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UFFICIO RECLAMI
L'IDEA | Un party per presentare il calendario. E un vademecum per educare al mangiar bene
Le abitudini alimentari, fra «fashion e food».
Il 2009 dei giovani raccontato con dodici scatti
[17/12/2008]


di Irene Palma


Salento, appuntamenti per giovedì 18 dicembre | Lecce, Veglie, Surbo, Cutrofiano. Un giovedì ricco di eventi nel Salento. A Lecce, il Restaurant e Lounge Bar Kyrios, uno dei più apprezzati e frequentati luoghi di ritrovo della provincia, organizza un party-evento, alle 18, per presentare l'esclusivo calendario fashion food, concepito con l'intento di essere un vademecum visivo all'educazione al mangiar bene e al bere con moderazione. L'Istat, in un'indagine resa nota ad aprile di quest'anno, ha lanciato l'allarme sul diffondersi, in Italia, di stili di vita più rischiosi per la salute, con particolare riferimento al consumo di alcolici fra i giovanissimi (11-17 anni) e gli anziani. In un periodo storico, quindi, in cui i dati ufficiali e le notizie di cronaca sono preoccupanti riguardo all'abuso di alcol e all'alimentazione sbagliata e non equilibrata, il proprietario di Kyrios, Andrea Maio, ha scelto di dedicare alla sensibilizzazione su questo argomento un intero pre-serata e i dodici scatti di un calendario che unisce il fashion e il food ad una finalità informativa di carattere sociale. Interverranno Attilio Monosi, assessore alle Attività produttive del Comune di Lecce, Alfredo Pagliaro, assessore comunale alla Sanità, Grazia Manni, direttore amministrativo della Fondazione Ico Tito Schipa (che ha affidato al Kyrios la gestione del bar interno al Politeama) e Antonio Manzone, autore delle foto del calendario. Il party potrà contare sulla presenza dello chef Luigi Perrone, presidente dell'Unione Cuochi Regione Puglia e tutor del locale leccese, che presenterà un piatto, preparato per l'occasione insieme alla chef e co-proprietaria del Kyrios, Paola Paiano, facendo una articolata prolusione su alcune importanti regole da seguire per una sana alimentazione. Al piatto verrà abbinato un cocktail approntato dalle barman del Kyrios, Manuela De Angelis e Rossella Lanza, componenti dell'Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori), che coglieranno l'occasione per spiegare al pubblico eterogeneo che interverrà alla serata l'importanza del giusto approccio al bere. «In questo periodo dell'anno - dice Maio - vengono presentati tanti calendari. Noi abbiamo voluto seguire questa strada e, allo stesso tempo, distinguerci con un prodotto che avesse tutti i crismi del glamour e del fashion, nel quale però per una volta le modelle resteranno in secondo piano e protagonisti degli scatti saranno i nostri cocktail, i nostri aperitivi, i nostri piatti. Per dare spessore a questo appuntamento, abbiamo dato un tema al party: l'educazione al bere e al mangiare in modo corretto e salutare. Ritengo, infatti, che noi gestori di locali dobbiamo sentirci in prima linea su questo fronte e impegnarci fattivamente in un'opera di sensibilizzazione della nostra clientela e, più in generale, della collettività». Il party-evento e il calendario fashion food sono curati dall'agenzia di comunicazione Bamakò. Info: 0832.344972.

 

