08:00: Reteluna Oroscopo
09:30: Buongiorno col Sorriso
10.30: Reteluna Oroscopo R.
14:00: Pomeriggio insieme
16:30: Hit Italia
17:00: Music Box R.
18:30: Pup Revolution R.
UFFICIO RECLAMI
L'ARTISTA | Inaugurò la sezione leccese del Partito Comunista come luogo d'incontro mondano
Enzo Sozzo, nel quindicesimo anniversario.
Fra gente umile, e paesaggi «popolari»
[13/12/2008]


di Irene Palma


Salento, appuntamenti per il 14 dicembre | Lecce, Copertino, Porto Cesareo, Torre Mozza. Il Salento è ricco di appuntamenti, nella terza domenica d'Avvento. A Lecce è prevista, per le 18 presso il castello di Carlo V, l'inaugurazione della mostra «Enzo Sozzo. L'uomo, l'artista, il partigiano», visitabile fino al 20 gennaio (orari 10-13 e 17-20) e voluta per ricordare il grande pittore leccese a quindici anni dalla morte. Nato a Lecce nel 1917 da padre sarto e madre di nobili origini, dedita ai sei figli e al bene della famiglia, Enzo Sozzo sceglie dapprima la carriera militare, diventando sergente presso il 41esimo Reggimento Fanteria di Imperia, dove rimane fino all'8 settembre 1943 partecipando alla lotta partigiana ed entrando nello stesso anno nel Pci. Nel 1940 sposa Antonietta Fazzini, emiliana, da cui ha due figli, Vanna e Carlo. È solo nel 1945 che decide di lasciare le armi per frequentare la scuola di partito a Terni. Del 1957 è la prima mostra di pittura organizzata al «Caffè Santa Chiara» a Lecce dove Vittorio Bodini gli fa pervenire un bigliettino di incoraggiamento. Del 1962 è la mostra «Matera». Da lì una serie di esposizioni in tutto il mondo e il riconoscimento di numerosi e prestigiosi premi tra cui, a Roma, il «Marc'Aurelio d'Oro» (1974-75-76-77-78), «Campidoglio d'oro» (1975), la Medaglia d'oro «Dante Alighieri» (1976-78-84), la Targa d'oro della Regione Puglia (1981), il «Valentino d'oro» a Lecce (1981). Numerose, poi, le partecipazioni ad accademie in tutto il mondo. Enzo Sozzo si spegne il 3 ottobre 1993 nella sua casa di Lecce. Enzo Sozzo si definiva pittore «popolare», che trovava ispirazione nei paesaggi e nella gente più umile della sua terra. Un'attenzione alla vita del proprio tempo che lo porterà a costruire con coerenza, secondo le sue convinzioni morali e politiche, un stile personale realistico, democratico, comprensibile ed accessibile alle masse. Per Sozzo la pittura è, infatti, impegno etico che si intreccia inevitabilmente con i valori culturali e la politica: grazie a lui nasce, per esempio, a Lecce la sezione Gramsci del Pci, una specie di «Casa del popolo», sul modello di quelle tosco-emiliane, dove si può fare una spaghettata e bere un bicchiere di vino, luogo di incontro e di confronto per i giovani della città.


