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UFFICIO RECLAMI
EVENTI | Tantissimi appuntamenti per una serata all’insegna dello spirito salentino
Si chiude la «Stagione di Prosa 2009».
Di scena «La Passione delle Troiane»
[22/04/2009]


Salento, appuntamenti per giovedì 23 aprile | Lecce, Gallipoli, Nardò, Maglie, Cutrofiano, Parabita. Ancora tantissimi eventi per trascorrere una serata all'insegna dello spirito salentino.

A Gallipoli, il palcoscenico del Teatro Italia, in corso Roma dalle 21, è lieto di ospitare, per il sesto ed ultimo appuntamento con la «Stagione di Prosa 2009», uno straordinario spettacolo a cura dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce: «La Passione delle Troiane», con Angela De Gaetano, Vito De Lorenzi, Gianni De Santis, Emanuela Gabrieli, Ninfa Giannuzzi, Riccardo Marconi, Silvia Ricciardelli, Admir Shkurtaj, Fabio Tinella, per la regia di Antonio Pizzicato e Salvatore Tramacere, con il coordinamento musicale di Antonio Pizzicato. Lo spettacolo intende coniugare le troiane di Euripide con il tema della passione di Cristo, scegliendo di dialogare con la tradizione grika del Salento, visto che la «Passiuna tu Christu» è un tipico canto dell'area grika salentina. L'idea nasce dalla volontà di accostare il lamento delle donne di Troia, alle moroloja, ovvero i pianti che un tempo le donne facevano a pagamento per un morto del quale appena conoscevano il nome. Euripide porta, ne «Le Troiane», molti elementi di innovazione soprattutto per effetto delle nuove soluzioni drammatiche attuate, orientate alla rottura con la tradizione, mediante l'inserimento di parti dialettiche che allentano la tensione drammatica e l'alternanza delle modalità narrative. Per maggiori informazioni: 0833.266940.

A Lecce, in occasione della «Giornata mondiale Unesco del Libro e del Diritto d'Autore», a partire dalle 9,30 nell'aula sp2 dello Sperimentale Tabacchi, i professori Carlo Alberto Augieri e Patrizia Guida organizzano un incontro di lettura, intitolato «Leggere il Gattopardo», al quale partecipa Gioacchino Lanza Tomasi di Lampedusa, figlio adottivo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con una relazione sulla figura paterna e la vicenda editoriale del romanzo. Prendono parte all'iniziativa tutti i presidi dell'ateneo, ognuno dei quali legge una pagina del Gattopardo, come segno del coinvolgimento dell'intera istituzione nel sensibilizzare tutti al piacere della lettura e alla diffusione del libro quale strumento di conservazione della cultura e dello sviluppo della coscienza collettiva. La lettura sarà interrotta intorno alle 12, per lasciare spazio alla lezione seminariale di Gioacchino Lanza Tomasi di Lampedusa; subito dopo continua la lettura no stop del testo. Si tratta di un invito rivolto a studenti, professori, amministrativi: l'atto del leggere così realizzato diventa un gesto simbolico, che trasforma il libro in passaporto e carta d'identità dell'Università e del mondo della scuola in generale. Si è scelto il Gattopardo perché è un libro che ha il coraggio di raccontare la storia confrontandosi con i suoi segreti e intimi significati, dilata, allarga la narrabilità della storia, riuscendo a trasformare anche i dettagli più insignificanti in indizi iconici in grado di rappresentare l'accadere della storia ancor prima di farsi accadimento.