A Veglie, alle 18,30, presso la Biblioteca Comunale in via Damiano Chiesa, appuntamento con la presentazione del libro «I segni d'infamia nel Medio Evo» di Silvana Arcuti, docente di Storia dell'Europa Medioevale. La rassegna «Progetto culturale arte, in libertà. Donne, un filo che unisce mondi e culture diverse», promossa dall'Union3 (Unione dei Comuni di Arnesano, Carmiano, Copertino, Leverano, Porto Cesareo, Veglie) e dalla Regione Puglia in collaborazione con la Società di Storia Patria per la Puglia, sta per chiudere il suo ciclo con tre incontri che ancora una volta toccano temi della vita, racconti dell'Italia di oggi e di ieri, al femminile ma non solo. Le scrittrici, con grande sensibilità e curiosità, hanno raccolto storie e testimonianze preziose, voci di donne sole, lontane dal mondo politico. A chi non coltiva la bibliofilia, il nome di Ulysse Robert (1845-1903) dice ben poco. Ci ha lasciato lavori di pura erudizione, quali un inventario dei manoscritti delle biblioteche francesi, nonché una raccolta di leggi e decreti concernenti quelle medesime biblioteche. Si occupò anche di studi biblici (la versione latina antica del Pentateuco) e di storia della Chiesa, ritagliandosi un angolo con i pontificati di Stefano IX (1057-58) e Callisto II (1119-24). E inoltre i suoi studi si indirizzarono verso la storia ebraica. Nel 1891, infine, a Parigi apparve l'operetta che oggi viene riproposta in italiano nella cura di Silvana Arcuti: i segni d' infamia nel Medioevo. In essa riprende forma una società senza sfumature, impietosa; un Occidente che agli inizi del XIII secolo obbliga alcune categorie di emarginati a portare sugli abiti, bene in evidenza, un segno di riconoscimento. È un capitolo doloroso del rapporto tra cristiani ed ebrei, perché «i fratelli maggiori» furono colpiti e discriminati (anche se all' inizio forse questa intenzione non c'era). La storia comincia in sostanza con il canone 68 del IV Concilio Lateranense (1212-1216): in esso si rileva che i cristiani si confondevano con ebrei e saraceni e, di conseguenza, per evitare una «damnatae commixtionis», si dovevano distinguere grazie ai vestiti. Il Concilio di Oxford del 1222 puntualizza che dovevano portare sugli abiti esterni, davanti al petto, due fasce di lana larghe due dita, ben visibili. E il Concilio di Narbona del 1227 dispose che il segno distintivo degli ebrei deve avere la forma di una ruota. L' attento Robert trova bolle, storie, ci parla del significato della ruota e non si dimentica degli altri marchi d' infamia, quelli che dovevano recare saraceni ed eretici, lebbrosi e prostitute ed anche i cosiddetti cagots, una popolazione del Sud della Francia considerata «razza maledetta» e la cui origine è ancora misteriosa. Si chiude così un programma di alto livello culturale che ha visto protagonista le donne per le donne. Il filo sottile della loro sensibilità e creatività ha consentito di affrontare temi della vita che hanno evidenziato spesso una società senza valori e senza etica. Un viaggio nel mondo travagliato e difficile del «gentil sesso», viaggio che ha, nel suo piccolo, trasmesso messaggi e speranze dell'intera comunità. Introduce Vito D'Armento, docente di Sociologia della Marginalità dell'Università del Salento e interviene Katia de Abren Chulata, docente di Portoghese dell'Università del Salento.

 

A Surbo, alle 11,30, presso la galleria dell'Ipercoop, c'è la conferenza stampa di presentazione dell'appuntamento di solidarietà «GiocoLibro», organizzato dalla sezione di Lecce dell'Anfaa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie) in collaborazione con Coop Estense. Nel weekend che va dal 19 al 21 dicembre presso l'Ipercoop, i volontari dell'Anfaa raccoglieranno giocattoli da regalare a Natale ai bambini ospiti di alcune strutture d'accoglienza: «Adelfia» di Alessano, «Ambarabà» di Carmiano, «Aurora» di Lecce, «Nostra Famiglia» di Ostuni, «Santa Geltrude» di Aradeo, «Thelos» di Ugento, la «Sala Ludica» del Tribunale per i minorenni di Lecce e il «Gruppo Volontariato Vincenziano» del Sacro Cuore. Ad ogni edizione aumenta il numero di doni raccolti: l'anno scorso sono stati più di 1000 e per questo Natale 2008 si punta a superare la stessa cifra. A chi parteciperà all'iniziativa, sarà donato un libro, edito da Manni Editori per l'occasione, che contiene contributi poetici e narrativi sul tema dell'amicizia, dell'accoglienza e dell'integrazione, composti dai bambini di alcune classi delle scuole primarie del capoluogo. Al fianco dell'Anfaa e della Coop, anche il Rotary Club Lecce che ha raccolto giocattoli per «GiocoLibro» durante la cena di Natale del 16 dicembre. Ad illustrare tutti i dettagli dell'edizione, durante la conferenza stampa, saranno Grazia Manni, presidente della sezione leccese e consigliere nazionale dell'Anfaa, Paola Vallo, assistente zona soci Puglia Sud di Coop Estense, Maria Rita Verardo, presidente del Tribunale per i Minorenni di Lecce e Alessandra Leone De Castris per il Rotary Club di Lecce. Saranno presenti anche i responsabili delle Case Famiglia e delle scuole primarie coinvolte nell'iniziativa. Maggiori informazioni allo 0832.205577.

 

