Salento, appuntamenti per martedì 24 marzo | Lecce, Valona, Fier, Trepuzzi. Eventi nel Salento, per il Salento, al di là del Salento.
A Valona e Fier, per due giorni consecutivi, in programma c'è la rassegna sul cinema documentario italiano e albanese dal titolo «Visioni e Unioni dal Canale d'Otranto». Le due giornate prevedono le proiezioni di «Deep Transitino» di Gabriele Pedone ed Ervis Eshja, «DaMareamare» di Ilir Butka, «Radio Egnatia» di Davide Barletti, «Jetoj» di Mattia Soranzo e Ervis Eshja. A conclusione delle rappresentazioni, «Uno sguardo sul cinema documentario italiano e albanese», tavola rotonda con la presenza di: Davide Barletti, Ilir Butka, Ervis Eshja, Gabriele Pedone, Luigi De Luca, direttore dell'Istituto di Culture Mediterranee, Francesco Vetruccio, vice sindaco di Otranto ed Emanuela De Giorgi, produttrice. I lavori saranno coordinati da Sergio Strozzi, console italiano a Valona; tra una proiezione e l'altra, l'intermezzo musicale di AntonGiulio Galeandro. Molteplici gli obiettivi che si propone di conseguire la rassegna, quali quelli di contribuire alla diffusione della conoscenza reciproca, degli interscambi e della cooperazione tra autori e operatori del settore cinematografico; promuovere azioni tendenti allo sviluppo di comunità solidali, integrate e multiculturali ed alla costruzione di una rete di «affini differenze» tra popoli «di confine»; stimolare la visione del cinema della realtà ad un pubblico sempre più esigente e desideroso di confrontarsi con storie del quotidiano; agevolare e diffondere la conoscenza dei problemi socio-economici e politici alla base dei fenomeni migratori, per contribuire al rafforzamento dello spirito di accoglienza ed al contenimento di episodi caratterizzati da emarginazione, violenza e razzismo. Ed ancora, contribuire a politiche di «marketing territoriale» dei due Paesi; creare ed agevolare la formazione di una rete di operatori, in grado di organizzarsi, promuoversi ed interagire col territorio ed il pubblico dei fruitori; fornire agli operatori i supporti logistici e relazionali per sviluppare le proprie attività ed i contatti con altri operatori della stessa e di altre discipline, in Italia ed in Albania; formare, con il supporto di tutors ed esperti, operatori culturali, tecnici, organizzatori, comunicatori, nel settore delle arti, della letteratura, dello spettacolo. Un viaggio in cui le differenze arricchiscono, suggeriscono le diversità delle forme espressive, dei modi di raccontare. Un ponte tra culture visive, una rete di sensibilità, saperi, arti, comunicazione. Un luogo d'incontro e di lavoro, che genera altri luoghi, altri incontri. Uno sguardo su produzioni cinematografiche indipendenti, che hanno trovato nello scambio creativo e professionale tra i due Paesi linfa vitale di racconto. La rassegna è promossa dall'Istituto di Culture Mediterranee della provincia di Lecce e dalla rappresentanza diplomatica dell'Italia a Valona, nella persona del console Angelo Strozzi.
Nel capoluogo salentino, continuano gli appuntamenti nell'ambito della rassegna «Itinerario Rosa». Alle 18, infatti, presso la sala conferenze dell' ex Conservatorio Sant'Anna, c'è la presentazione del libro «Oggi è il mio domani» di Antonia Occhilupo. Il volume è una testimonianza di vita con la descrizione della sofferenza provocata dal coma, dal tumore e da una malattia rara, la miastenia gravis. Si rappresenta anche un'altra pagina, che è quella della vita, con la speranza e il sorriso e i ricordi e le memorie del Salento descritti con finezza d'animo, con puntigliosa precisione nei sapori, nei suoni, nei profumi del mare, degli ulivi secolari, dei vigneti traboccanti d'ambrosia. Così, il Salento della scrittrice, diventa un'opportunità di coraggio e di gioia di vivere arrivando, alla fine del libro a scrivere: «Un'immensa gratitudine alla mia feconda Terra Salentina che mi ha generato e al Mar Ionio che mi ha svezzato aprendomi le porte dell'Universo». Con l'autrice, relazionano Paola Calò e Anna Maria Perulli.
