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UFFICIO RECLAMI
L'EVENTO DEL CAPOLUOGO | Attesissimo, farà spettacolo e intrattenimento dappertutto
Puglia Night Parade, a Lecce la serata del «Cirque du Soleil»
[04/12/2008]


di Irene Palma


Salento, appuntamenti per il 5 dicembre | Lecce, Alezio, Casarano, Squinzano, Palmariggi, Seclì, Cutrofiano. Il Salento si riempie di eventi di ogni genere. Via alle grandi notti della Puglia Night Parade. A Lecce, alle 21,30, c'è il Cirque du Soleil. È forse l'evento più atteso quello che fa di piazza Sant'Oronzo un palcoscenico davvero speciale per le esibizioni di una cinquantina di artisti del più grande circo visuale del mondo. Un caleidoscopio di suoni, musica, colori, scenografie e acrobazie, un'esperienza unica, «impreziosita» da registi e artisti del circo francese, anche da immagini, oggetti e simboli legati alle feste tradizionali salentine. Ma prende il via alle 17,30 in piazza Mazzini la notte leccese con il pirotecnico ed esilarante spettacolo del clown Otto Panzer. Sempre per la gioia dei bambini, dalle 18 alle 20, nella villa comunale, recitazione, canto, giocolerie, trampoli ed esperienze sensoriali della compagnia Principio attivo con «Chissà se le fate volano come le farfalle?». Alle 19,30, a Palazzo Turrisi, un recital poetico con Patrizia Valduga. «Groppi d'amore nella scuraglia» è invece il titolo dello spettacolo di Tiziano Scarpa, in scena a Palazzo Adorno alle 20. Negli spazi della Libreria Ergot di Lecce, il giornalista e scrittore Pierfrancesco Pacoda guida ad un viaggio nelle «altre» notti bianche, un viaggio nella notte e nelle sue musiche, da San Paolo a Miami, da Goa a New York, da Londra a Berlino. Una no-stop di versi, con il Blitz di Poesia, è prevista dalle 20,30 alle 0,30 nella Icaro Libri&Caffè e la Vineria La Movida. «Qui, se mai verrai…», il concerto-recital del Fondo Verri con gli Adria, accompagna il pubblico, alle 20,30 sul sagrato dell'ex Conservatorio Sant'Anna, in una passeggiata per molti luoghi del Salento raccontati dai suoi poeti. Dopo l'apoteosi del Cirque du Soleil, alle 22,30 al Teatro Politeama Greco, il concerto della cantautrice Amalia Grè, con la sua voce affascinante, intrisa di magia pura, sussurro, ricordo, melanconia, gioia. Sempre alle 22,30, sul sagrato della chiesa di Santa Chiara, protagonista è il coloratissimo Quartetto Euphoria con uno straordinario spettacolo comico-musicale. Alle 22,30, via Cesare Battisti si anima coi suoni della musica da ballo americana con la Big Band di Luigi Bubbico. Sempre nel cuore della città, ritmi e colori di Kenians in Salento, alle 22,30. Alle 23, l'altro atteso appuntamento, nel chiostro di Palazzo dei Celestini, con i Casino Royale, uno dei gruppi simbolo dell'Indie rock mondiale. A seguito, sempre a Palazzo dei Celestini, altro grande personaggio, è Daddy G. dei Massive Attack con le vibrazioni del suo dj set. Cambiando luogo, e musica, alle 23, sul sagrato dell'ex Conservatorio Sant'Anna, l'interessante progetto salentino de «Il viola di Maria». Stesso orario, ma alle Officine Cantelmo, lo spettacolo di teatro «Ecce Robot!» della compagnia Amnesia Vivace. Dalle 23, il via, infine, anche alle «evoluzioni» del dj set e visual jockey di Pascal Kleiman, il dj che mixa con i piedi. L'evento è promosso dall'assessorato al Turismo della Regione Puglia e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese. Numerosi gli artisti che hanno collaborato per la realizzazione delle performance del Cirque: Salento Buskers Festival (Artisti di strada); A.S.R.C. Harmonium (Ballerine e Musicisti); New Production di Damiana Mancarella e A.M. Family di Elisabetta Guido (Cantanti); Alessandra Caiulo che ha curato la gestione di tutti i rapporti con le società e con gli artisti per le audizioni, oltre che a cantare, fare da interprete; Antonio Marra, che ha iniziato a seguire il progetto musicale e che ha fornito i contatti con i musicisti, sensibilizzandoli a partecipare; Antonio Castrignanò che ha seguito il progetto musicale ed ha fornito i contatti con i percussionisti; CoolClub, che ha assistito in più attività, tra cui la ricerca di persone e oggetti legati alla tradizione del luogo. Head quarter, gentilmente messo a disposizione di Italian Contract Design e Dawn Interiors. mentre camerini, trucco e parrucco e sala prove sono stati allestiti negli spazi della ex Upim.