Le sue campagne elettorali sono eccentriche quanto la sua figura: la compagna di viaggio è una lambretta con la quale gira per la città e nei comuni del Salento per fare comizi nelle piazze e incontrare la gente. Accanto agli impegni politici dipinge e disegna: è un autodidatta, ma ne è fiero. Per lui la tecnica non rappresenta un limite, ma diventa uno strumento di espressività spontanea, la capacità di emozionare attraverso la semplicità che paradossalmente aggiunge poesia, accresce la tenerezza. La sua è una pittura sociale che non può essere estratta dal contesto storico. Erano gli anni del boom economico, ma anche il tempo delle lotte sociali per l'emancipazione delle classi popolari più disagiate. Iniziavano le lotte delle tabacchine per gli adeguamenti salariali, ma i progressisti erano una piccola minoranza in una società conservatrice con forti venature reazionarie. L'impegno di Sozzo fu quello di aiutare Lecce ad uscire dall'isolamento, di sprovincializzare la città attraverso la pittura e l'impegno politico, grazie ai rapporti che aveva costruito negli anni in Italia e all'estero. Fu così possibile che l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini inaugurasse la sua mostra romana presso l'Accademia Tiberina, e che Enrico Berlinguer, in occasione di una visita a Lecce, passasse dal suo studio a salutarlo. Per la sua Lecce aveva un amore immenso. Il barocco, nei suoi dipinti, è un elemento come il cielo, il colore, le case, i palazzi un modo per narrare, far conoscere la sua Lecce. Si riteneva un testimone, un cronista di una città e di alcuni dei suoi aspetti che stavano scomparendo. Il suo impegno era far conoscere il barocco al mondo, far capire quale meravigliosa unicità fosse custodita in questo lembo di terra, in un periodo in cui non esisteva internet, c'erano pochi quotidiani, era appena nata la televisione e arrivare in treno nel Salento era un'impresa ardua. Il 2008 segna il quindicesimo anno dalla morte di Enzo Sozzo. Così, nella prospettiva di costituire una fondazione a lui intitolata, che raccolga non solo le sue opere pittoriche più significative ma soprattutto il ricco carteggio ed epistolario di proprietà della famiglia, nasce l'idea di organizzare una mostra antologica e documentaria su Enzo Sozzo. Lo scopo è ridare dignità ad una personalità che, nonostante il suo impegno sul territorio in ambito artistico e politico, non ha ricevuto dopo la sua morte spazio e visibilità adeguati. Attraverso il suo vissuto Enzo Sozzo ha contribuito infatti a diffondere in Italia e nel mondo l'immagine di un Salento sconosciuto ai più e percepito, in quegli anni, come terra di confine e di sogno, collocata in una realtà sospesa, lontana dai circuiti nazionali e internazionali. Questo anche grazie ad una visione moderna della politica, intesa come portatrice dei valori del dialogo e del confronto pacifico con i popoli e i territori del Mediterraneo e dei Balcani; in questo la pittura rappresentava per lui veicolo universale di pace e comunicazione. Una mostra di pittura e documenti a testimonianza della sua dimensione artistica e politica, sprovincializzata e lungimirante, costituisce dunque il giusto riconoscimento al suo impegno di uomo e di artista, in un'epoca in cui le istituzioni sono attente alla diffusione della conoscenza del territorio e dei suoi protagonisti. La mostra, organizzata da Valentina Anelli e Carlo Sozzo (rispettivamente nipote e figlio dell'artista), è curata dal professor Massimo Guastella con il contributo di Maurizio Nocera, amico personale del «pittore delle carrozzelle», e si avvale del patrocinio di Regione, Provincia e Comune di Lecce, oltre che delle sponsorship di Mps, Banca personale e di Italgest. È suddivisa in due sezioni, riguardanti i due, eppure armoniosamente paralleli, aspetti della vita di Enzo Sozzo: quella artistica, comprendente i suoi quadri suddivisi per decenni, e una sezione concernente il suo impegno civile. Quest'ultima, attraverso l'esposizione di materiale riguardante i contatti che Sozzo intesseva con il mondo politico nazionale e internazionale, procede a una prima ricostruzione del suo percorso personale e civile, la cui completa analisi proseguirà negli studi successivi della costituenda fondazione. I documenti in esposizione rappresentano infatti un estratto parziale del più ampio archivio di Enzo Sozzo, che aveva conservato le testimonianze della sua attività come membro del Pci e fondatore, insieme ad altri compagni, della federazione «Gramsci» di Lecce e dell'Anpi. Duplice carica che si fondeva costantemente e concettualmente nel suo percorso personale, che aveva come obiettivo quello di mantenere vivi gli ideali di libertà, democrazia e antifascismo in cui Enzo Sozzo aveva sempre creduto e si batteva, così facendo fino all'ultimo giorno della sua vita. Memoria e operosità, passione politica e interesse collettivo: attraverso i documenti autografi esposti al castello Carlo V è dunque possibile cogliere l'importanza delle relazioni che Sozzo intratteneva con la politica nazionale e i suoi protagonisti, come Palmiro Togliatti, Luigi Longo, Giorgio Napolitano, contribuendo in maniera determinante a rendere il Salento meno periferico. Con il suo impegno civile, con la sua pittura, che a partire dall'inizio degli anni '60 lo porta in giro per l'Italia e il mondo: sempre con grande successo personale e artistico. Ad inaugurare la mostra saranno il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il professor Massimo Guastella, Antonella De Lucia, della competente Soprintendenza ai Beni archivisti di Bari. Su Enzo Sozzo e sulla sua arte è in preparazione anche una tesi di laurea firmata da Luisa Gagliardi, studentessa presso la facoltà di Beni culturali dell'Università del Salento. Una figura da far conoscere ai giovani, perché oggi è più che mai fondamentale riscoprire e valorizzare gli esempi positivi. L'ingresso è gratuito.


