08:00: Reteluna Oroscopo
09:30: Buongiorno col Sorriso
10.30: Reteluna Oroscopo R.
14:00: Pomeriggio insieme
16:30: Hit Italia
17:00: Music Box R.
18:30: Pup Revolution R.
UFFICIO RECLAMI
CULTURA | Martedì ricco di eventi. A Nardò, il gospel di Elisabetta Guido, a Cutrofiano i «Logo»
Roberto Vecchioni, «Volevo. Ed erano voli».
A Galatina, con le «lettere del professore»
[22/12/2008]


di Irene Palma


Salento, appuntamenti di martedì 23 dicembre | Galatina, Nardò, Gallipoli, Cutrofiano, Squinzano. Un Salento ricco di appuntamenti anche per questo martedì di dicembre. A Galatina, presso la Basilica Santa Caterina d'Alessandria a partire dalle 20,30, ospite della serata organizzata dall'amministrazione comunale, Roberto Vecchioni. Quest'anno ha pubblicato il suo ultimo libro, «Volevo. Ed erano voli», per Pescacapone edizioni, che porta la prefazione «salentina» di Antonio Errico. E non è l'unico legame che Vecchioni ha con la penisola salentina: infatti, il ricavato della vendita di questa raccolta è devoluto alla Fondazione «Daniela e Paola Bastianutti» di Casarano per espressa volontà di editore e autore, fondazione dedicata alla memoria delle due ragazze morte nel 2005 nell'attentato di Sharm el Sheikh, che si occupa di bambini disagiati. Cantautore, paroliere, scrittore, nonché poeta: di certo è difficile scrivere una sintesi della carriera del «professore», artista poliedrico per eccellenza. La famiglia di Vecchioni è di origine napoletana: il padre Aldo è commerciante, la madre Eva casalinga, ed il fratello Sergio, secondogenito, notaio. Roberto si laurea nel 1968 in lettere antiche presso l'Università Cattolica di Milano, nella quale resterà come assistente a Storia delle religioni; successivamente insegna in licei classici, come docente di greco e latino e dove ha come sua allieva Paola del duo «Paola & Chiara». Comincia la carriera nel mondo musicale come autore di testi di canzoni, in collaborazione con l'amico musicista Andrea Lo Vecchio: il primo brano pubblicato è una traduzione in italiano di «Barbara Ann» dei Beach Boys, incisa nel 1966 dai Pop Seven, e la particolarità di questo 45 giri è che lo stesso Vecchioni partecipa all'incisione (sua è la voce che comincia la canzone cantando «Bar bar bar, bar Barbara Ann»). Nella seconda metà degli anni 60 e nei '70 continua la carriera di autore di testi (a partire dal 1970 anche su musiche di Renato Pareti, oltre che di Lo Vecchio) e scrive canzoni per cantanti affermati come Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti, i Nuovi Angeli, gli Homo Sapiens e altri. In alcuni di questi testi sono già evidenti le tematiche presenti nella sua produzione da cantautore: la nostalgia per il passato, il tema del doppio, l'uso della storia come metafora del presente (emblematica è, a questo proposito, «La battaglia di Maratona» incisa nel 1968 da Lo Vecchio), con evidenti influenze del lavoro letterario di Jorge Luis Borges. Lavora spesso, in questo periodo, con la Cgd e la Cbs, ed è in queste case discografiche che ha modo di conoscere Francesco Guccini. Nel 1968 partecipa al Festival di Sanremo come autore con la canzone «Sera», interpretata da Giuliana Valci e Gigliola Cinquetti, e questo fatto contribuisce a rendere Lo Vecchio e Vecchioni autori molto richiesti. Dopo i primi successi come autore di testi, Vecchioni riesce nel 1968 a incidere un 45 giri per la Durium, contenente sul lato a «La pioggia e il parco» e sul retro «Un disco scelto a caso»; entrambi i brani sono su musica di Lo Vecchio, ma il disco passa inosservato, e Vecchioni deve pazientare tre anni prima di ottenere la fiducia di una nuova casa discografica, la Ducale, fondata da Davide Matalin, ex padrone della Italdisc e storico scopritore di Mina. Nel 1971 ha scritto il testo dell'inno dell'Inter, su musica di Renato Pareti, intitolato «Inter spaziale» e cantato dal calciatore Mario Bertini. Per la Ducale Vecchioni incide, sempre nel 1971, il suo primo album «Parabola», album che contiene una delle sue più belle canzoni «Luci a San Siro», seguito l'anno dopo da «Saldi di fine stagione»; nel 1973 partecipa al Festival di Sanremo con «L'uomo che si gioca il cielo a dadi», bella canzone dedicata al padre, che si classifica all'ottavo posto. Nel 1973 riceve il premio della critica discografica italiana per il disco «Il re non si diverte» e scrive le parole, anche se non accreditate, di «Sugli sugli bane bane» presentata da Le Figlie Del Vento nel Sanremo 1973. Nel 1974 partecipa al Festivalbar con la canzone «La farfalla giapponese», che passa però inosservata, e che è anche la sua ultima incisione per la Ducale; passa infatti alla Philips, con cui otterrà i primi successi di vendita, grazie a «Ipertensione» e soprattutto ad «Elisir», i cui brani «Velasquez