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UFFICIO RECLAMI
CLASSICA | «Quattro mani e un clavicembalo». Poi, Domenico Protino e La guerra dei trent'anni
Anna Maria Sabino Pasquale e Paolo Loperto.
In un incrocio fra pianoforte e clavicembalo
[29/12/2008]


di Irene Palma


Salento, appuntamenti per il 30 dicembre | Lecce, Cutrofiano, Copertino, Lequile. Dal clavicembalo al pianoforte, dal rock al reggae. C'è di tutto negli appuntamenti di questo martedì salentino. A Lecce, dalle 20 presso il Fondo Verri, c'è il clavicembalo affianco al pianoforte per il quinto appuntamento de «Le Mani e l'Ascolto», un esecuzione a quattro mani con Anna Maria Sabino Pasquale e Paolo Loperto. Anna Maria ha studiato presso il conservatorio Piccinni di Bari, dove si è diplomata in pianoforte, con il massimo dei voti, sotto la guida della professoressa Valente (conseguendo contemporaneamente anche gli studi commerciali). Nel 2007 si è diplomata, a pieni voti, in clavicembalo presso il conservatorio Rota di Monopoli, sotto la guida del maestro Bisceglie. Ha perfezionato lo studio del pianoforte con i maestri Marvulli, Risaliti, Ciccolini in Italia e con il maestro russo Boris Berlin in Canada. Studia anche organo e composizione organista con il maestro Germinario. Nel 1987, prescelta fra i migliori alunni del conservatorio, partecipa allo scambio musicale-culturale in Ungheria, dove tiene un concerto nella città di Sheged. Nel 1988 partecipa alla rassegna per giovani musicisti «Panartis» presso Palazzo Barberini a Roma, ricevendo il diploma di merito come rappresentante della regione Puglia. Lo stesso anno, superando un'audizione fra tutti i diplomandi, vince ed esegue il concerto per pianoforte e orchestra di Mozart «K 467», presso l'Auditorium Rota di Bari. Nel 1990 è invitata a Toronto (Canada) dall'Associazione Italo-Canadese «Columbus Centre» e tiene un concerto presso l'omonimo teatro, riscuotendo ampio consenso di pubblico e di stampa; il concerto è trasmesso dalla rete televisiva Channel 47. Ha scritto parole e musiche dei brani contenuti nel cd «Alcool puro» (Figli di Barbablues), realizzato per la Videoradio di Milano. Dal 1990 al 1992 ha insegnato presso la «Alexander Accademy of music» di Pickering-Ontario in Canada e ha frequentato il «Royal Conservatory» di Toronto, tenendo altri concerti in diversi teatri della città. È vincitrice di diversi concorsi: Città di Chieti, «C. Vitale», «Armonium Messapiae», concorso europeo Amle e Città di Monopoli, «Don Matteo Colucci», «Rospigliosi Città di Pistoia». Nel 2002, porta a termine un corso di perfezionamento con la professoressa Lioy, «Il Pianoforte nell'orchestra» ed esegue il concerto di Mendelssohn opera 25 numero 2, con l'orchestra di Lecce presso il Teatro Paisiello. Dal 2001 è direttore artistico dell'associazione musicale e culturale «MusiKarte» di Brindisi per la quale ha organizzato diverse stagioni di concerti, dedicate oltre che a musicisti di fama internazionale come il maestro Marvulli, la professoressa Valente e altri, anche a giovani talenti, e altre attività riguardanti la musica nella nostra città. Inoltre, ha pubblicato due libri: «Giocando con il Pianoforte» (5 pezzi ricreativi per pianoforte) e «10 prove manoscritte per la Licenza di Teoria e Solfeggio» (Edizioni dal Sud). Dal 1993 ha diretto diversi cori polifonici e dal 2004 al 2008 ha diretto il coro «Mater Ecclesiae» del Santuario Santa Maria Madre della Chiesa (Jaddico). Attualmente svolge apprezzata attività concertistica come solista, in duo con la professoressa Valente, in formazione cameristica con il maestro Lozupone e riveste l'importante ruolo di direttore del Coro «San Leucio» dal settembre di quest'anno. E da «Quattro mani e un clavicembalo» si passa, alle 21.30, all'autore e cantante Domenico Protino che presenta il suo «La guerra dei trent'anni». Talentino di Torre Santa Susanna, si appassiona alla musica all'età di cinque anni per poi scoprire il suo amore per la chitarra, la musica cantautoriale italiana e il pop internazionale. Il 2000 per lui è una data fatidica: si esibisce con diverse cover band e partecipa, in qualità di cantautore, a concorsi canori nazionali che gli permettono di prendere confidenza con dei palcoscenici sempre più importanti. Domenico viene premiato insieme a grandi esponenti del panorama musicale italiano quali Laura Pausini, Nek, Francesco Baccini, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Avion Travel e tanti altri. Questo premio gli apre le porte a importanti festival come il «Premio Mia Martini», il «Solarolo Song Festival», il «Mei», «Sanremoff» e «Premio Bindi». Nel luglio 2007, si aggiudica il premio salentino con il brano «La nuova aurora», scritto per una produzione televisiva che in seguito andrà in onda su emittenti Rai. Nel 2008 viene selezionato per rappresentare l'Italia al «Festival Internazionale della Canzone» di Viña del Mar del Cile (il più importante festival dell'intera America Latina); vince con il brano «La guerra dei trent'anni», aggiudicandosi due «gaviotas de plata», ovvero i premi come migliore autore e migliore interprete. Ha una bella faccia e molte storie da raccontare Protino. Sono storie semplici, frammenti di vita rubati al quotidiano e inquadrati dal basso, come un fotografo che scatta verso l'alto per prendere luce. Tra le sue rime baciate e le assonanze brilla il sole pop del Salento, il lato romantico e melodico di una terra sempre più ricca di talenti. L'ottava edizione de «Le mani e l'ascolto» è realizzata in collaborazione con l'assessorato alla Cultura della Città di Lecce, il Paese Nuovo, la società cooperativa «Nuova generazione» di Martano, «Hifi & Video» di Peppino Campanile. Maggiori informazioni: 0832.304522 oppure all'indirizzo di posta elettronica marinoma8@fondoverri.191.it.