A Copertino continuano gli appuntamenti al Circolo Arci «I Sotterranei», via delle Grazie che, alle 20 presenterà, in prima assoluta, «La Mirabile Visione», frammenti da «La Vita Nuova». Si tratta di un percorso tra una delle opere più importanti Dante che Luigi Scorrano, dantista di autorevole fama, e Simone Giorgino, uno dei principali poeti salentini contemporanei, hanno creato appositamente per «I Sotterranei» di Copertino. «La Mirabile Visione», infatti, è una lettura antologica del primo lavoro letterario attribuito con certezza a Dante Alighieri, «La Vita Nuova», opera in versi e prosa che il poeta scrisse prima dei trent'anni, fra il 1292 e il 1293. La vicenda si incentra intorno a un'esperienza d'amore idealizzata, quella del poeta per Beatrice, ripercorsa in un avvincente diario intimo che alcuni, fra i più autorevoli critici, considerano preludere alla «Divina Commedia». «La Mirabile Visione» si sofferma su alcuni frammenti scelti dell'opera: il primo incontro, avvenuto a soli nove anni, fra Dante e Beatrice; il saluto di lei, di nove anni successivo, che incoraggia il poeta, turbato e confuso, a descrivere il proprio amore per la donna amata; il sogno/profezia della morte di Beatrice; e, infine, l'anticipazione del «poema sacro». Ad introdurre e commentare tale percorso c'è Luigi Scorrano, autorevole dantista, curatore, con Aldo Vallone, di un importante commento alla Divina Commedia. Fra le sue opere in volume figurano: «Modi ed esempi di dantismo novecentesco» (1976), «Presenza verbale di Dante nella letteratura italiana del Novecento» (1994), «Tra il banco e l'alte rote. Letture e note dantesche» (1996), «Il Dante fascista. Saggi, letture, note dantesche» (2001). Ad accompagnare Luigi, nell'interpretazione dell'opera, Simone Giorgino, autore di «Venenum» (2000) e «Asilo di mendicità» (2007), opera con cui è stato premiato recentemente con segnalazione di merito alla biennale di poesia «Anterem, Premio Lorenzo Montano». Vincitore dei premi letterari «DeltaPoesia» e «Resana», ha collaborato come autore e interprete all'audiolibro del Fondo Verri «Qui, se mai verrai, Il Salento dei poeti».