A Lecce, alle 16 presso la scuola Ipermedia, in via Imbriani 30, viene inaugurata la quinta edizione del progetto «Donne in rete – Corso gratuito di alfabetizzazione informatica», promossa dall'assessorato alle Pari Opportunità della provincia di Lecce. Il corso, destinato a 20 donne disoccupate o inoccupate, già selezionate e di cui è disponibile la graduatoria sul sito istituzionale www.provincia.le.it, si articolerà in 15 ore, suddivise in 2 incontri pomeridiani (martedì e giovedì) di 2 ore e mezzo ciascuno, presso la scuola Ipermedia di Lecce. A tutte le partecipanti verrà consegnato un kit didattico individuale ed al termine del corso riceveranno un attestato di frequenza. Da diversi anni l'attività dell'assessorato alle Pari Opportunità è rivolta a fornire strumenti e conoscenze per facilitare l'entrata nel mondo del lavoro di giovani donne o il reinserimento e la riqualificazione di coloro che per ragioni diverse, principalmente familiari (maternità e altro), hanno dovuto abbandonare studio o lavoro. Interviene la vice presidente della provincia ed assessore alle Pari Opportunità, Loredana Capone che afferma: «Con questa quinta edizione del corso offriamo un'altra importante opportunità alle donne salentine».
Ancora a Lecce, presso l'Ateneo sul viale dell'Università, alle 22 si prevede la performance degli «Aioresis». Nascono nel gennaio del 2001 come gruppo di riproposta della musica popolare salentina; dopo vari cambi della guardia all'interno della loro formazione e numerosi concerti in giro per l'Italia e l'Europa a far saltare intere piazze, oggi si presentano in una veste totalmente diversa, ma con lo stesso obiettivo di sempre: far ballare e divertire in nome della loro magica terra..il Salento. Dalla sua nascita ad oggi, il curriculum della band si è arricchito di anno in anno; infatti, dopo un anno dal loro primo incontro, incidono il primo brano «Oria oriamu», che sarà poi inserito in una compilation di inediti, e nel 2003 il primo cd autoprodotto, «W ci Balla», con 11 brani di riproposta della musica popolare salentina. Nell'agosto del 2005 presentano, in una delle tappe della ragnatela della «Notte della Taranta» a Martignano, «Fuori la voce», il secondo lavoro discografico, editato successivamente dall'etichetta discografica «Redland», di Putignano. Ma l'anno decisamente più importante per la band salentina è stato il 2006 per vari motivi: innanzitutto per i numerosi festival a cui ha partecipato, uno su tutti quello di Colonia, in Germania, come unici rappresentanti italiani nell'ambito del «Fifa Fan Fest», in occasione dei mondiali di calcio e poi per il decisivo e radicale cambio di rotta musicale verso un sound etno-rock, più congeniale alla loro personalità, attraverso temi impegnati e parole inedite, ma ovviamente anche brani ripescati dalla tradizione popolare salentina. Nei primi mesi del 2007 continuano a viaggiare fuori dai confini nazionali portando la loro musica a Varsavia e a Praga, e l'11 aprile aprono il concerto dei «Modena City Ramblers» a Nardò. Partecipano a vari festival e riscuotono subito un notevole ed inaspettato successo: vincono la finale regionale de «Laratro Folk Contest» a Ripalimosani, arrivano secondi al «Calliope Contest» di Campobasso e primi all'«A13 Sudfestival» di Caianello che li catapulta il 24 novembre al «Mei» di Faenza. Il 5 gennaio 2008, con la partecipazione straordinaria di Francesco «fry» Moneti dei «Modena City Ramblers», hanno presentato ufficialmente a Nardò il loro terzo lavoro discografico, «Quarantacinquegirisenzameta». Il cd, completamente diverso dai precedenti, contiene 5 brani dal retrogusto etnico, dove folk, ska, punk e musica popolare si mescolano al rock e danno vita ad una miscela esplosiva: ritmi, melodie, suoni e parole che vagano «senza meta», ma con la forza e la determinazione che da sempre accompagna questi sette giocolieri del palco. La band è formata da Francesca Dipierro (voce solista, chitarra acustica e tamburello), Massimiliano Però (Organetto), Alain My (chitarra elettrica) Giulio Bianco (flauti, zampogna e armonica a bocca), Matteo De Benedittis (tastiere), Giuseppe Calabrese (basso), Alessio Gaballo (batteria).
