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UFFICIO RECLAMI
MUSICA | Appuntamento nel capoluogo a partire dalle 22 in viale Michele De Pietro
«Fuga in 5» alle Officine Cantelmo di Lecce.
Raffaele Casarano «made in Salento»
[27/02/2009]


di Irene Palma


Salento, appuntamenti per sabato 28 febbraio | Lecce, Squinzano. Ultimo giorno del mese in compagnia dei tanti eventi in programma nel Salento. Le Officine Cantelmo di Lecce, in viale De Pietro alle 22, ospitano il terzo concerto della rassegna «Officine Cantelmo Live». Sul palco «Fuga in 5», nuovissimo progetto interamente made in Salento, ispirato al «vecchio» e tradizionale modello del 5tet. Sul palco Raffaele Casarano (alto-soprano sax, elettronics effects), Andrea Sabatino (tromba, flicorno, elettronics effects), William Greco (piano), Marco Bardoscia (contrabbasso), Dario Congedo (batteria). La sonorità del mainstream dei classici del jazz, spazia da riarrangiamenti e sperimentazioni, all'elettronica. Il progetto si basa sulla fuga come forma musicale polifonica, basata sull'elaborazione contrappuntistica di uno o più temi, frequentemente scritta per strumenti polivoci ma anche per vari insiemi strumentali e/o vocali. Tra «fuga» come forma, e numero di musicisti, viene fuori il titolo del neonato progetto che è anche un brano del repertorio inedito. Musicisti di formazione non solo jazzistica ma anche classica, etnica. Ogni musicista vanta collaborazioni con artisti come: Paolo Di Sabatino, Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella, Paolo Fresu, Massimo Moriconi, Roberto Gatto, Antonio Faraò, Massimo Manzi e altri. Il repertorio si basa prevalentemente su brani originali e alcuni standard jazz riarrangiati, per un sound esplosivo e caratteristico. Inoltre si chiude la mostra personale del maestro Ugo Buttazzo in arte «Ogu». Le 16 opere raffigurano i cuori, simbolo dell'amore a 360°, raccontati con fantasia e sperimentando materiali tradizionali e innovativi tra cui la cartapesta e polvere perlata, portando all'estremo la materia in un mix che coinvolge lo spettatore in nuovi stimoli. L'ingresso è di 5 euro. Maggiori info: 0832.304896.

 

All'Istanbul Cafè di Squinzano, poi, spazio al live dei «Rock'n Roll Circus Night» e alle selezioni di «Postman Ultrachic». Il «Rock 'n' Roll Circus Night Live» è un'idea nata da Marco Ancona e Salvatore Cafiero. I due chitarristi, impegnati da diversi anni in svariati progetti con percorsi paralleli, decidono di avviare una collaborazione artistica ed è la passione per il rock'n'roll e il blues degli anni '50 e '60 che li spinge a rivisitare le radici della musica rock. Avvalendosi della partecipazione di Ruggero Gallo al basso, propongono una selezione di brani classici di autori come Chuck Berry, Elvis Presley, Eddie Cochran, Gene Vincent, Carl Perkins per un'esibizione molto coinvolgente guidata da Jessy Maturo alla voce, considerato ormai l'icona del «rock and roll style» del Salento. Tra i primi animatori della scena indipendente salentina Postman Ultrachic è un archivio vivente, un'enciclopedia di suoni e generi musicali. Da più di dieci anni dietro ai piatti non è solo un dj ma un cultore e un ricercatore di nuove sonorità possibili. La sua attività si è svolta sempre a cavallo tra musica e incursioni nella letteratura e nel video. La sua grande capacità di miscelare in un'unica selezione epoche e atmosfere più svariate e apparentemente distanti, crea un flusso sonoro, una musica unica in cui le assonanze tra generi diversi sembrano tracciare un percorso filologico, un legame tra tutto quello che è musica; e le sue feste sono un rito collettivo, un fiume di note che solo lui sa creare e dominare. Chi frequenta le sue serate si ritrova a ballare sulle canzoni più assurde, dagli anni ‘50 fino al 2000 seguendo un filo rosso che solo Postman conosce. Ha suonato nei club di mezza Italia conquistando tutti con il suo stile assolutamente personale ed elegante. Amante del vinile, come un artista attraversa i suoi periodi, momenti in cui i suoi ascolti inseguono un suono, un ritmo o un paese. Questo rende ogni sua esibizione unica, una sorpresa. Chi ha voglia di ballare, ma soprattutto di ascoltare e imparare è invitato a una serata del professore della danza morbida. Per informazioni: http://www.myspace.com/istanbulcafe.

