Salento, appuntamenti per lunedì 2 febbraio | Lecce, Calimera. Gli appuntamenti di oggi tra poesia e teatro, per un nuovo lunedì salentino. Dopo la presentazione del suo ultimo lavoro, «Sul cammino dei passi brevi», il percorso di Marcello Sambati continua al Teatro Elio di Calimera, a partire dalle 21, con lo spettacolo «Poesia-teatro attraverso la scrittura» di Marcello Sambati e Fabio Tolledi». Un incontro sonoro, attoriale, di immagini, attraverso la parola poetica che accompagna, da oltre vent'anni, la vita e il teatro di due grandi artisti: Marcello Sambati, poeta e autore teatrale, inizia la sua attività di ricerca teatrale negli anni settanta, prima all'interno della compagnia «Gruppo Teatro» e, in seguito, fondando la compagnia «Teatro degli Artieri». Nel 1980, insieme a Elsa di Bartolo e Massimo Ciccolini, fonda a Roma l'associazione «Dark Camera», compagnia teatrale sperimentale, e il teatro «Furio Camillo», punto di riferimento per la nuova generazione di attori, scrittori, e critici teatrali. Dall'inizio arcaico di «Frantoio e latte materno» del 1975, alla rarefazione di «Koto Ba» del 1995, inizia un lungo processo di smaterializzazione e di svuotamento: nelle tappe di «Nature e Avventura», nell'ambito degli scenari ideati da Giuseppe Bartolucci a Roma (1980 e 1981), «Paesaggi Metropolitani», presentati a Vienna nel 1982; dalla ripresa della scrittura poetica di «Stato solitario di allarme» e «Pezzi del buio», rispettivamente del 1985 e 1987, fino allo spettacolo più significativo di quegli anni, «Ecce Homo per Friedrich Nietzsche» del 1988, presentato l'anno successivo a New York, durante il festival del teatro italiano.
A partire dagli anni novanta, la produzione artistica è sostenuta sempre di più da una intensa attività di laboratorio e dall'organizzazione di eventi di spettacolo multidisciplinari. Dal 1990 al 1994 la distruzione della materialità scenografica («Opposizione delle creature», «Eros», «Liebe») e la scoperta della forza drammatica della poesia: da Milo de Angelis («La costruzione della luce», in tour in Italia e in Austria nel 1993) a Edmond Jabès («Gli arcobaleni di Edmond Jabès», rappresentato come evento unico al festival di Santarcangelo nel 1993). Da laboratori con ragazzi disagiati a Tuscania, nascono «Lo spazio del sogno, rituali e liturgie della differenza», 1999-2001, e «Ricerca del vento», del 2002; nel 1996 è pubblicato «Carta dei respiri», da «I quaderni del Battello Ebbro», messo in scena con il titolo «La lingua Nova». In collaborazione con Luigi Francini, Lorenzo Mango e Simonetta Lux dà vita al «Festival Officine Poetiche», a Tuscania. Nel 1997 avvia il progetto «Prometheu», una ricerca drammaturgica sulle origini del linguaggio, con laboratori e messe in scena a Padova, Catania, Tuscania, con gruppi diversi di giovani attori (una sintesi delle diverse esperienze è stata trasmessa nel programma «Audio Box», di Radio Tre, il 23 agosto 1998). Nello stesso anno pubblica «Tavolette Apule», da cui sarà tratto lo spettacolo «Orfeo Apulo». L'anno successivo, con Vera Stasi e «Tuscania d'Arte» fonda «Tuscania Teatro», struttura regionale di residenza per le arti sceniche. Mette in scena «Orfeo Apulo», opera vocale che debutta a Catania in settembre nella rassegna «Mappe». Sempre nel 1998 mette in scena, in coproduzione con la compagnia di danza «Il pudore Bene in Vista», «Sho, la bellezza finale», tratto da un racconto di Tanizaki, curandone la riduzione e la drammaturgia (rappresentato a Teatri di Vita nel 2000). Per il cinema, nell'autunno inverno 98-99 interpreta, come attore protagonista, il film di Stefano Grossi «Due come noi, non dei migliori», presentato fuori concorso al Festival di Locarno 1999. Nel 2000 pubblica (e mette in scena) «L'opera delle farfalle», in coproduzione con il Teatro di Roma. Nel 2001 avvia il «progetto tenebre», che prevede una trilogia di «Lezioni delle tenebre» con altrettanti spettacoli: nel 2002 presenta la prima lezione delle tenebre, «Dall'oscurità», e nel 2003 la seconda, l'«Incompatibile». Dello stesso periodo è la pubblicazione di «Danze locuste», cento tavolette poetiche per un teatro del corpo. Nel 2005 mette in scena l'ultimo lavoro del trittico:«Addio». Mentre Astràgali Teatro era solo un luogo della ricerca teatrale, con un versante produttivo originale, con l'arrivo di Fabio Tolledi, scrittore, poeta, drammaturgo, invece, si è particolarmente declinato sul versante del teatro poesia, un luogo vivo al centro della città, dove incrociare discorsi, esperienze, saperi. Per maggiori informazioni: 0832.306194.
A Lecce,
invece, alle 19,30 presso il Fondo Verri, c'è la
presentazione del laboratorio teatrale «Attore Opera Viva»,
a cura di «Teatro Blitz». Si riprende il percorso
laboratoriale sull'arte dell'attore, condotto dall'attore-regista
Piero Rapanà. Il corso è rivolto ad un massimo di 10 partecipanti
che vogliano avvicinarsi al mestiere dell'attore, in un lavoro
pratico sulle tecniche e i modi del fare teatrale, e in particolare
sul «teatro di parola».
Un percorso di ricerca e sviluppo delle capacità espressive, percettive e creative del proprio essere corpo e allo stesso tempo voce, cercando di acquisire gli strumenti necessari per un lavoro di creazione del proprio essere «autore/attore». Un lavoro sull'ascolto, sulla percezione e scoperta delle capacità fisiche, sensoriali, emozionali , attraverso la pratica delle tecniche essenziali del lavoro attoriale. Il corso avrà inizio martedì 3 febbraio e si concluderà il 30 maggio. Ha una frequenza bisettimanale, ogni martedì e giovedì dalle 19,30 alle 22,30. Ulteriori info al numero 0832.304522 oppure consultare il sito fondoverri@tiscalinet.it.
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