Salento, appuntamenti per il lunedì 9 marzo | A Calimera, dalle 21, presso il Teatro Elio, continuano gli appuntamenti di Teatri Abitati che questa volta propone «Il cantico dei cantici», un viaggio in salentino ed ebraico nell'antica tradizione del cantico. Il Cantico dei Cantici, infatti, è il testo sacro contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana, che già nella ripetizione del nome indica il suo essere il più sublime dei cantici. Astràgali Teatro, insieme a Fabrizio Lelli, docente di lingua e letteratura ebraica presso l' Università del Salento, basano la serata su letture del cantico da diverse culture e traduzioni.
Già nel 1999 Fabio Tolledi, regista di Astràgali Teatro, aveva riscritto il cantico dei cantici in neo-salentino, per poi presentarlo nello spettacolo «Q' il Cantico dei Cantici per lingua madre», esibito nei frantoi ipogei del Salento, in un'idea poetica che legava queste antiche architetture del lavoro, al teatro e al rituale delle parole sapienziali di questi testi biblici e al Salento. Insieme alla lettura in neo- salentino, interpretata da alcune attrici di Astràgali, c'è la musica del virtuoso musicista Doriano Longo, che eccezionalmente suona la viella, antico strumento a corde medievale, considerato tra i più difficili e sublimi da suonare, che si cimenta con la messa in musica della partitura presente nel quadro di Caravaggio, «Riposo durante la fuga in Egitto», oltre ad un repertorio che spazia dalla musica cinquecentesca del sud Italia e le melodie tradizionali rituali ebraiche. Viene, inoltre, proiettato un video, realizzato appositamente per l'occasione, da un gruppo di studenti della «Ofeq per giovani di talento» di Gerusalemme, coordinato dal professore Mandy Feingers, in cui il lettore/allievo Jonathan Maman legge il primo capitolo del Cantico nella pronuncia moderna e in quella presunta antica, mentre il cantore Even Cohen legge lo stesso capitolo secondo la melodia sefardita (gli ebrei abitanti la penisola iberica, che nel Tanach indica l'insieme dei libri che compongono la bibbia ebraica), seguendo la lettura «cantillata» del cantico, per uso sinagogale.
Lo studioso Fabrizio Lelli apre poi la riflessione sulle diverse versioni presenti del Cantico. Lelli, dell'Università del Salento ha studiato lingua e letteratura ebraica a Firenze, Venezia e Gerusalemme e conduce da tempo una ricerca sulla produzione filosofica e mistica di autori ebrei vissuti nell'Italia del tardo Medioevo e del Rinascimento, indirizzandosi anche al recupero della memoria letteraria delle comunità ebraiche pugliesi del Medioevo e dei profughi ebrei transitati nel Salento alla fine della seconda guerra mondiale. Durante la serata Lelli discute anche di un'importante traduzione in volgare del Cantico dei Cantici chiamato «Volgarizzamento». Questa traduzione in giudeo-italiano, ma con caratteri ebraici (curata in Italia da Giuseppe Sermoneta), risalirebbe al XV secolo e presenta segni di tale arcaicità e peculiarità linguistica che fanno di questo specifico dialetto, in cui si presenta, una particolarità, una vera e propria koinè delle comunità ebraiche presenti in Italia meridionale.
La serata è promossa da Astràgali per «Teatri abitati-Residenze Teatrali in Puglia», proposto dal Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto è finanziato attraverso l'accordo di programma quadro, «Sensi Contemporanei», finalizzato alla promozione e diffusione dell'arte contemporanea e alla valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del sud Italia, sottoscritto dalla Regione Puglia, assessorato al Mediterraneo, dal ministero dello Sviluppo Economico e dal ministero per i Beni e le Attività Culturali. Per ricevere maggiori notizie sull'evento: 0832.306194 oppure 320.916844.
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