Troverà spazio a Lecce, nei locali del Polo didattico di via Miglietta 5, a partire dalle 9, l'evento «Dall'Io al Noi. L'arcipelago gruppo». Il passaggio «dall'Io al Noi», dalla singolarità dell'individuo allo «stare insieme per», è il tema a cui l'Associazione Salentina Tutela Salute Mentale, con il contributo del Centro Servizi Volontariato Salento, e il Dipartimento di Salute Mentale della Asl Lecce hanno voluto dedicare questa edizione della Giornata Nazionale della Salute Mentale. Tra i diversi percorsi di prevenzione, cura, riabilitazione, inclusione sociale e informazione che i servizi di salute mentale del Dsm della Asl Lecce mettono a disposizione dei cittadini utenti e delle loro famiglie, infatti, viene sempre più valorizzato l'approccio di gruppo, che va dalla psicoterapia di gruppo con adulti e adolescenti, ai gruppi culturali e sportivi, a quelli con le famiglie, fino ai gruppi di auto mutuo aiuto. L'evento è articolato in due incontri: quello di oggi è dedicato ai gruppi di auto mutuo aiuto, che vedono protagonisti i gruppi «Insieme» di Lecce, attivo dal 2003, e «L'Intreccio» di Ugento, nato nel 2000; l'efficacia di questi gruppi si basa sul riconoscimento, alle persone che ne fanno parte, del ruolo di protagonisti del proprio benessere attraverso la condivisione dei problemi comuni, il miglioramento delle capacità relazionali, la sperimentazione di capacità progettuali, l'apertura alla comunità civile. Prevedono, nella maggioranza dei casi, la presenza sul totale dei partecipanti di una metà di operatori della salute mentale, con lo scopo di facilitare la comunicazione e favorire lo scambio orizzontale di esperienze, obiettivi, iniziative. Al centro della giornata di domani, 6 dicembre, sarà invece la tavola rotonda «L'arcipelago dei gruppi nel Dsm di Lecce: obiettivi, filosofia, esiti», in cui saranno chiamati a confrontarsi i gruppi attivi nel Dsm. «La presenza concreta e il ruolo dell'azione volontaria sono più che mai cruciali in problematiche complesse come quelle legate alla salute mentale - sottolinea Luigi Russo, presidente del Csv Salento - È importante che ci siano occasioni come queste per presentare le buone pratiche attive sul territorio e soprattutto per far sì che riescano a svilupparsi e diffondersi». Nel capoluogo leccese, al Molly Malone, spazio alle selezioni di Tobia Lamare, per concludere in modo speciale i festeggiamenti per i dieci anni di storia del Guinnes pub. In una giornata ricca di musica, divertimento, gadget e foto ricordo. Protagonista della serata l'uomo che ha cambiato il modo di ballare, un'enciclopedia vivente di musica alternativa, colui che rispolvera e anticipa le tendenze, Tobia, il dj più gettonato delle nuove e delle vecchie generazioni. In questa serata saranno selezionati mille e più dischi in un viaggio attraverso il Funky, la disco music e il sound degli anni '70, le atmosfere del mitico studio 54, Bee Gees, Cool and the Gang, Chic e poi il Rock e il punk, la loro energia e la loro carica trascinante. L'ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni: 0832.309901.


