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UFFICIO RECLAMI
Calore da «Stadio» stasera a San Foca con Gaetano Curreri
[22/08/2008]


SAN FOCA (MELENDUGNO) | L'altra faccia degli «Stadio». Stasera a San Foca, terrà un concerto da brivido. Di quelli che ti fanno cantare, com'è il loro stile, tutto italiano, ma che sa coniugare l'incisività del rock, al ritmo scandito del pop. Il gruppo, capitanato da Gaetano Curreri, la voce solista, stasera si esibirà a San Foca. Ma si tratta di una delle due tappe previste nel Salento (l'altra è per il 9 settembre nella centralissima piazza della Repubblica di Sannicola, in occasione della festa della Madonna delle Grazie), di un'esibizione live, che riproporrà i grandi successi d'un tempo, ma anche quelli dell'ultima fatica.

 

IL GRUPPO | Gli Stadio, in molti li ricordano per aver cominciato al fianco di Lucio Dalla, intorno alla metà degli anni Sessanta, quando per la prima volta, nell'album del cantautore bolognese «Anidride Solforosa», del 1975, compare la maggior parte del parco strumentisti. Quella formazione vede alla batteria Giovanni Pezzoli, al basso Marco Nanni, e Fabio Liberatori alle tastiere (attualmente liberatori è molto abile nel comporre colonne sonore di film, vedi quelli di Carlo Verdone). Nel 1977, è poi la volta dell'album «Com'è profondo il mare». Successivamente, entra nella formazione il chitarrista Ricky Portera. Era la vigilia di un tour «Banana Republic», che vede affiancarsi Lucio Dalla e Francesco De Gregori, poi dopo accompagnato dai Cyan. Il tastierista e futuro cantante della band, Gaetano Curreri, subentra dopo. La formazione ufficiale degli Stadio risale alla primavera del 1981, quando nel corso di una tournée estiva di Dalla, gli Stadio propongono due canzoni, «Grande figlio di puttana» (lato B) e «Chi te l'ha detto» (lato A del loro primo singolo lp a 45 giri). E da qui comincia una collaborazione con l'attore e regista Carlo Verdone. Due canzoni entrano a far parte della colonna sonora del film «Borotalco», assieme al brano «Un fiore per Hal», dove anche quest'ultimo compare nel primo lp «Stadio» che esce nella primavera del 1982 per la Rca Italiana. L'ottantatre è anche l'anno che segna la loro carriera. Pensiamo ad «Acqua e sapone», anche quest'ultimo brano usato per il film omonimo di Carlo Verdone.

 

Si è dovuto aspettare, poi, qualche mese prima di arrivare sul palco dell'Ariston, al Festival della Canzone Italiana di Sanremo con «Allo stadio» che però si rivela un flop. Infatti arrivarono ultimi.

La canzone viene pubblicata all'interno dell'album «La faccia delle donne», che esce subito dopo il Festival. Alla fine dello stesso anno, grazie all'opportunità offerte dal supporto Q-Disc, esce il mini album «Chiedi chi erano i Beatles», che comprende anche la canzone omonima, uno dei più grandi successi degli Stadio. Nel 1985 Fabio Liberatori esce dal gruppo per proseguire la propria brillante carriera di compositore per il cinema. Lo sostituisce il tastierista napoletano Aldo Fedele. Liberatori tornerà a collaborare col gruppo in due album degli anni Novanta, «Di volpi, di vizi e virtù» e «Dammi 5 minuti».

 

Nel 1986, gli Stadio tornano a Sanremo e portano in gara «Canzoni alla radio», con la quale, tuttavia, per la seconda volta consecutiva, si classificano ultimi. Nell'album omonimo che segue è inclusa «Lunedì Cinema», sigla di apertura della serata del lunedì dedicata ai grandi film proposti da Rai Uno. Sempre nel 1986, gli Stadio partecipano alla tournee americana di Lucio Dalla, dalla quale verrà estratto il fortunato album live «DallAmeriCaruso» contenente, come brano inedito registrato in studio, la celebre «Caruso».

 

Subito dopo questa esperienza Ricky Portera esce dal gruppo e nel 1987 il tastierista Beppe D'Onghia inizia a collaborare subentrando a Fedele che a sua volta diventa collaboratore di Luca Carboni. Arriva la prima raccolta, «Canzoni Allo Stadio», che contiene due inediti, «Bella più che mai» e «Tu vuoi qualcosa». Contemporaneamente, nel 1988, gli Stadio partecipano al progetto DallaMorandi. Esce l'ultimo disco per la Rca, che nel frattempo viene rilevata dalla Bmg Ariola, intitolato «Puoi Fidarti Di Me» (in seguito ristampato dalla Emi, con la quale gli Stadio hanno firmato un nuovo contratto). Nel 1991, la Bmg immetterà sul mercato il volume numero 2 di Canzoni Alla Stadio. Nel 1990, seguito Marco Nanni e Beppe D'Onghia lasciano il gruppo, rimangono Gaetano Curreri e Giovanni Pezzoli come componenti originari. A Curreri e Pezzoli si aggiungono Andrea Fornili alla chitarra e Massimo Sutera al basso sostituito dopo il tour del 1990 da Roberto Drovandi oltre all'ingresso di Luca Orioli alle tastiere e arrangiamenti (in studio) e il ritorno di Aldo Fedele come tastierista nei concerti.