Sempre nel capoluogo salentino, dalle 21,30 presso «Svolta», si terrà invece la presentazione del nuovo cd del contrabbasista Marco Bardoscia affiancato da Raffaele Casarano (sassofono), Alberto Parmegiani (chitarra) e Dario Congedo (batteria). Tra i brani di «Opening» c'è anche un omaggio ai conterranei Negramaro con una versione jazz del tutto innovativa di «Solo per te», ultima traccia del disco «Mentre tutto scorre» che ha fatto esplodere il successo del gruppo rock salentino. Il contributo degli ospiti, tra cui le percussioni di Alessandro Monteduro ed il flicorno soprano di Andrea Sabatino, fa sì che il primo lavoro del Marco Bardoscia Quartet (Marco Bardoscia contrabbasso/composizioni, Raffaele Casarano alto/soprano sax, Alberto Parmegiani chitarra, Dario Congedo batteria) si estenda verso molteplici sonorità. A completare il nuovo progetto artistico di Bardoscia è la partecipazione del trombonista barese Gianluca Petrella, ormai noto nel campo jazzistico a livello nazionale e internazionale. Marco Bardoscia nasce a Galatina in provincia di Lecce il 18 Dicembre 1982. Già da tenerissima età dimostra uno spiccato interesse per la musica ma all'inizio la coltiva solo a livello amatoriale. All'età di dieci anni intraprende lo studio della chitarra ma dopo pochi mesi scopre il basso elettrico e si dedica allo studio di quest'ultimo prima prendendo lezioni da un musicista del proprio paese e poi autonomamente, successivamente studierà per un periodo con Massimo Moriconi. A quindici anni si iscrive alla classe di Contrabbasso del conservatorio «Tito Schipa» di Lecce, dove conseguirà il diploma nel 2005 sotto la guida di Leonardo Presicci. Durante gli anni del conservatorio va maturando una forte passione per la musica afroamericana, comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz e studia gli standards, pane quotidiano di ogni jazzista. Colleziona, tra l'altro, esperienze musicali di vario tipo, spaziando dal Rock al Pop alla World Music sino alla musica classica e al Jazz, suonando in molti festival in Italia, Belgio, Germania e Francia. Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento emesso dal «Berklee College of Music» di Boston (USA) e viene inoltre invitato come artista nell'ambito della rassegna Umbria Jazz Winter dello stesso anno. Nel 2005 è finalista con il «Nicola Andrioli quartet» nel concorso internazionale «Ethno-Jazz», svoltosi a Milano vincendo il secondo premio e la pubblicazione dei due brani eseguiti nella finale. Nel 2006 vince il premio «Jimmy Woode» come miglior contrabbassista (premiato da una giuria composta tra gli altri da Buster Williams e Giorgio Rosciglione) nel concorso «Ronciglione jazz festival» nel quale si classifica terzo con il «Francesco Saguto Quintet». Ha all'attivo diverse incisioni discografiche come side man ed è appena stato pubblicato il suo primo disco da Leader dal titolo «Opening» con ospite Gianluca Petrella, acquistabile su internet all'interno del sito

http://www.jazzos.com. Ha collaborato e inciso con: Paolo Fresu, Paolo Di Sabatino, Maurizio Giammarco, Carlo Atti, Max Ionata, Gianluca Petrella, Tiziana Ghiglioni, Roberto Ottaviano, Fabio Zeppetella, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Gaetano Partipilo, Eddy Palermo. Raffaele Casarano, invece, ha all'attivo collaborazioni con Paolo Fresu, Philip Catherine, Buena Vista Social Club, Massimo Manzi, Andrea Braido, Lincoln Goines, Mimi Verderame, Roberto Ottaviano, Ensemble Notte Della Taranta, Opa Cupa, Manigold, Vertere String 4tet, Marian Serban, Après La Classe, Marcello Zappatore, Bachire Gareche. Nel progetto «Locomotive» è accompagnato da altri quattro musicisti tutti pugliesi: Ettore Carucci al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso e Alessandro Napolitano alla batteria. L'Ingresso è libero. Maggiori informazioni allo 329.8455974 o 392.4300512.

 

A Cutrofiano, a partire dalle 22, il Jack'n Jill ospita «The Warlus», «Garnet» e «Straneffetto». I The Walrus nascono nell'inverno del 2006, inizialmente senza un nome e senza saper bene che impronta dare alla band, poi l'idea nasce dalla voglia di Errico (Voce) di esprimere il suo amore per la musica inglese degli anni '60/'70. Il genere scelto matura e in breve tempo la band si trova a ricalcare i veri anni 60 inglesi con la sua imperante e travolgente psichedelia. I pezzi vengono fuori velocemente, il repertorio si arricchisce in fretta e i risultati sono degni di nota. Il secondo gruppo, invece, si presenta nella scena musicale italiana ed internazionale proponendosi con stile. Rock e Rap mixati ad arte grazie alla personalissima fusione ed intesa di due prime voci: Navi (rap sample) ed Eleonora Passaseo, entrambi espressione di energia dirompente. Il tutto è supportato da un' invidiabile possente sezione ritmica formata da: Gianmarco Serra (batteria), Tony Apruzzi (basso), Max Ratano (chitarre). Gli «Straneffetto», invece, presentano i brani del loro nuovo cd «Il Volo». Il loro sound è un insieme di suoni elettronici, melodie di pianoforte, ritmi intensi e schitarrate rock. L'ingresso è libero. Per tutte le informazioni: 0836.541126.

 

L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
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La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
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Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
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