Dopo l'apertura del teatro Don Tonino Bello di Presicce, a Nardò, il comune della città, l'assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e la residenza «La casa del Teatro» di TerramMare Teatro, continuano con gli appuntamenti de «La casa che gira», rassegna di musica, teatro per ragazzi, prosa amatoriale e arte, che prosegue fino al 10 maggio 2009. Si parte alle 21 con la compagnia teatrale «Princi….pianti» che presenta lo spettacolo «Quando girava la furtuna», commedia brillante in due atti, liberamente tratta da «La furtuna» di R. Protopapa. La regia è di Chiara De Braco, con la direzione di scena di Franco Bove. La compagnia devolve il proprio incasso in beneficenza a favore dei terremotati dell'Abruzzo. Un viaggio in città, destinazione teatro; una casa che riceve e offre le diverse forme d'arte cercando di soddisfare i gusti di tutti, ma principalmente cercando di coinvolgere tutti. Il piacere di vivere e costruire insieme, condividendo spazi, progetti, passioni, emozioni. Una rassegna che vuole raggiungere un pubblico diversificato, proponendo appuntamenti per la famiglia con il teatro ragazzi, per i giovani con la musica, e dare la possibilità, a quanti , con passione, si impegnano nel teatro di prosa, di trovare una casa in cui portare in scena le proprie produzioni con una prima edizione di rassegna dedicata alle compagnie amatoriali. E ancora il Teatro comunale di Nardò ospiterà l'esposizione di giovani artisti a coniugare tutte le espressioni dei diversi linguaggi dell'arte. Un programma in cui Teatri Abitati dà una visone integrata e partecipata del territorio che coinvolge enti, operatori culturali ed operatori commerciali per un offerta omogenea e completa per i cittadini attraverso la promozione di attività culturali come strumento di crescita culturale di un territorio. La rassegna vede infatti la collaborazione di ICS Industrie Culturali del Salento e la partecipazione di alcuni operatori commerciali, Corte Santa Lucia, Menamè, Modò, sensibili alla crescita culturale del territorio che, con la loro partecipazione, permettono al pubblico di usufruire di sconti sulla consumazione offerta nei loro locali. L'ingresso è di 5 euro.

Terzo appuntamento con i «Concerti Sinfonici di Primavera» dell'Orchestra della Fondazione ICO «Tito Schipa» di Lecce sotto la direzione artistica e principale di Marcello Panni. Alle 21, infatti, il maestro marchigiano salirà per la prima volta sul podio del Teatro Politeama Greco per dirigere l'Orchestra in un programma musicale che parte, come sempre, da Franz Joseph Haydn, filo conduttore dell'intero ciclo di concerti primaverili, del quale si eseguirà «Sinfonia n. 100 in sol magg. – Militare». Di seguito, la consueta cartolina del XX secolo sarà dedicata a Igor Stravinskij con la sua «Prima e Seconda Suite per piccola orchestra». Infine, si chiuderà con la «Sinfonia n.1 in do min. op.11» di Felix Mendelssohn-Bartholdy, di cui ricorre quest'anno il bicentenario della nascita. La consueta introduzione critica al concerto sarà curata dallo stesso Boccadoro. Classe 1963, Boccadoro è nato a Macerata ma vive a Milano, dove ha studiato al conservatorio «G. Verdi», diplomandosi in pianoforte e strumenti a percussione. Nello stesso istituto, si è specializzato in composizione con diversi insegnanti, tra i quali Paolo Arata, Bruno Cerchio, Ivan Fedele e Marco Tutino. Dal 1990 è presente come compositore e come direttore d'orchestra in tutte le più importanti stagioni musicali italiane e la sua musica è stata eseguita in molti paesi, europei ed extraeuropei. Luciano Berio gli ha commissionato, nel 2001, per conto dell'Accademia di Santa Cecilia, una nuova opera per ragazzi, «La Nave a Tre Piani», eseguita nella stagione 2005/2006. Per il teatro musicale, ha inoltre composto il balletto «Games» (teatro alla Scala, coreografia di Fabrizio Monteverde) e tre opere liriche, tutte su libretti di Dario Oliveri: «A qualcuno piace tango (commissionata dal Teatro Regio di Torino e ripresa successivamente a Palermo, Narni, Terni, Amelia, Milano e Montepulciano), «Rimini addio!» (commissionata dall'Ente lirico Arena di Verona) e «La Donna nel quadro» (commissionata dal Teatro Donizetti di Bergamo). Molte sue composizioni sono state registrate su etichette discografiche come EMI Classics, BMG Ricordi, Agorà/Warner, Materiali Sonori, Phoenix Classics. È tra i fondatori di «Sentieri Selvaggi», un progetto culturale dedicato alla diffusione della musica d'oggi, che comprende un ensemble strumentale, un festival che ottiene da dodici anni un lusinghiero successo, la realizzazione di diversi cd dedicati alla nuova musica italiana e un libro/cd, «Musica Coelestis», edito da Einaudi.