 

A Cutrofiano, dalle 22, spazio al Jack'N Jill con la musica dei «Cucuwawa» e degli «Aim». Il suono del pedale della grancassa di una batteria, quel suono che dà la spinta alla musica, unita alle graffianti chitarre. È da questo che i Cucuwawa prendono il loro nome, da questa unione tra il ritmo e la melodia. La band nasce nel 2001 dalla fusione di due gruppi: uno rock'n'roll e l'altro beat. Al termine di un breve periodo di silenzio, si propongono in una veste nuova che li vede calcare la scena in maniera più ruvida ed aggressiva, in chiave decisamente più rock. L'attitudine delle performance live esplosive e coinvolgenti è risultata intatta a seguito del cambiamento, anche perché l'esperienza dal vivo, il sudore e i chilometri macinati è stata e rimane l'anima pulsante del suono della band. Il suono, per l'appunto: la nota di fondo è quella del rock d'annata, quello dei grande maestri, ma lo stile è originale e non risulta condizionato dagli illustri punti di riferimento. La voce tagliente e le adrenaliniche incursioni chitarristiche, insieme al lavoro dei fiati, fanno da testa di ponte ad un groove ricco e diretto, di quelli che si sentono con la pancia, oltre che con le orecchie. Hanno suonato con Roy Paci, i Fratelli di Soledad, i Meganoidi, i Folkabbestia, gli Apres la Classe, gli Africa Unite, i Sud Sound System, Luca Morino, Bandabardo' e gli Skatalites. Hanno partecipato alla prima edizione del «Salento Heineken Beer Festival» dove hanno suonato davanti a 20mila persone, alla quinta edizione «Salento Sound Good Festival» e alla terza edizione del «Sud Est Indipendente», con i «Gogol Bordello». Hanno all'attivo il cd «Sunshine», a cui è seguito un intenso tour. La band è composta da Carlo Adamo (voce e chitarra), Antonio Tunno (chitarra solista e cori), Riccardo Lobbene (batteria), Gianni Stifani (basso) e Stefano Cataldo (tromba). Seguiranno sul palco, gli «As In Memory», nati nel 2003 grazie alla collaborazione tra quattro musicisti del Milanese. Le prime influenze del gruppo sono da ricercare nell'emo rock più schietto che spazia dai vari «Deftones», «Thursday», fino ad arrivare agli «At the drive in»; influenze che segnano l'uscita del primo album «Limit of Sight» per l'etichetta livornese «Inconsapevole records», disco per molti versi immaturo che denota il background punk hardcore del gruppo ma che anche apre a sonorità più lente e ricercate. Da pochi mesi è uscito il secondo cd «Spirits of your tide». L'ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni: 0836541126.

 