A Porto Cesareo, a partire dalle 14.30 sul piazzale Nazario Sauro, appuntamento con gara di «Pesca Sportiva al Calamaro», piatti tipici della cucina marinara, raccolta fondi per la ricerca sul cancro e tanta musica salentina. Sono questi gli ingredienti principali della 5a edizione del Gran Trofeo Fipsas «Turritopsis Nutricula». Totalmente ripresa nella passata edizione dalle telecamere di «Pianeta Mare», programma Mediaset-Rete4, e riconosciuta dalla Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea) come evento da valorizzare e per questo inserita nel circuito nazionale, la gara gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e dell'Unione dei Comuni-Union3. Saranno oltre 50 le imbarcazioni partecipanti, tutte in regola con quanto previsto dalle norme di navigazione, entro le 6 miglia dalla costa e con un equipaggio composto da un minimo di 2, a un massimo di 4 componenti. Il campo di gara è individuato nella fascia di mare antistante il litorale che va da San Isidoro a Punta Prosciutto, ricadente nella zona C dell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Chi è sprovvisto di barca potrà partecipare da terra. A fine gara si passerà alla pesatura dei calamari e, quindi, intorno alle 20.30, alla premiazione, alla presenza del Presidente Nazionale di «Identità e Futuro», Adriana Poli Bortone, dell'assessore provinciale alla pesca - Cosimo Durante, del Presidente dell'Unione dei Comuni Union3 - Umberto Ferrieri Caputi, del Presidente Nazionale Fipsas Settore Mare, Marco Pisacane e delle massime autorità locali. Su un grande palco allestito per il concerto del Gruppo Folkoristico «La Coppula», il Gran Trofeo «Turritopsis Nutricula», vinto nella passata edizione dalla barca di Giuliano De Giorgi e la famosissima pescatrice Laura Rizzello, sarà consegnato all'equipaggio neo vincitore. Il Gran Trofeo «Turritopsis Nutricula», che prende il nome dalla minuscola medusa immortale trovata nelle limpide acque di Porto Cesareo - sottolinea Cosimo Damiano Arnesano, presidente della Fondazione Culturale «Identità e Futuro» - è un esempio di collaborazione sinergica tra le diverse forze locali per arricchire l'offerta culturale di un territorio che ha bisogno di crescere ritrovando le proprie radici. Questo è lo spirito con cui ho colto volentieri la volontà di collaborazione da parte dell'amministrazione comunale, dell'Area Marina Protetta, Legambiente, Nautica M. Colelli, di altre aziende e associazioni aperte al dialogo e pronte a fare squadra per la realizzazione di un evento invernale sempre più in crescita, sicuramente importante per la destagionalizzazione dei flussi turistici nel territorio in cui viviamo. Salvatore My, Presidente Asd «Fishing Club», ricorda: «una sfida tra pochi amici, partita cinque anni fa dalla Darsena Puerto del Sol, ha assunto in poco tempo dimensioni notevoli e notorietà nazionale. La sua forza sta nella genuinità, originalità, efficienza della macchina organizzativa, spirito di volontariato e solidarietà. Non dimentichiamo che tutto il pescato sarà preparato alla griglia e distribuito ai presenti, insieme al vino offerto come sempre dalla coop. Produttori Agricoli di San Pancrazio, dietro un contributo che sarà devoluto all'Areco, associazione per la Ricerca Europea in Chirurgia Oncologica e al Tribunale dei Diritti del Malato». Anche Vito Foscarini, sindaco di Porto Cesareo, aggiunge: «Una manifestazione originale curata nei minimi dettagli. Un plauso agli organizzatori per aver saputo così egregiamente concentrare gli elementi fondamentali della nostra identità culturale: pesca, enogastronomia, musica, solidarietà, risorse umane e naturali».