Sempre in occasione della «Giornata Mondiale del Libro e del Diritto D'Autore», serata all'insegna della musica e della poesia a Maglie dove, alle 20,30 presso l'ArtCafè, in via Ferramosca, Maria Pia Romano presenta il suo libro «La settima stella (miscuglio di seme di sesamo e riso)», Besa, e Francesco Del Prete il suo cd «Corpi D'Arco». «La settima stella» è una raccolta di poesie e pensieri divisa in tre parti: la prima, con l'occhio liquido a Sud, racchiude poesie geograficamente e intimamente ambientate nel meridione, nella sfrenata solarità del cielo e le trasparenze del mare, tra pietre di case e scirocco da deglutire. La seconda, danze d'acqua sulla vita, racchiude le vite degli altri: l'uomo senza libri, il collezionista di chitarre, il mercante di racconti, clown di circhi immaginari e cavalieri tristi. La terza parla di amori liquidi, vissuti sulla pelle e, a volte, sulla carta. Tre prose poetiche sono le ideali cuciture di queste parti: la donna che apparteneva alle cento pietre, la donna che non aveva mai avuto vent'anni, la donna che non voleva chiudere il cerchio. Il libro termina con un postscriptum sotto il livello del mare. Ogni sezione si apre con una citazione letteraria e una musicale, una sorta di colonna sonora per la lettura presa da myspace. «Corpi D'Arco» è l'innovativo lavoro che segna il debutto discografico da solista di Francesco Del Prete, primo violino della Grande Orchestra della Notte della Taranta: quattordici tracce in cui archetto e violino si lasciano prendere per mano da loop machine e pedaliera, per scoprire tutte le inaspettate emozioni che un violino può regalare. Il cd uscito ufficialmente a fine 2008, sta ottenendo i consensi della critica e del pubblico. Uno spettacolo innovativo, in cui il volino D&H a 5 corde francese utilizzato in ogni passo dell'esibizione sarà accompagnato da loop machine e pedaliera multieffetto. Ed ecco che i colpi d'arco diventano corpi d'arco ed un normale violinista diventa bassista, chitarrista, percussionista, nella costruzione di brani originali. L'evento è organizzato dall'Associazione TerradelFuoco.

A Maglie, presso piazza Moro alle 19,30, attraverso «Fanculo a sè stessi, fanculo al proprio personaggio, fanculo al ruolo!» Ippolito Chiarello si rivela al pubblico in una veste assolutamente nuova, mai vista prima. Dal teatro alla strada. Da chi da sempre lo conosce e insegue la sua arte a chi, invece, scorge nel reale il senso più intimo del suo lavoro. Scatole di plastica, pagine sparse, cartoni malconci, ritagli di giornali, una radio, una lampada e una parola tra tutte, «fanculo», saranno gli unici compagni di avventura. Chiarello si spoglia delle sue vesti d'attore e scende a cercarsi tra la gente. Un nuovo modo di comunicare con il pubblico, un nuovo modo per avvicinarsi al pubblico, entrare nelle sue case e condurlo, naturalmente, verso il palcoscenico. Per info: 328.9631751.

A Lecce, ancora appuntamenti con la rassegna «Itinerario Rosa». Alle 18, presso la sala conferenze dell' ex Conservatorio Sant' Anna, c'è la presentazione del libro «Il Pizzo dell' aspide» di Dianora Tinti. Intervengono l'autrice e Vincenzo Maruccio. E ancora, presso le ex Officine Cantelmo dalle 15 alle 20, stage di comunicazione verbale e di tecnica vocale nell'espressività del linguaggio, intitolato «La voce è il fuoco dell' anima…», a cura di Carla Guido.