 

Ancora nel capoluogo, un sabato all'insegna del «Roots Reality ‘n cultcha» allo Spazio Sociale Zei. Nella Sala Rossa le morbide atmosfere del roots raggae salentino, a partire dalle 22, con il suono di «Ena Ghema» e «Terra Bruciata» che infiammano la dance hall. Ena Ghema è il frutto della passione di un gruppo di amici per la cultura e la musica reggae, che ha spinto Leandro «'Mpana» e Tremula a formare questa crew. Prende il nome dal griko «un sangue», un unione di stili diversi e culture molteplici nella voce unica della fratellanza e dal 2005 è presente sulla scena reggae salentina. Le selezioni spaziano tra i diversi stili che la contaminazione reggae ha introdotto nel Salento: dal roots al raggamuffin, fino alle più moderne sonorità ragga e hardcore); nelle sue liriche, la crew lancia messaggi multilingue che spaziano dal dialetto salentino all'italiano, al griko, proprio per un tentativo di tenere vivo il legame con la storia della propria terra. Ena Ghema attualmente collabora attivamente con il veterano dj War. Per quanto riguarda il lavoro in studio, Lu Tremula e Leandro «'Mpana» hanno prodotto, con l'aiuto di «Segnaledigitale&Warsound», due tracce infuocate per il Warsignals Vol2, «Comu na fiata» e «Tra giustizia ed onestà». Anche «Terra Bruciata» è una crew di amici e amiche amanti della musica. Nasce dall'unione di due esperienze musicali differenti, ma alla radice uguali: «LuDanilo», singer attivo a Soleto (paese della Grecìa salentina) e «Soulfiero», dj attivo a Lecce. L'uno da anni spinge il reggae facendo appassionare all'arte «dellu 'mpunnare» una miriade di amici, l'altro che spinge funk e soul, per gli amanti dell'analogico a 45giri. L'esperienze vissute nelle dancehall in questi anni li accumunano, e si fondono in un'unica attitudine alla musica del tutto spontanea e priva di schemi. La musica è terapeutica, e cantare improvvisando sui ritmi è il miglior modo per curarsi, per stare bene, per divertirsi, sicuramente il modo più spontaneo per esprimersi. Terra Bruciata è appena nata, non ha obiettivi precisi tranne che quello di diffondere musica. Il gusto della musica vissuta come arma di difesa, sfogo di vita, vitalità.

 

Sempre a Lecce, il Caffè Letterario ospita, in via G. Paladini fino al 27 marzo dalle 19 alle 2, una mostra che migliore location non poteva trovare: l'associazione salentina «Obiettivi» presenta, infatti, una collettiva fotografica dedicata al caffè dal titolo «Momenti Espressi-Espressi Impressi». Il caffè, fenomeno di costume senza tempo, simbolo sociale e culturale, incontra l'arte e, attraverso la creatività del singolo fotografo, racconta storie ed emozioni di vita quotidiana e non, piacevoli momenti trascorsi in compagnia, frammenti di vita famigliare, vicende ed avvenimenti che prendono forma e si svolgono davanti ad una semplice tazzina. Non c'è un luogo ed un momento preciso per gustare questa bevanda, bensì ogni istante, posto o situazione è giusto per fermare il tempo, assaporare un buon caffè, narrare storie. La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni, escluso il lunedì. Informazioni al numero 0832.242351 oppure al sito http:// www.caffeletterario.org.

 

Il comune di Lecce ospita, presso il Castello Carlo V alle 17, il convegno sul tema «La politica estera dell'Italia, un'opportunità per la Puglia». Oltre al sindaco Paolo Perrone, intervengono il ministro degli affari esteri, Franco Frattini, il ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, ed il sottosegretario agli affari esteri, Stefania Craxi. Per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, infatti, l'Italia è un attore internazionale di primo piano nell'area. Ruolo di rilevanza in questo quadro occupa la regione Puglia, che a sua volta da questa realtà potrebbe cogliere uno slancio per lo sviluppo. Il dibattito è moderato da Sergio Pizzolante della fondazione Craxi.

