Salento, appuntamenti per il 9 dicembre | Lecce, Gallipoli, Calimera, Cutrofiano, Alessano. Ogni giorno un Salento ricco di eventi. A Gallipoli è gran teatro: si inaugura la nuova stagione. Il debutto è fissato per le 21 al Teatro Italia, con il musical di Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime, «Portamitanterose.it», che vede protagonisti Valeria Valeri con i ragazzi della scorsa edizione di «Amici», la popolare trasmissione televisiva di Maria De Filippi. Attori giovani al debutto, altri che hanno già all'attivo qualche anno di carriera, si ritrovano nella casa di una donna non più giovanissima che in passato aveva sognato di fare l'attrice ma in qualche modo le era stato impedito. Lì avviano la speranza di fare uno spettacolo ma il produttore sparisce e loro, incoraggiati da questa straordinaria «produttrice», cercano di mettere insieme una rappresentazione. In realtà si intrecciano via via una serie di esperienze di vita, stando bene attenti a non perdere l'entusiasmo che è quello che fa superare sacrifici e sconfitte. Fare teatro non è il «motore» unico di questa storia, ma un modo per guardarsi dentro, fare un bilancio e caricarsi per affrontare la vita. L'operazione drammaturgica è proprio quella di far agire insieme protagonisti di età diversa e di diversa esperienza. Come, senza che nessuno si sgomenti, una divertente seduta psicoanalitica di gruppo. La storia si conclude con quello spettacolo forse un po' sgangherato che stavano immaginando in cui, comunque, i sogni talvolta si realizzano. La stagione teatrale «Divertiamoci al Teatro Italia», messa a punto da Spl Eventi e Teatro Italia col patrocinio del Comune di Gallipoli, attesa e annunciata da mesi, si è nel frattempo arricchita anche di nuovi grandi eventi che sono stati aggiunti nel cartellone «fuori abbonamento» come i concerti di Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Mauro Pagani e l'esilarante show di Sabina Guzzanti. I biglietti sono disponibili alla cassa del teatro e variano dai 20 euro del secondo settore ai 25 euro del primo settore. Per maggiori informazioni: 0833.266940.

A Calimera, a partire dalle 12 nella sala consiliare, si svolge la conferenza stampa di presentazione della IV edizione de «Il Festival dei Piccoli Lettori. La lettura ti fa grande», in programma nel paese dall' 11 al 14 dicembre. Partner di questo ritorno, dopo due anni di fermo, il Comune di Calimera, la Regione Puglia, la Provincia di Lecce, l'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina. Ma anche in ruolo attivo in forte sinergia con l'Assessore alla Cultura Leo Palumbo, i Presìdi del Libro, la libreria «Il Giardino delle Nuvole», la Bibliomediateca e l' Istituto Comprensivo di Calimera. Piccoli lettori: bambini, ragazzi, giovani, ma anche chi, nell'esperienza del leggere continuamente, cresce il suo desiderio di comprensione e di conoscenza. Nutrito il parterre degli autori: Loredana Frescura, Luciano Comida, Angela Nanetti, Antonella Ossorio, Emanuela Nava, Bruno Tognolini, Irina Hale, Tommy di Bari e Fabio di Credico e Pino Campagna. Ma il festival non si ferma solo alle presentazioni, intenso l'aspetto dello scambio d'esperienze e di laboratorio. Come quello di scrittura «Stappiamo la creatività» che Luciano Comida rivolge ai bambini di terza e quarta elementare e quello condotto da Chiara Restio sulle diverse interpretazioni che gli illustratori danno di una storia declinandola nei libri e nei cartoon. Spazio alle testimonianze di pratiche di promozione della lettura con il Presìdio del Libro Germinazioni, che fa un report dell'esperienza della combriccola di lettori del Centro di Salute Mentale della Asl di Lecce e il Presidio Fondo Verri che con «Dalla lettura alle scritture» mostra le esperienze dell'Istituto Comprensivo «Giovanni Pascoli» di San Donato. Rivolto agli insegnanti e agli animatori l'incontro «La scuola creativa» con Gianfranco Zavalloni, direttore didattico romagnolo, mentre Matteo Majorano, professore dell'Università di Bari, con «Chi premia chi?», racconta la storia e le vicende del Premio Murat. Un confronto importante poiché il Festival mette a concorso i libri di cinque autori ospiti che saranno letti, valutati e premiati dalle classi delle scuole elementari e medie di Calimera. Dopo il successo riscosso nello scorso settembre con la «Festa dei lettori», non poteva mancare la maratona di lettura «Pagina 58», che sarà preludio e contenitore di un importante appuntamento istituzionale tra la città e i suoi «diciottenni», a cui sarà consegnata la Carta della Costituzione.