Nel capoluogo salentino, torna in scena la nuova rassegna del Teatro Paisiello «Le Compagnie del Luogo - il Luogo delle Compagnie», organizzata dall'Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo e diretta da Carla Guido. Il terzo appuntamento dei quattro in cartellone è alle 21 con «Otello», di William Shakespeare. Commedia, dramma, tragedia. Il teatro diventa realtà per poi ritornare ad essere finzione, gli attori recitano, ma sono anche scenografia, la fantasia è protagonista. L'evidente fedeltà al testo riporta venature sperimentali non solo per la singolare messa in scena ma anche e soprattutto, per il messaggio che arriva senza fronzoli e orpelli allo spettatore, coinvolgendolo, chiamandolo in causa, facendolo interagire. Istantanee metateatrali per attualizzare passioni attuali. Avidità, arrivismo, ira cieca, gelosia, così come onestà, lealtà, integrità. Non si cercano risposte questa volta; attori e spettatori già sanno ma fanno finta di non sapere e giocano ad incantarsi a vicenda con formule che suonano ogni volta nuove perché lo sono o forse lo sembrano, in questa realtà. Ma, come dirà Iago, «nella realtà che cosa non sembra il contrario di quel che è? E nella finzione, nel teatro, tutto è il contrario di quel che sembra!». E' questo l'Otello della Calandra che, grazie al testo magistralmente adattato da Luigi Scorrano, diverte con leggerezza e appassiona con intensità. La regia è di Giuseppe Miggiano, con Donato Chiarello, Miryam Mariano, Federica De Prezzo, Piero Schirinzi, Antonio Giuri, Ester De Vitis, Chiara Giuri e Federico Della Ducata. Il prezzo del biglietto per il singolo spettacolo è di 8 euro per la platea, 6 euro per il palco e 3 per il loggione. I documenti attestanti il diritto alla riduzione dovranno essere esibiti al momento dell'acquisto del biglietto e potranno essere richiesti all'ingresso del teatro. La prevendita dei biglietti si tiene presso il Castello Carlo V (via XXV Luglio - tel. 0832.246517) tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16,30 alle 20. Il botteghino del Teatro Paisiello sarà aperto la sera di ogni spettacolo a partire dalle 20. Altre informazioni possono essere richieste al numero: 0832.253791.

Ancora a Lecce, dalle 19 presso il «Museo Sigismondo Castromediano», il presidente della provincia di Lecce Giovanni Pellegrino, l'assessore alle attività culturali Aurelio Gianfreda ed il soprintendente per i beni archeologici della Puglia Giuseppe Andreassi, inaugurano la mostra «La Musica nella Japigia di Aristosseno». Tale attività, avviata da tempo dal museo, trova un'indagine sistematica su tutto il patrimonio archeologico presente in esso e anzi si allarga agli apporti della soprintendenza ai beni archeologici della Puglia, non solo con prestiti, provenienti da Bari e Taranto, ma con ricerche e studi specifici. L'indagine è limitata ad un'area e un'epoca che hanno caratterizzato il nostro territorio, la Messapia tra VI e II sec. a.C. e non poteva che avvenire nel nome di Aristosseno, intellettuale greco di Taranto che narra dell'interesse del mondo antico per la musica. A chiusura dell'inaugurazione si svolge un concerto proposto dal gruppo «Ludi Scenici» che propone alcune suggestioni musicali del mondo antico. L'evento è organizzato dalla provincia leccese con il patrocinio del ministero per i beni e le attività culturali, dipartimento dei beni delle arti e della storia. La mostra rimarrà aperta fino al 23 luglio e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 13,30 e dalle 14 alle 19,30, mentre la domenica dalle 9 alle 13.