 

E proseguono gli appuntamenti della «Svolta» di Lecce, nuovo ristorante e jazz bar che si presenta con una ricetta i cui ingredienti principali sono la cucina semplice, rispettosa dei cicli naturali degli alimenti, e la musica jazz. Alle 22,30 appuntamento con «NexTrio», composto da Igor Legari (contrabbasso), Andrea Favatano (chitarra) e Francesco Pennetta (batteria). Un trio collaudato di musicisti leccesi che si sono cresciuti suonando gli standards della tradizione americana, usati come trampolino di lancio per le loro interpretazioni individuali. Il gruppo propone una selezione di brani di forte impatto ritmico e timbrico, pescando soprattutto nel repertorio di Miles Davis, Wes Montgomery, John Coltrane e, in generale, ispirandosi allo stile hard pop di metà anni '50, reinterpretato in chiave moderna e dinamica. Igor Legari inizia gli studi musicali presso la scuola di musica del «Testaccio» di Roma. Prosegue successivamentein maniera autonoma, partecipando a seminari e master class con il pianista Greg Burk (Usa), il tenorsaxofonista Martin Jacobsen (Danimarca/Francia) e il trombettista Greg Glassman (Usa). Nell'estate del 2008 partecipa ai seminari senesi di musica jazz, dove studia e si esibisce con Furio di Castri, Pietro Leveratto, Achille Succi, Roberto Rossi. Recentemente è stato ammesso a frequentare l'«International Jazz Master» a Siena, dove ha l'occasione di studiare ed esibirsi, tra gli altri, con: Rufus Reid, Billy Drummond, Roberto Gatto, Paolo Fresu, Eddie Henderson, Steve Turrè, Bobby Watson, Jerry Bergonzi, John Abercrombie, Kurt Rosenwinkel, Donald Friedman, Steve Kuhn, Enrico Pieranunzi, John Taylor, Furio Di Castri, Eddie Gomez, Drew Gress, Piero Leveratto, Hein Van de Geyn, Joe Chambers, Billy Hart, Massimo Manzi, Adam Nussbaum, Ben Perowsky, Jeff Ballard, Tim Berne, Mark Turner, Anders Jormin. Nel corso degli anni ha avuto l'occasione di suonare con: Ettore Carucci, Nicola Andrioli, Francesco Negro, Marcello Nisi, Enzo Lanzo, Francesco Pennetta, Achille Succi, Alessandro Minetto, Dario Congedo, Martin Jacobsen, Vincenzo Presta, Daniele Scannapieco, Fabrizio Scarafile, Giulio Martino, Roberto Gatto, Emanuele Coluccia, Raffaele Casarano. Andrea Favatano, invece, inizia a suonare all'età di 16 anni.

Avvicinatosi al jazz a 19 anni, a 22 prende lezioni dal maestro Fabio Zeppetella. Successivamente, iscrittosi alla scuola di musica di Bari «Il Pentagramma», ha studiato con i maestri Guido di Leone ed Alex Milella e partecipato a seminari con Greg Burk, Frank Gambale e Maurizio Colonna, ed ad «Orsara Jazz» con Lucio Ferrara ed Antonio Ciacca. Ha suonato con: N.Andrioli, F.Scarafile, R.Casarano, E.Coluccia, V.Presta, A.Semprevivo, F.Pennetta, D.Congedo, M.Ingrosso, M.Bardoscia, M.Bortone, I.Legari, G.Laurentaci, M.Nisi,e altri. Con il gruppo ska/raggae «Mamaska», nel 2004, ha registrato il cd «HotMamaCafè».Il batterista del gruppo, principalmente autodidatta, intraprende gli studi classici di percussioni con il maestro Fulvio Panico e perfeziona la tecnica del tamburo rullante con il maestro Tommy Brauch a Roma, seguendo gli studi di armonia con il maestro Michele Fiorito. Nel febbraio 2002, Pennetta partecipa alle selezioni europee per l'assegnazione delle borse di studio dell'Università «Berklee» di Boston. Si classifica settimo su seicento partecipanti, primo in Italia, vincendo così la borsa per il corso semestrale. Nel 2004 si trasferisce a Boston, dove studia con: Francisco Mela, Jackie Santos, Kenwood Dennard, Joe Lovano. Nel corso degli ultimi anni ha suonato con: Pedro Paolo Martinez, Nelson Perez, Paolo Di Sabatino, Roberto Ottaviano, Michael Rosen, Daniele Scannapieco, Paolino Dalla Porta, Vito Di Modugno, Francesco Lo Cascio, Guido Di Leone, Michele Carrabba, Aldo Mella, Luigi Bonafede, Rossana Casale, Mario Rosini, Enrico Lazzarini, Glauco Zuppiroli, Frank Oviz, Alessia Galeotto. Ulteriori info ai numeri 329.8455974 e 392.4300512.

 

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L'EDITORIALE
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