratta violenza «simbolica» in quella concreta: fisica, materiale ed armata.
Non è il caso di rievocare, a riguardo, né il decennio buio e luttuoso, culminato con l'assassinio di Aldo Moro, che caratterizzò in quegli anni la storia del nostro Paese, né l'autunno caldo del 1969, l'alleanza tra studenti e operai, la formazione di movimenti politici extraparlamentari, il farsi strada di una strategia della tensione e la nascita delle Brigate rosse all'inizio degli anni '70. Una riflessione sul ‘68 appare, quindi, non solo utile e doverosa, ma necessaria ed interessante, perché aiuta a comprendere che non può esistere alcun cambiamento profondo senza una radicale discontinuità e che il senso del limite e la ferma rinuncia alla violenza non devono mai venir meno, se si vuole evitare la catastrofe, che spesso si ammanta della migliore utopia e del falso mito di onnipotenza. L'iniziativa del 21 ottobre si configura come una sfida ed una scommessa. «Una sfida ed una scommessa, che intendono promuovere - sottolinea il professor Minazzi - non solo un ciclo di conferenze di alta divulgazione, ma anche una sorta di laboratorio culturale e civile pubblico, in grado di trasformare la riflessione storico-critica in un'occasione, per favorire il dibattito plurale ed il confronto serrato e vivace e per contribuire, in tal modo, alla formazione di una coscienza critica soprattutto presso le nuove generazioni». È opportuno ricordare, inoltre, che domani, a Lecce, in via Gentile, 1 alle 12, ci sarà «Azioni volontarie». Nella conferenza stampa sarà illustrato il secondo forum provinciale del volontariato istituito dal Csv Salento. L'appuntamento, dunque, è nella sede provinciale, in cui saranno presentati i temi al centro di questo secondo appuntamento, i convegni organizzati dal Csv Salento, le attività promosse dalle associazioni.
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