A Trepuzzi, ogni martedì al «Felix», a partire dalle 22, torna la terza edizione delle «Jam Del Birdland». Il progetto coordinato e diretto da Marco Bardoscia e Raffaele Casarano, è ormai una tradizione invernale per i cultori e gli amanti della più moderna e affascinante musica popolare: il jazz. Questa edizione speciale prevede una novità chiamata «Suona l'immagine», che consiste nella proiezione di film sulla biografia dei grandi jazzisti come «Bird», Dexter Gordon e tanti altri. A musicare i filmati muti, saranno proprio i musicisti che si alterneranno sul palco dando vita e senso alle proiezioni. La ritmica base è composta da Ettore Carucci (piano), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Marcello Nisi (batteria). Le jam session sono un terreno fertile per l'incontro di musicisti, lo scambio di idee, e sono quindi l'occasione dove sono nate molte collaborazioni musicali; con questo spirito si avvia questa nuova avventura. Il progetto cerca, all'interno della classica jam session, una sorta di laboratorio sulle interpretazioni dei classici standard del jazz e sull'improvvisazioni con il supporto di una ritmica di base (pianoforte, batteria, contrabbasso) dal vivo, invitando chiunque abbia voglia di suonare il jazz ad avvicinarsi con il supporto tecnico di musicisti competenti nel campo. L'obiettivo quindi, è quello di creare un vero punto d'incontro tra chi si approccia a voler cominciare un cammino verso lo studio del jazz, chi vuole approfondire la conoscenza degli standard e chi si diverte soprattutto a gustarsi questo bellissimo scambio di energia tra i musicisti. «Le jam del Birdland» prende il nome dall'omonimo storico jazz club, (Il paese degli uccelli) che derivò dal soprannome di Charlie Parker, Bird (malinconicamente, negli anni del suo declino fisico e mentale, a Parker fu proibito di entrare al Birdland). Con un indirizzo principale su Broadway (1678 Broadway, all'angolo con la cinquantaduesima) il Birdland aprì i battenti il 15 dicembre del 1949, quando già iniziava la decadenza della strada, con un cartellone che includeva Parker, Stan Getz, Lennie Tristano, Lester Young, Harry Belafonte, Oran Page, Max Kaminski e Florence Wright. Rimase in attività più di 15 anni, centro di un'attività incessante di concerti (con serate doppie e triple dalle 9 di sera fino all'alba). Il biglietto di ammissione era di un dollaro e mezzo, e veniva pagato quasi ogni sera da star del cinema e celebrità di tutti i tipi. Era facile incontrare, tra gli abitueè, Gary Cooper, Marilyn Monroe, Frank Sinatra, Joe Louis, Marlene Dietrich, Ava Gardner, Sammy Davis, Jr. e Sugar Ray Robinson. Il quartetto di John Coltrane vi registrò «Live at Birdland». Count Basie vi suonava regolarmente con la sua orchestra, e vi registrò la canzone di George Shearing dedicata al locale, «Lullaby of Birdland». Altri regolari animatori del locale furono Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Miles Davis, Bud Powell, Erroll Garner. L'originale Birdland chiuse i battenti nel 1965. L'ingresso è gratuito.