Ad Alessano, a partire dalle 18,30 presso l'Auditorium, l'incontro «I diritti umani nella testimonianza profetica di Don Tonino Bello», promosso dalla Fondazione intitolata al monsignore. Un messaggio fortissimo di speranza, ancora attuale e cruciale per la crescita delle nuove generazioni: è proprio dall'esempio di Don Tonino Bello, compianto vescovo originario di Alessano che, in occasione della 60esima Giornata mondiale per i diritti umani, la Fondazione prosegue l'impegno culturale, pastorale, pedagogico e civile di don Tonino, puntando, ancora una volta, l'accento sulla tutela dei diritti umani in tutte le possibili declinazioni e in senso ampio, dalla vita stessa alla pace, che non è solo assenza di guerra, alla salute, che non vuol dire solo non avere malattie, all'istruzione e al lavoro. L'intento è quindi raccogliere la testimonianza profetica di Don Tonino Bello «per fare una fotografia del nostro Salento oggi - sottolinea Giancarlo Piccinni -. Quello che viviamo è un momento particolare. Spesso, quando concludiamo le nostre iniziative, ci diciamo che nonostante le difficoltà la nostra è comunque una terra sana, fuori da certe problematiche e dalla criminalità. Penso invece che ci sia tanto da lavorare, soprattutto sul piano dell'istruzione e della formazione delle nuove generazioni, dando la speranza per il domani. Occorre garantire una meritocrazia che consenta ad ogni persona di veder valorizzato il proprio impegno e il proprio sacrificio, che non vanno solo a beneficio della singola persona, ma si estendono all'intero territorio in cui si vive, promuovendo così i diritti». All'incontro parteciperanno Giancarlo Piccinni, Vicepresidente della Fondazione Don Tonino Bello, monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, Raffaele Luise, giornalista Rai e vaticanista.

Una serata in occasione del sessantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti dell'uomo, si svolge anche a Cutrofiano. A partire dalle 21, infatti, «Emergency Gruppo Salento» organizza la prima edizione di «Music For Rights», una serata per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto per l'uomo. Si va «A cena per Emergency», un menù fisso con un piatto a scelta tra pizza, panino, insalata e patatine fritte, acqua e vino, per un costo complessivo di 12 euro. Solo su prenotazione al 329.2273200. E prosegue senza sosta, e sempre con maggior successo, l'appuntamento con la musica al Jack'n Jill. Dalle 23, infatti, jam session con alcuni dei migliori musicisti salentini. Sul palco si alterneranno, in una serata ricca di emozioni, Raffaele Casarano, Francesco Del Prete, Marco Bardoscia, Combass degli Apres La Classe, Ninfa Giannuzzi, Egidio Marullo, Kamafei, Salvatore Cafiero e Davide Mercaldi dei Logo, Tony Apruzzi dei Garnet, Michele D'Elia, Andrea Sabatino, Angela Cosi, Alessandro Monteduro, Carla Casarano, William Greco, Michele Minerva e Mauro Tre degli Opa Cupa e molti altri ancora. Spettacolo, magia e divertimento della serata in un video realizzato da «Ientu de film». L'ingresso è gratuito. Per maggiori info: 348.4788583.