 

Nel 1991 esce «Generazione di fenomeni» sigla del telefilm di Raidue «I Ragazzi del muretto» e subito dopo l'album «Siamo Tutti Elefanti Inventati», che segna l'inizio della collaborazione del gruppo con Saverio Grandi, tuttora loro autore di fiducia. Seguono gli album «Stabiliamo un contatto» (1992), «StadioMobileLive», (1993), con l'inedita «Un disperato bisogno d'amore» (pubblicata anche in versione remix per le discoteche sulle base strumentale di U Got 2 Let The Music dei Cappella), Di Volpi, Di Vizi e Di Virtù (che include Ballando Al Buio, uno dei loro maggiori successi), nel 1995, e Dammi 5 Minuti, nella primavera del 1997.

 

Nel 1998, gli Stadio pubblicano una «Ballate fra il cielo e il mare», raccolta tematica che comprende nuove versioni dei più celebri brani d'amore del loro repertorio, più quattro inediti. Il disco viene rieditato nel febbraio successivo con l'aggiunta della canzone «Lo zaino», che il gruppo porta in gara al Festival di Sanremo classificandosi quinto. Nell'autunno del 2000 arriva nei negozi di dischi l'album «Donne & colori», con cui gli Stadio tentano - grazie anche alla produzione di Guido Elmi e Frank Nemola - un inedito approccio etnico. Il risultato più interessante di questa nuova tendenza è la canzone «In paradiso con te», interpretata con la cantante israeliana Amal Murkus. Il disco ospita anche due brani col testo del poeta Roberto Roversi, già autore per loro di altre canzoni tra cui «Chiedi chi erano i Beatles»: «La ragazza col telefonino» e «Doma il mare il mare doma», dedicata a Diego Armando Maradona.

 

Nel 2002 arriva un album che da nuovo slancio alla carriera della band, dopo la pausa di riflessione del precedente disco, raccolta di ballate. Esce infatti «Occhi Negli Occhi», anticipato dall'intenso singolo «Sorprendimi». Curreri, amico intimo di Vasco Rossi (buona parte di Buoni o cattivi, album di Vasco Rossi, è scritto a sei mani proprio da Vasco, Curreri e Saverio Grandi) rimane, durante una tappa della tournée ad Acireale nel 2003, vittima di un ictus. Per sua fortuna, un medico presente in platea gli salverà la vita. Con l'uscita nel 2005 dell'album L'amore volubile, gli Stadio tornano con un album che sembra percorrere diverse traiettorie dal pop-rock d'autore d'origine del gruppo.

 

All'origine di questo diverso percorso figura Saverio Grandi autore e produttore dell'album. Nel 2006 pubblicano il cd «Canzoni per parrucchiere» registrato durante una tappa dell'ononimo tour teatrale. Con lo stesso nome viene pubblicato il loro primo dvd di un concerto. Nel 2007, assieme a Marco Falagiani e a Giancarlo Bigazzi, Gaetano Curreri e Saverio Grandi scrivono «...e mi alzo sui pedali» per la produzione Rai «Marco Pantani», di cui è stato girato anche un videoclip. La canzone è contenuta anche nel nuovo cd «Parole nel vento» che esce subito dopo la partecipazione a Sanremo con la canzone «Guardami» (tredicesima classificata). L'album sembra confermare il percorso intrapreso con l'album «Amore Volubile» distanziandosi dalla vena cantautorale che aveva contraddistinto i precedenti album. All'uscita del cd segue un tour prima nei teatri e nei palazzetti dello sport, poi nelle piazze. Nel 2007 vincono il premio di miglior gruppo italiano al «Venice musica awards». Il 9 novembre 2007 esce il triplo cofanetto «Platinum Collection», che raccoglie i più grandi successi della band dai primi anni ai nostri giorni: le canzoni datate al periodo con la Rca Italiana vengono riproposte nelle nuove versioni realizzate nel corso degli anni dal gruppo. Alla pubblicazione del cofanetto fa seguito un omonimo tour teatrale, che ha preso il via il 17 novembre 2007.

 

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