A Lecce, dalle 22,30 in via XX Settembre, alla «Svolta» proseguono e si intensificano gli appuntamenti nel nuovo ristorante e jazz bar, dove sono di casa la cucina semplice, rispettosa dei cicli naturali degli alimenti, il buon vino e la birra di qualità, la musica jazz in tutte le sue declinazioni, il divertimento in un ambiente dalle caratteristiche volte a stella e con un team giovane e cordiale. Cena, musica e tavoli da gioco animano l'appuntamento con la serata «Casinò», un evento all'insegna del gioco e del divertimento, con la possibilità di vincere consumazioni e, per chi mangia, un buono per una cena successiva. Direttamente dal casinò di Lugano, Osiris De Vitis, croupier professionista, ha il compito di illustrare il «Black Jack» ed in poche mani si può diventare abili giocatori. «Svolta» nasce dall'idea di due amici di creare un ambiente nuovo, diverso dal solito, in cui favorire il dialogo e stringere amicizie. Qui è come ritrovarsi a casa dei propri amici: il buon cibo, la compagnia e la coinvolgente musica fanno da palcoscenico ad un'indimenticabile serata. La cucina, curata nei minimi dettagli con la scelta di ingredienti il più possibile autoctoni e rigorosamente di stagione, è il punto fermo di questo locale. Alle attente pietanze si affianca la musica dal vivo, dedicata al genere jazz con le sue evoluzioni. Svolta ospita tutti i giovedì e sabato musicisti che interpretano le sfumature del jazz in tutte le sue varietà di stili e sottogeneri. L'ingresso è gratuito. E' gradita la prenotazione, posti limitati. Maggiori info: 329.8455974 oppure 392.4300512.

Ogni settimana appuntamento con la musica live al Jack'n Jill di Cutrofiano dove stasera, in via Veneto alle 22,30, saranno di scena «The Walrus» e «Marylame». The Walrus nascono nell'inverno del 2006, inizialmente senza un nome e senza saper bene che impronta dare alla band; l'idea nasce dalla voglia di Errico (voce) di esprimere il suo amore per la musica inglese degli anni '60/'70. Il genere scelto matura e in breve tempo la band si trova a ricalcare i veri anni ‘60 inglesi con la sua imperante e travolgente psichedelia. I pezzi vengono fuori velocemente, il repertorio si arricchisce in fretta e i risultati sono degni di nota. Il progetto Marylame, invece, nasce nel febbraio del 2008 e si concretizza quando la passione per la musica di Francesco (batteria) e di Antonio (voce) incontrano l'esperienza e il talento di Stefano (chitarra). Dalla penna di Antonio prendono forma parole non adatte ad un gruppo di ragazzi freschi di diploma, frasi troppo forti per essere ricondotte a luoghi comuni tipici della loro età. Proprio questo misto di parole e sonorità sognanti e colorate li porterà alla realizzazione del loro primo ep autoprodotto: «A rebours». Molteplici le loro apparizioni: nell'estate 2008 sono stati ospiti di «Radio for myspacer», hanno partecipato al «Gondar Contest» ed al «Rock from the stars». Nell'autunno del 2008 si uniscono al gruppo il chitarrista Giuliano Ingrosso ed il bassista Mattia Colì, che entrano in pianta stabile nella formazione. I nuovi brani e un videoclip saranno presentati nella primavera del 2009 con un mini tour. L'ingresso è libero e gratuito. Maggiori informazioni al numero 0836.541126 oppure consultando il sito www.jacknjill.it.

A Parabita, a partire dalle 22 in via Isonzo, il Bakayokò lascia spazio al suono avvolgente dell'indie band torinese «Avvolte», che si addentra nel profondo sud per un mini tour in giro per la Puglia. Entità complessa, irrequieta e multiforme, dopo un cambio di formazione nel settembre 2007, gli «Avvolte Kristedha», band già attiva nel sottobosco musicale fin dal 1996, continuano semplicemente come «Avvolte». Il più recente tour li ha confermati come una delle migliori live band italiane, sbalordendo ogni volta con scariche fulminanti di chitarre noise e sussurri aggrappati a poche note che danno vita a un live emotivo e di fortissimo impatto.
Il nuovo disco, intitolato «Avvolte Kristedha», quasi come omaggio al loro lungo viaggio, contiene 10 tracce di rock densissimo e ballate sublimi su cui si stagliano liriche che scavano dritte nel profondo; un sound innovativo, aggressivo, vagamente balcanico ma con sonorità quasi bjorkiane, fa da sfondo a parole che portano a galla un flusso di coscienza di una modernità toccante. Il disco vanta la prestigiosa produzione artistica di Franz Goria (Fluxus/Petrol) e la masterizzazione al Turtle Tone Studios di New York (Sting, John Zorn, Moby, Giant Sand). La line up è composta da Christian Torelli (voce e chitarra), Eugenio (chitarra) e Davide (basso). L'ingresso è gratuito.

 

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