e Figlia» sono trasmessi spesso dalle prime radio libere. Nel 1975 ha una buona notorietà grazie alla sigla di un programma per bambini «Barbapapà». Nel 1977 esce il brano che resta il suo più grande successo, «Samarcanda», contenuto nell'album omonimo. Di notevole qualità anche i lavori successivi, passando da «Calabuig, stranamore e altri incidenti» del 1978, fino al «Grande Sogno» del 1984 con cui, assieme al fidato Michelangelo Romano, riarrangia i suoi maggiori successi affiancandoli ad alcuni nuovi brani (in quello che dà il titolo all'album Francesco De Gregori suona l'armonica). Nel 1979 venne accusato di spaccio di sostanze stupefacenti dal giudice istruttore di Marsala, l'accusa si riferiva ad un episodio avvenuto durante una serata alla Festa dell'Unità di Marsala, nel 1977, quando il cantautore avrebbe offerto uno spinello ad un ragazzo quattordicenne; a seguito delle ammissioni del ragazzo Vecchioni venne arrestato e rilasciato dopo alcuni giorni. Il ragazzo in seguito ritrattò ma il processo proseguì per concludersi con la sua assoluzione; da questa vicenda personale trasse poi l'ispirazione per scrivere le canzoni «Lettera da Marsala» e «Signor giudice» (appartenenti all'album «Robinson, come salvarsi la vita»), quest'ultima un attacco alla magistratura e al sistema giudiziario. Tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, Vecchioni fu conduttore della nota trasmissione di Antenna 3 Lombardia Telebigino, in onda di pomeriggio per 3 ore durante la quale aiutava a tradurre in diretta brani di latino e greco che i giovani telespettatori dovevano fare come compito per l'indomani. Nel 1980 è la volta del disco «Montecristo»; è l'unico dell'intera discografia a non essere mai stato ristampato. Ciò è dovuto al fatto che, a causa di una «lite» tra case discografiche, poco dopo la sua uscita fu ritirato dal commercio e tutte le copie distrutte. Furono distrutti anche i master. Per questo ne esistono solo poche copie che costituiscono dei veri e propri pezzi da collezione. Nel 1983 viene insignito del Premio Tenco. Nel 1992 vince il Festivalbar con la canzone «Voglio una donna», unico inedito del disco dal vivo «Camper». Finora in totale i suoi album hanno venduto oltre sei milioni e mezzo di copie. Successivamente, la sua attività di cantautore si intreccia con quella di scrittore. Nel 1983 esce il suo primo libro «Il grande sogno», come allegato ad un'edizione limitata dell'album omonimo, (Milano Libri) che contiene poesie, racconti e testi per canzoni. Il suo secondo volume è del 1996, una raccolta di racconti intitolata «Viaggi del tempo immobile» (Einaudi). Nel 1998 cura la voce «Canzone d'autore» nell'enciclopedia Treccani. Nel frattempo non abbandona la musica e compone, per Patty Pravo, «Treno di Panna» inserita nel fortunato album «Notti guai e libertà» che porta la firma di altri prestigiosi cantautori. Ancora per Einaudi esce, nel 2000, il suo primo romanzo «Le parole non le portano le cicogne» ed è sempre l'editore torinese a pubblicare nel 2004 il volume «Il libraio di Selinunte». Infine nel 2006 pubblica il libro «Diario di un gatto con gli stivali». Ha ricevuto il premio per la pace «Giorgio la Pira» nel 1998. Il suo lavoro s'intreccia con la musica nel 1999 quando, sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione, organizza un giro presso Università e licei d'Italia per un ciclo di conferenze sulla «Storia letteraria della canzone italiana». Roberto Vecchioni, inoltre, è stato insignito di numerosissimi premi e riconoscimenti ricevuti, tra i quali spiccano la recente nomina a «Cavaliere Ufficiale della Repubblica» conferitagli, motu proprio, dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano, il premio «Scanno» per la narrativa, due premi «Tenco» alla carriera e il premio «Angelo dell'anno» per le sue attività di impegno nel sociale. Dal 2001 al 2003 ha insegnato alla facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università di Torino col titolo «Forme di poesia per musica». Nel 2004-2005 è stato docente del corso di «Forme di poesia per musica» presso l'Università di Teramo. Attualmente sta tenendo un corso di lezioni dal tema: «Testi letterari in musica» all' Università di Pavia, presso la quale sarà a contratto a partire dall'anno accademico 2006 - 2007, ed un corso di lezioni: «Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione» presso l'Università «La Sapienza» di Roma. Nelle sue canzoni, poesie o libri è, molte volte, presente il mescolarsi del proprio essere con i più svariati miti della storia, della letteratura o dell'arte, quest'ultimi presi in prestito non tanto per descriverne le gesta ma come espediente per iniziare un viaggio interiore. L'ingresso è libero. Per ulteriori informazioni: 0836.633228.