A Lecce, dalle 21,30, proseguono gli appuntamenti della «Svolta», un nuovo ristorante e jazz bar che si presenta con una ricetta i cui ingredienti principali sono la cucina semplice, rispettosa dei cicli naturali degli alimenti, e la musica jazz. Questa volta lo spazio è tutto per il dj set di Antonio Ferrari con l'accompagnamento del sax di Alex Nocco. Antonio Ferrari, alias dj Ralf, è un dj italiano di musica principalmente House, e fondatore della «La Terra recordings», una etichetta discografica indipendente. Nasce il 20 Settembre del 1957 a Bastia Umbra in provincia di Perugia e fin dalla più tenera età viene ribattezzato Ralf da amici e familiari. Inizialmente lavora in piccoli locali della sua provincia ma più tardi riesce ad approdare alla consolle del «Cocoricò», dove tuttora è resident dj ogni primo sabato del mese per la serata «Magnificat Nox» che si svolge in Piramide, sala inizialmente istituita per la musica techno. Ralf, inizialmente, regnava alla consolle della sala «Titilla», ai tempi rinomato e trasgressivo privée house. Oltre che al «Cocoricò» ha lavorato e lavora in moltissimi altri locali famosi, sia in Italia che all'estero. Attualmente, insieme a Giusy Consoli e Giuliano Bavutti, è una delle colonne portanti dell'organizzazione delle «Folies de Pigalle», che si tiene ogni prima e terza domenica del mese con «Colazione Da Tiffany» e dal '94 con il Made In Italy Ibiza, sia in Italia ma soprattutto ad Ibiza. Nel 2001 è stato «regular guest» al «Ministry of Sound di Londra» nella serata chiamata «Rulin'». Nel 2003 gli viene dedicata una puntata nel documentario del regista Alberto D'Onofrio «Dj's trip», trasmesso da Cult Network su Sky e venduto in dvd, un vero e proprio viaggio alla scoperta della sua vita dal punto di vista musicale e personale. Il 2006 è l'anno in cui esce il suo primo disco, «I've done it», realizzato in collaborazione con il suo amico e dj Alex Neri, e a cui si accennava anche nel suddetto documentario. In questa occasione fonda una label discografica indipendente, la «La Terra recordings», la cui prima uscita è appunto «I've done it». Nel 2007 Ralf è presente, dal 10 luglio all'11 settembre, al «Privilege» di Ibiza con il suo nuovo party, «Alma», di cui cura personalmente l'identità' musicale e in cui si esibisce insieme a dj di calibro internazionale quali Steve Bug, Timo Maas, Matt Johnson, Ellen Allien e molti altri. La serata ha ottenuto grande successo nell'isola spagnola. È titolare di una rubrica chiamata «Touch and Go» per la rivista online mensile «Discoid». Durante la settimana della moda milanese lo si trova alla consolle della sfilata di D-Squared2, in cui si occupa personalmente dell'aspetto sonoro essendo molto amico dei due stilisti Dean & Dan, che lo stimano molto e sono spesso presenti ai suoi set, così come il campione del moto gp Valentino Rossi. Egli attinge quasi tutto il suo «arsenale musicale» dall'ambito della House music, prediligendo il filone un po' più trancey e underground. Spesso però, lo si sente cambiar genere, seppur per pochi minuti: infatti molti nei suoi set hanno ascoltato acapellas dei Soft Cell, canzoni dei Depeche Mode o dei Pink Floyd, altri la leggendaria «Born Slippy» degli Underworld (techno) o ancora estratti dalla colonna sonora del film «C'era Una Volta In America» di Sergio Leone (musica classica). Questa coraggiosa ecletticità nella scelta dei dischi fa di lui un artista distante dalla tendenza dei dj di oggi a proporre un sound omogeneo per tutto l'arco del set. Anzi a volte capita ch'egli interrompa la musica e impugni il microfono, sia pure per dire due parole prima di ricominciare a suonare o anche per cantare una canzone. Questi episodi sono il chiaro indice di una forte presenza scenica, che erompe non solo da questi ma anche dal linguaggio dei gesti, e dalle azioni che compie quando è alla consolle. È possibile notare una certa ricorrenza, nelle sue esibizioni della canzone Song To The Siren, di Tim Buckley (versione cantata da Elizabeth Fraser). Infine, altre caratteristiche importanti e che ne rendono unico lo stile sono il magistrale utilizzo di una varietà di acapellas, spesso all'inizio di un set ma anche durante, e i passaggi da una traccia alla successiva quasi sempre brevi e talvolta netti. L'ingresso è libero. Per info: 329.8455974 o 392.4300512.


A Cutrofiano prosegue la programmazione del Jack'n Jill. Ogni domenica, alle 22, nuovo appuntamento dedicato alle tribute band di cantautori e gruppi italiani e stranieri. A salire sul palco sono «The Paipers», cover band del beat italiano anni 60. Il gruppo prende il nome dallo storico club di Roma «Piper», pista di lancio per nuovi talenti nell' Italia dinamica dei secondi anni '60: Caterina Caselli, The Rokes, Rita Pavone, Mal e i Primitives fino alla alla più nota creatura emersa dal Piper: Patty Pravo, «la ragazza del Piper«. Il repertorio è il juke-box di quegli anni: «Yeeeee», «Bambina sola», «Obladì Obladà», «Ragazzo triste», «Sono bugiardo», «Ragazzo di strada», «Lady Madonna» e molto altro. L'ingresso è gratuito. Per info e prenotazioni: 0836.541126.


