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SURBO | Ancora sangue nel Salento. Nella serata di ieri, poco prima delle 23, a Surbo è stato aggredito Andrea Rosafio, 32enne, sorvegliato speciale, con precedenti per associazione a delinquere ai fini di spaccio di stupefacenti, estorsione e furto. Un episodio che certamente fa riflettere sia gli inquirenti che i salentini, preoccupati dai continui fatti inquietanti che stanno accadendo in quest'ultimo periodo sia a Lecce che in provincia. L'uomo è stato ferito allo zigomo sinistro e ad un braccio. Chi ha commesso il reato sicuramente ha usato un arma da taglio, con una lama un po' più sottile del solito.
Ma il giovane, nonostante è stato vittima di un aggressione, si è visto stringere le manette ai polsi, in quanto avrebbe violato gli obblighi imposti dalla legge. Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti, Rosafio poche ore prima avrebbe abbandonato il domicilio. Poi, in tarda serata, avrebbe aperto la porta di casa, in quanto qualcuno aveva suonato alla porta, un uomo con il volto coperto da un casco integrale e di bassa statura.
Non si è trattato certo di una visita piacevole, in quanto Rosafio si è visto ricevere due coltellate al volto e una al braccio. Quella allo zigomo sinistro ha provocato una ferita profonda all'incirca cinque centimetri, mentre le altre sono state delle ferite superficiali.
Successivamente
l'aggressore ha lasciato Rosafio dandosi alla fuga. Dall'abitazione è
fuggito a piedi, ma molto probabilmente nelle vicinanze avrebbe
parcheggiato un mezzo.
A soccorrere per primo la vittima è stata
la compagna, che lo ha trasportato presso la guardia medica di Surbo.
Dopo le medicazioni della ferita, i medici lo hanno giudicato
guaribile in 10 giorni.
Continuano da parte dei carabinieri le ricerche dell'aggressore. Il 32enne non ha fornito molte spiegazioni e molti indizi per aiutare i militari che sin da ieri sera stanno indagando sul caso.