A Nardò, il sipario si apre alle 20,30 con le calde e gioiose voci del coro gospel «A.M. Family» di Elisabetta Guido. Le voci festose di canti della tradizione gospel librano nell' aria per annunciare l'arrivo del Natale in un crescendo coinvolgente. Coro spalla in Puglia del leggendario quartetto afroamericano «Golden Gospel Singers», il coro gospel «A.M. Family» ha collaborato anche con le Produzioni di Rai 1 «Grandi Eventi», per le quali ha interpretato la sigla iniziale del programma «Premio Barocco» 2004, con Al Bano Carrisi ed Gianfranco Lombardi e la sigla finale del «Premio Barocco» 2008, con conduzione di Fabrizio Frizzi. Inoltre ha partecipato nel grande Coro Arcopu alla trasmissione di Raiuno «Non lasciamoci prendere dal panico», con Gianni Morandi. Si è formato nel 2002 nell'ambito delle attività progettuali integrative del Conservatorio di Musica «Tito Schipa» di Lecce. È composto da oltre 50 elementi, provenienti da tutta la Puglia ed ha già al suo attivo numerosi concerti e spettacoli, fra i quali l'inaugurazione della celebre Rassegna Umbra «Perugia Classico», edizione 2003, e diverse prestigiose collaborazioni, come quelle con i Golden Gospel Singers, Al Bano, Gianni Morandi, Arthur Miles, Melvin Jones, con i jazzisti Paolo Di Sabatino, Gaetano Fasano, Glauco Di Sabatino, con il regista Fabio De Nunzio del duo televisivo di Striscia la notizia» «Fabio e Mingo» e con la celebre attrice teatrale Carla Guido. La compagine corale è stata insignita nel 2003 di una targa honoris causa per la propria attività artistica da parte del Comune di Perugia e della Provincia di Lecce. La «A. M. Family» ha anche al suo attivo diverse apparizioni televisive, molte delle quali presso emittenti nazionali ed internazionali (Rai uno, Rai international, Italia 1, Rai 3 Puglia, Rai 3 Umbria). Il coro ha ricevuto nel 2005 il primo premio al concorso per cori gospel «Premiofestival» di Conversano (BA) ed il premio «Lecce Art Festival» per la categoria dei gruppi di jazz. Si ricordano infine le sue esibizioni concertistiche in occasioni di grande prestigio, quali il «Salone dei vini di Puglia» 2003, lo spettacolo «Solivarietà», diretto da Fabio De Nunzio e l'iniziativa benefica «Cuore amico». Il Coro è specializzato in gospel interattivo, in quanto la sua esibizione è caratterizzata dal coinvolgimento diretto del pubblico presente, attraverso la recitazione comunitaria di preghiere che spiegano di volta in volta agli ascoltatori in significato di ogni brano, rispettandosi così il fine fortemente divulgativo della preghiera cantata afroamericana, ed attraverso la partecipazione degli stessi ascoltatori all'esecuzione canora. Lo spettacolo è completato da coreografie tipiche dell'esecuzione gospel e dalle splendide voci di numerosi solisti. Direttrice e preparatrice vocale del Coro «A. M. Family» è Elisabetta Guido, concertista e didatta in ambito nazionale ed internazionale, vocalist e direttrice di Coro collaboratrice delle Produzioni di Rai uno «Grandi Eventi» (Sanremo-Oscar Tv, Premio Barocco, Porta a Porta, Lecce Art Festival). Ha collaborato a livello nazionale con diversi artisti di diversa estrazione musicale come Renato Zero, Renzo Arbore, Riccardo Cocciante, Al Bano, Paolo Belli, Cecilia Gasdia, Alexia, Cheryl Porter, Jayonna Sims & Virtuous Standards of Chicago, Ares Tavolazzi, Paolo Di Sabatino, Fabrizio Bosso, Stefano «Cocco» Cantini, Marco Siniscalco,Lello Pareti, Francesco Petreni e altri. Il repertorio della formazione è costituito da spirituals e gospel sia in versione originale sia riarrangiati in modo più moderno da Marco Della Gatta, fra l'altro autore degli arrangiamenti del film candidato all'Oscar 2007 «Nuovo Mondo» e pianista collaboratore delle produzioni di Raiuno «Grandi Eventi» e da Daniele Falangone, autore ed arrangiatore per la Warner Music Italia. Alle musiche originali del Coro si uniscono un flauto, un violino, una viola e un violoncello, ovvero il «Salent Melody Quartet», creando così quel dialogo tra cultura musicale tradizionale e quella classica, per inventare una forte unione tra i fiati e le voci, tra archi e tamburi.