Ed Infine, a Lecce, al Cineteatro DB d'Essai, si conclude la prima edizione del Festival di cinema «Tertio Millennio Film Fest Salento», diretta emanazione del prestigioso «Tertio Millennio Film Fest» di Roma, giunto alla XII edizione. Il Festival, diretto da Giovanni Scarafile, è organizzato dalla Fondazione Ente per lo Spettacolo di Roma, dal Laboratorio di Filosofia del cinema dell'Università del Salento, dalle Manifatture Knos di Lecce e dal Cineteatro DB d'Essai di Lecce. Questa prima edizione salentina del Festival, che ha preso il via domenica 7 dicembre, ha avuto come ospite principale il regista Guido Chiesa, di cui verranno proiettati sia i film che i documentari. Il Festival vedrà la partecipazione anche di registi locali che presenteranno in anteprima i loro ultimi lavori. Il programma ha inizio alle 10, con la proiezione del film «Lavorare con lentezza. Radio Alice 100.6 Mhz» di Guido Chiesa, scritto in collaborazione con il collettivo di scrittori bolognesi Wu Ming, con Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea, Tommaso Ramenghi e Marco Luisi, vincitore del Premio Mastroianni per gli attori emergenti al Festival di Venezia del 2004. Il film vince anche il Festival de Cinema Politic di Barcellona, il Med Film Festival, un Ciak d'oro, il premio Italian Film Fest per il montaggio e riceve tre nominations per i Nastri d'argento e due per i David di Donatello. La vicenda si svolge nella Bologna del 1976. Due ragazzi ventenni, Sgualo e Pelo, possono solo sognare una via d'uscita dal quotidiano grigio e opprimente. Qualche volta per ovviare alla cronica mancanza di denaro fanno qualche «lavoretto» per un ricettatore locale, Marangon. Questa volta, però, Marangon propone loro qualcosa di diverso... scavare un tunnel nel sottosuolo del centro. Obiettivo: la Cassa di Risparmio di Piazza Minghetti. I due, non senza tergiversare, accettano la rischiosa impresa. Per vivacizzare le lunghe ore notturne di «lavoro», i due portano nel tunnel una radiolina. Contro ogni logica, trovano una stazione: Radio Alice. Una notte i due decidono di andare alla sede dell'emittente e inizia così per i due ragazzi l'avventura in un mondo nuovo, eccitante. La giornata proseguirà con la proiezione di una serie di documentari. Alle 12, proiezione di «Aoniròn» di Luigi Filotico, un film musicale, la cui colonna sonora è data dalle canzoni di uno dei gruppi pop-rock più noti al mondo. Le canzoni dei Queen sono l'archetipo stesso della musica pop. Il pubblico a cui è destinato, volente o nolente, conosce perciò tutti i brani che vengono interpretati da Piero, perché essi sono così noti che chiunque li ha sentiti decine di volte. Il film parla dell'immediata emozione che il canto riesce a dare, al di là di qualsiasi preconcetto: un tema particolarmente attuale; molti reality show basano il loro successo proprio su questa certezza. Auoniròn ha come tema la storia di un fan di un gruppo pop inglese che vive in un piccolo paese del Sud Italia, Manduria, che è un po' l'emblema della periferia del mondo occidentale. Un film che esplora il rapporto culturale tra centro e periferia del mondo, quindi, e la capillarità e influenza della diffusione della cultura pop nel mondo attuale. Il genere documentario è spesso chiuso nella convinzione che la maggiore densità di senso si trova là dove esplodono drammatici conflitti. Auoniròn vuole essere un film nel quale la troupe si diverte, Piero si diverte, il pubblico si diverte: e non si ride di Piero, si ride, con Piero stesso , del paradosso che egli rappresenta e che è lieto di interpretare, dato che sa come coglierne i frutti e trarne vantaggio per fare una vita migliore e per realizzare le sue ambizioni.

Alle 15, «Provini per un massacro» di Guido Chiesa, alle 15,30 «Sono stati loro» di Guido Chiesa e Piersandro Pallavicini, alle 16,30 «Partigiani» di Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti, Marco Piccioni e Daniele Vicari, alle 17,30 «Tunza Tunza» del regista salentino Paolo Pisanelli. Il filmaker, laureato in Architettura e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, fotoreporter e fotografo di scena, dal 1995 si dedica alla regia di film-documentari, conseguendo numerosi premi e riconoscimenti. Del 1997 è «Nella prospettiva della chiusura lampo». Nel 1998 è tra i soci fondatori di Big Sur, società di produzioni cinematografiche & laboratorio di comunicazione, mentre nelle sale escono «I calcoli infiniti» e «Il magnifico sette». Insegna cinema nelle scuole superiori, dal 2004 conduce il LaboratorioCinema del Centro Diurno a Roma. È direttore artistico di Cinema del reale, festa di autori e opere audiovisive che si svolge ogni anno nel Salento. Un'esplorazione nel campo della musica elettronica italiana, il film delinea una sorta di mappa sonora secondo un itinerario guidato dalle onde di alcune trasmissioni radiofoniche che attraversando dal Sud al Nord le regioni italiane, conducono a scoprire scantinati, soffitte, garage, case, studi dove si produce musica elettronica. House, electro, tecno, jungle, drum&bass, cocktail, sperimentale... sono tutti generi musicali che nascono grazie all'uso delle macchine: la rivoluzione tecnologica e l'avvento di programmi informatici sempre più sofisticati hanno concentrato nel computer e nelle macchine analogiche e digitali infinite possibilità di comporre, campionare suoni e produrre musica. Uno dei gran di artefici di questa nuova rivoluzione musicale è il dj: maestro di cerimonie, cercatore di suoni, catalizzatore di gusti, il dj non si limita più a scegliere, selezionare e mixare una serie di brani musicali per fare ballare e divertire la gente, ma diventa anche produttore di musica. è un modo per essere ciò che si suona e per suonare ciò che si è. Alle 19 sarà la volta di «Alice è in Paradiso», sempre di Chiesa, vincitore nel 2002 al Festival dei Popoli di Firenze. Il Festival si concluderà alle 20,15 con la proiezione del film «Il partigiano Johnny» di Guido Chiesa, vincitore nel 2000 del premio Ragazzi e Cinema al Festival di Venezia e del premio della giuria al Festival di Stoccarda. L'ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni: 338.6394932.