A Copertino, presso il Circolo Arci «I Sotterranei» a partire dalle 22,30, in concerto ci sono i «Dirty Trainload». Il duo è animato da un'inquieta ricerca di nuove forme espressive possibili legate ad una matrice blues. In particolare, il personalissimo sound, è caratterizzato dall'uso di vecchie drum machines analogiche e loops ed è contaminato da una propensione lo-fi a sonorità mutuate da ambienti alternative e garage-punk. Ciò che l'ensamble promette è un «progressive» blues, «contaminato» e sporco ma viscerale e autentico nello spirito. L'approccio, ispirato dalla «scuola» della label americana «Fat Possum», intraprende poi una strada sostanzialmente creativa e personale. Molte sono le influenze che hanno direttamente contribuito a forgiare lo stile dei «Dirty Trainload»: bluesmen come John Lee Hooker, Lightnin' Hopkins, Hound Dog Taylor, R.L. Burnside, Junior Kimbrough, Mississippi Fred McDowell e Howlin' Wolf; ma anche grandi innovatori del rock come Alan Vega-Suicide, Gun Club, Johnny Thunders, Link Wray e poi Stooges, Velvet Underground e Pink Floyd di Syd Barrett. Il progetto è voluto dal chitarrista Bob Cillo. I primi esperimenti, condivisi con Martino Palmisano, cantante e armonicista della «Complanare Blues Band», risalgono all'estate del 2006. Con l'armonicista e cantante romano Marco Del Noce, il duo assume una connotazione più definita e, a partire dall'inizio del 2007, i due arrivano in soli 5 mesi alla registrazione dell'album di debutto «Rising Rust», marchiato «Side 4 records», registrato con la produzione tecnica di Fabio Magistrali e con cover disegnata dall'illustratore svizzero Benjamin Guedel. L'album è sostanzialmente un «live in studio», con solo poche sovraincisioni. Non ci sono interventi di post-produzione e nessun computer è stato utilizzato per scrivere, arrangiare, eseguire, registrare e mixare il lavoro. L'accoglienza della critica specializzata è entusiastica. A partire dall'inizio del 2008 la band si impegna in un'intensa attività live intraprendendo un tour nazionale che tocca diverse città italiane, tra cui Palermo, Roma e Milano e suonando in alcune città europee tra cui Zurigo, Berlino, Londra e Brighton. Questa volta al fianco di Bob Cillo c'è il cantante, batterista e tastierista Alexander De Large. In Inghilterra il duo registra una session per il radio show-podcast americano «Breakthru Radio». La band ha condiviso il palco con alcuni dei più validi artisti «new blues» europei tra cui gli inglesi Honkeyfinger, Duke Garwood, Mudlow, Jooks Of Kent e Glass Eye e gli svedesi Deltahead. In autunno i «Dirty Trainload» registrano del nuovo materiale in California con la cantante italoamericana Livia Monteleone, che diventa «la quarta variabile» del multiforme organico della band. Musica lontana dal mainstream, e capace di produrre in maniera forte e diretta emozioni vere, per uno spettacolo da non perdere. Per informazioni su concerti ed eventi: events@isotterranei.org.

 

A Lecce, nello Spazio Sociale Zei a partire dalle 22, appuntamento con «La Mela e Newton», progetto di canzone d'autrice improntato sull'atmosfera, sulla profondità delle liriche, sull'interpretazione vocale e sulla semplicità degli arrangiamenti (voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, basso). Sono i particolari che fanno il quadro, e infatti le canzoni della rassegna sono scorci di un mondo interiore, piccole storie intime e universali colorate da un arpeggio luminoso, da una svisata di basso, da un sussurro. Autrice di musica e testi è Claudia Stella: nata a Brindisi, è stata bassista, seconda voce e autrice di canzoni nel gruppo storico brindisino «Birdy Hop» (finalista, tra l'altro, ad «Arezzo Wave 2000»); a Bologna ha collaborato con il progetto «Arcastella» di Giovanni del Casale nel tour promozionale dell'album «Elementare» (2003, Eccher Music) e ha prestato la sua voce nella traccia «Sushi» del cd «Nessuno è innocente» (Mescal, 2003) dei «Lotus», di Amerigo Verardi. Sempre a Bologna Claudia è stata autrice, cantante e bassista dei «Parsec»: datano al 2004 l'uscita del cd autoprodotto «Imprevisti», recensito da webzine come «Mescalina» e «Rockit», e la partecipazione al secondo «Trofeo Wolf». Accompagnano Claudia, che ne «La Mela e Newton» canta e suona la chitarra acustica, il chitarrista Riccardo Di Pietro, già nella formazione dei «Parsec», ed il bassista Alessandro Gnudi, che ha suonato in diverse band della scena rock bolognese tra cui «Antille ed «Elymania». Una peculiarità del progetto è l'amore per la poesia e la scelta di musicare liriche della tradizione anglosassone: ne sono un esempio il brano «Console me» contenuto in «Imprevisti» (da una poesia di Louis Mc Niece) e la canzone «Storie di nessuno», tratta da una lirica di Emily Dickinson. Si sono cimentarti nella composizione e nell'arrangiamento di nuovi brani, ed hanno partecipato alla finale per la città di Bologna del «Primo Trofeo Nazionale City Lab» (5° Trofeo Wolf) il 18 marzo 2008. Il 2 maggio hanno aperto il concerto dei «Perturbazione» al Renfe di Ferrara, nell'ambito della rassegna «Zone K». Per maggiori informazioni, consultare il sito http://myspace.com/melanewton.

 

A Lequile, presso la discoteca «Finisterrae Disco» (ex Planet), lo show inizia alle 23,30 con «Raggamuffin! Festival», presentato da Heavy Hammer Sound System. In una sola sera si esibisce il meglio della dancehall e del reggae italiano: «Brusco» da Roma, insieme a «Terron Fabio», direttamente da Sud Sound System, «Raina» della Villa Ada Crew e la rivelazione nazionale del 2008, «Boomdabash», tutto rigorosamente in dancehall style per un evento live esplosivo e irripetibile. Heavy Hammer sarà accompagnato da fullsquad-sound leccese che infiamma da anni le discoteche salentine, ospiti fissi in yard celebri come il «Manà» e il «Mamanera». L'ingresso è di 10 euro. Info allo 328.7116202.

 

L'EDITORIALE
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