A Gallipoli, presso l'Auditorium San Lazzaro dalle 21, va in scena il frutto dell'ultima fatica della compagnia teatrale «Gli Armonauti»: lo spettacolo di Natale «Non ti conosco più». Una classica commedia degli equivoci, che vanta innumerevoli messe in scena nonché un indimenticabile adattamento cinematografico datato 1980: «Non ti conosco più amore», con Monica Vitti, Johnny Dorelli e Gigi Proietti, regia di Sergio Corbucci. Il testo ha all'origine un buon ritmo, inevitabilmente mitigato ormai dall'ingenuità della situazione rappresentata. L'autore, Aldo de Benedetti, sa divertire con la malizia di un dialogo scevro dalla volgarità contemporanea e riesce a tratteggiare i tre personaggi principali con delicate pennellate di candida ironia. L'avvocato Malipieri, giovane, aitante ed affermato, la sua bella moglie, elegante e raffinata: un interno borghese apparentemente cristallino, la cui serenità viene improvvisamente adombrata dal dramma di una patologia neurologica. Lo spettacolo si avvale del patrocinio del Comune di Gallipoli, assessorato alla Cultura. Biglietti: 5 euro compresa prevendita. Maggiori info al numero: 328.3167127.


Continuano gli appuntamenti con la rassegna intercomunale di teatro ragazzi organizzata da Terrammare Teatro. E si prosegue a Nardò, presso il palcoscenico comunale a partire dalle 17,30, con lo spettacolo «Arcoiris», per la rassegna «Mi hanno detto di esser buono…». È la storia di una bizzarra maga fuggita da un mondo tutto rosso che racconta come sono nati i colori. Per scongiurare l'immobilità e la tristezza di un mondo solo grigio e nero, scende nella sua cantina laboratorio e attraverso strane combinazioni scopre i colori fondamentali: prima il blu, poi il giallo, infine il rosso. Ma dopo il primo entusiasmo si rende conto che questi colori da soli non funzionano. Con l'aiuto di una lavagna e di una musica che diventa luce e poi pannello, i colori si fanno metafora di verità e purezza. Il colore, in fondo, è lo sguardo che gettiamo sul mondo e che ci restituisce sensazioni, emozioni, sentimenti. Il colore è un luogo dell'anima dove abita la nostra personale maga delle combinazioni e dove, passando oltre lo spazio scenico, si svolge questa storia. Qui, grazie ad un abile disegnatrice e al supporto tecnico, si creano immagini e si da forma ad atmosfere suggestive. Arcoiris, questa donna maga bambina, il cui nome in castigliano significa «arcobaleno» e racchiude in se il senso dell' intero spettacolo, è l'umanità ingenua che non si interroga sulle proprie azioni se non quando costretta dagli eventi. È un personaggio frizzante: diverte, intenerisce,fa pensare. Lo spettacolo, ricco di rimandi simbolici e introspettivi, lancia un messaggio quanto mai attuale e offre delle verità fondamentali che, come i colori, se rimangono isolate diventano sterili e dannose perché danno una visione univoca delle cose. Solo mischiando insieme questi colori, quindi solo attraverso il confronto si può trovare un equilibrio che faccia funzionare il mondo in maniera armonica. Perché la vita non è mai solo bianca o nera, solo grigia, solo blu o gialla o rossa. La vita è colore, è tutti i colori messi insieme, è lo stupore di fronte alla bellezza di un fiore che raccoglie in sé tutte le sfumature del mondo. «Arcoiris» è uno spettacolo per bambini che si rivolge alla persona senza età che è in ognuno di noi. Il testo è di Silvia Civilla, la realizzazione possibile grazie a Daniela Cecere, Fabio Matisse Corallini e Marco Oliani. Biglietti: 5 euro. Per informazioni: 0833.726635.