Avanguardie, infine, organizza un nuovo appuntamento: questa volta l'incontro è fissato presso la torre di Torre Mozza alle 9. C'è un luogo speciale a due passi dal mare, nel Salento jonico meridionale, dove l'odore di salsedine è sovrastato da aromi di terra e macchia, dove i fiumi sono verdi e l'acqua dolce è solo quella delle piogge. Ma di acqua in passato ne deve essere scesa parecchio tra le sponde che ci vedranno camminatori stupefatti e asciutti nuotatori. Un trekking da gustare con tutti i sensi e la curiosità di moderni viandanti dove sono protagonisti il mare, la macchia, il vuoto carsico e noi, camminatori attenti, dal passo lento, curioso di conoscere la terra che ci ospita, disponibili al silenzio, all'ascolto, alla condivisione con vecchi e nuovi «amici di scarpone» nelle domeniche a spasso proposte da Avanguardie. Lo studio ambientale Avanguardie lavora nel settore dell'educazione ambientale con interventi mirati e progetti organici, percorsi attivi, laboratori manuali. Organizza, tra le altre cose, visite guidate per le scuole, bicitour, charter di osservazione cetacei, trekking terrestri e acquatici, soggiorni in natura. Lo studio ha scritto il progetto e guidato la fase di start up del «Laboratorio di Educazione Ambientale» della Provincia di Taranto, Lea Area Jonica; ha curato il progetto «Attraverso il paesaggio», ciclo di escursioni guidate per il Comune di Nardò, Le, realizzate a partire dall'estate 2001; ha progettato e realizzato il progetto «ScendendoDalBus» e la «Linea Arcobaleno», entrambi cicli di escursioni guidate per la Provincia di Lecce nell'ambito dell'iniziativa SalentoInBus (estate 2003, 2004 e 2005); ha fornito docenti a numerosi corsi di formazione come quello per «Guide speleologiche e ambientali» organizzato dal Pastis Cnrsm di Mesagne (Br), «Accompagnatore per visite in grotta» organizzato dal Parco delle Alpi Apuane e «Operatori di aree parco» organizzato dalla Provincia di Lecce. Ha realizzato la trasmissione televisiva a carattere regionale «Terra Extrema» per la promozione del trekking. Ha firmato il progetto di alcuni giardini tematici in Toscana, Liguria e Puglia; ha lavorato ad una serie di iniziative per la valorizzazione turistica e ambientale del comprensorio apuano (MS-LU). Ha redatto un progetto di turismo sociale integrato in quota e diretto un gruppo di lavoro di storici, architetti e naturalisti per un progetto di ecomuseo (Lu). Inoltre gestisce il Laboratorio ipogeo salentino di biospeleologia «Sandro Ruffo». In caso di difficoltà: 347.9527701.

L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
La redazione
La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
SCACCO MATTO
di Giorgio Coluccia
Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
Reteluna è un marchio registrato – Tutti i diritti sono riservati Reteluna lecce è un portale di proprietà del Gruppo Com.media P.Iva: 03928760754 | Copyright 2008 © Reteluna
Reteluna Lecce, l'informazione locale - Quotidiano multimediale del Salento Testata giornalistica iscritta al n°987 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 22 aprile 2008
Per inoltrare comunicati stampa scrivete a redazione.lecce@reteluna.it
Gli articoli, le foto, i video e tutti i contenuti delle pagine di questo sottoportale sono coperti da copyright e sono di proprietà del Gruppo Com.media. Non è consentito riprodurre i contenuti del portale senza preciso consenso. Ogni forma di citazione dovrà contenere un valido riferimento alla fonte.