A Cutrofiano, a partire dalle 22 al Jack'n Jill, appuntamento con la musica dei «Logo». L'idea parte da Stefano Scuro (voce e chitarra) e da alcuni brani scritti e poi arrangiati insieme al resto della formazione che si è andata delineando con Salvatore Cafiero alla chitarra, Andrea Caputo al basso, Davide Mercaldi alla batteria. La band salentina chiude con un live un 2008 molto positivo, un secondo anno di attività dai riscontri sempre crescenti. La vittoria del Jack Daniel's Tour italiano, decretata al Rolling Stone di Milano nello scorso dicembre, ha portato i Logo negli Stati Uniti ad aprile, dando loro modo di rappresentare l'Italia al Global Event di Nashville, nel Tennessee. Questa prestigiosa esperienza ha permesso loro di esibirsi live nella stessa occasione con Black Rebel Motorcycle Club, Hard–Fi e l'ex chitarrista dei Clash Mick Jones, aprendo per la prima volta la visibilità della band ad un pubblico internazionale. È stato anche grazie a questo che il 2008 è stato per i Logo un anno importante; la band ha spopolato sull'emittente Rock Tv che li ha anche ospitati live nella trasmissione «SalaProve» e con servizi video in rotazione per tutto l'anno. La loro musica sul circuito MySpace ha avuto anche quest'anno numerosi ascolti, con un blog che sfiora le 100.000 visite. Inoltre, negli ultimi mesi, in concorso per il Coca-Cola live @ MTV, i Logo sono stati tra i 10 artisti più votati sul web per «Operazione Soundwave». Si sono interessati di loro il mensile nazionale RockSound insieme a molte altre riviste della stampa specializzata anche on-line; alcune delle loro canzoni sono state trasmesse da radio libere in tutta Italia; inoltre la promozione live li ha portati nel corso di questi due anni a condividere il palco con nomi importanti del panorama italiano come Roy Paci, Neffa, Velvet, MondoMarcio, Verdena, Casino Royale, Meganoidi, Steve Rogers Band, Amari, Malfunk, solo per citarne i più noti. Dopo decine di concerti in giro per l'Italia, la band in questi mesi è entrata in studio per registrare i brani che dovranno comporre il loro primo lavoro ufficiale, di cui il live al Jack'n'Jill sarà un' anteprima dove ci sarà spazio anche per alcune delle nuove canzoni. L'ingresso è gratuito. Per info: 0836.541126.


A Squinzano, invece, continua la ricca programmazione in occasione delle festività natalizie all'Istanbul Cafè. Dalle 21 il primo concerto di «Tobia Lamare and The Sellers». Il nuovo progetto di Tobia Lamare, leader degli «Psycho Sun», è fatto di ballate acustiche che uniscono il folk di Neil Young alle asprezze dei Violent Femmes. Una manciata di canzoni che compongono un album dal titolo «The party» (in uscita nel 2009). «The party» è un concept album, ogni canzone è una storia che si collega a un'altra e racconta una festa e le vite di chi la popola. Tobia Lamare mette da parte la chitarra elettrica e imbraccia la sua acustica per omaggiare, con i suoi nuovi brani, la musica che da sempre ha amato (Bob Dylan, Elvis, il blues, il country, gli Eagles). Insieme a lui i The Sellers Marco Santoro Verri al basso, Alfonso Cannoletta alla chitarra e Osvaldo Piliego alla batteria. Un progetto nato in campagna e ispirato, nel suono, dagli spazi aperti, i camini, l'autunno fatto di amici e tanti cani. L'ingresso prevede la consumazione.

L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
La redazione
La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
SCACCO MATTO
di Giorgio Coluccia
Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
Reteluna è un marchio registrato – Tutti i diritti sono riservati Reteluna lecce è un portale di proprietà del Gruppo Com.media P.Iva: 03928760754 | Copyright 2008 © Reteluna
Reteluna Lecce, l'informazione locale - Quotidiano multimediale del Salento Testata giornalistica iscritta al n°987 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 22 aprile 2008
Per inoltrare comunicati stampa scrivete a redazione.lecce@reteluna.it
Gli articoli, le foto, i video e tutti i contenuti delle pagine di questo sottoportale sono coperti da copyright e sono di proprietà del Gruppo Com.media. Non è consentito riprodurre i contenuti del portale senza preciso consenso. Ogni forma di citazione dovrà contenere un valido riferimento alla fonte.