Venerdì dedicato alla musica salentina al Tequila Bum Bum di Alezio. Sarà la volta dei Kamafei a salire sul palco. Dallo scioglimento dei Kumenei, nasce il progetto musicale Kamafei, il Caldo che scorre. KamaFei, infatti, è un composto in griko, che vuol dire «caldo che scorre», quel caldo che ci accompagna in ogni stagione, che nasce dagli strumenti tra l'antico e il moderno, lo stesso calore che si cerca di dare durante i concerti e quel calore che restituisce la gente che ascolta ed è partecipe per ogni spettacolo che vorrebbe essere una festa che coinvolge come in una ronda estiva. Dallo scioglimento dei Kumenei, Antonio Melegari («Lu Melegari»: voce, fisarmonica, tamburello, key e loop, Marco Santoro Verri (basso elettrico) e Matteo Manni (percussioni, tamburello, cori) intraprendono questa nuova strada e nel loro viaggiare si accompagnano a Stefano Calò alla chitarra. L'esperienza accumulata all'interno della musica tradizionale Salentina come Uccio Aloisi e innovativa come Mascarimirì e Kumenei (senza dimenticare l'esperienza nel progetto Kumenei&Lu Professore-Treble, uno dei fondatori ed ex membro dei Sud Sound System; nel progetto si è sperimentato l'incrocio, ben riuscito, di pizzica musica popolare e reggae), hanno permesso ai musicisti dei Kamafei di portare nel progetto innovazioni vicine alla musica attuale quale dub e reggae, ed inoltre ad avvicinarsi a sonorità fisicamente lontane ma vicine come pensiero e stile. Kamafei è un progetto che ripropone etnomusica dal Salento, canti d'amore e brani originali in lingua salentina per conservarne la memoria e la musicalità. «Più forti sono i legami veri, vissute con le proprie origini e più ci si può permettere di lavorarci sopra per costruire qualcosa di diverso, provocatorio, rivoluzionario ma credibile. I componenti di KamaFei hanno partecipato in passato anche individualmente a progetti importanti e sono stati presenti sui palchi della Notte della Taranta nelle edizioni orchestrate da Joe Zawinul al fianco del noto cantore salentino Uccio Aloisi, e nelle due edizioni dirette da Ambrogio Sparagna, inoltre sempre per la Notte della Taranta presenti nel progetto Taranta De Spagna e de Salentu con gli spagnoli La Jambre; hanno suonato oltre che in Italia anche a Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Portogallo, New York, in Africa nelle Isole di Capoverde, Spagna; al festival di VIlla Ada a Roma, Isola Folk di Bergamo, Musiche dal Mondo di Caponago (Milano), International Folk Dancedi Rivoli, EthnoSur a Jaen (Granada), Asturia FOlk Festival, Parapanda Folk, solo per citarne alcuni. Stretta è la collaborazione con il festival Internazionale Sete Sois Sete Luas per il quale si sono esibiti nelle Isole di CaboVerde, in Portogallo a Lisbona, a Porto, Santa Maria de Feira, Montemurlo diffondendo la pizzica, la tradizione e l'innovazione della musica salentina a quei popoli lontani dal Salento. Nel corso degli anni si sono confrontati, hanno collaborato o condiviso i palchi con musicisti di grande calibro: Almamegretta, RadioDervish, Uccio Aloisi, Faraualla, 'E Zezi, Massilia Sound System, Nidi d'Arac, Les Toubl'Amours, I musicanti del Piccolo Borgo, Francesco De Gregori, Piero Pelù, Giovanna Marini, Otello Profazio, Franco Battiato, Gianna Nannini, Giovanni Lindo Ferretti, Sonia Bergamasco, Davide Van De Sfross, Alessia Tondo, Daniele Sepe, Sud Sound System, Treble «Lu Professore», Mimmo Epifani, Moni Ovadia, Apres La Classe, La Jambre e molti altri. È consigliata la prenotazione del tavolo per una buona «visuale» dello spettacolo al numero 320.6178673. L'ingresso è libero. Torniamo a Lecce. A Palazzo Adorno a partire dalle 12, c'è la conferenza stampa per illustrare i particolari e le modalità dell'iniziativa che, insieme ad altri interventi innovativi, prevede tre punti di collegamento Internet wi-fi senza fili pubblici, gratuiti, anche all'aperto a Lecce, Galatina e Leverano. La proposta ha trovato la sua concretezza grazie al progetto «Banda larga», realizzato dalla Provincia di Lecce, in collaborazione con le prefetture greche di Ilia, Achaia, Preveda e al Comune di Lefkada, nell'ambito del programma comunitario Interreg III A Italia-Grecia 2000/2006. Interverranno l'assessore provinciale alle Politiche comunitarie e sindaco di Leverano Cosimo Durante, l'assessore alle Attività produttive del Comune di Lecce Attilio Monosi e il sindaco di Galatina Sandra Antonica.


E ancora a Lecce, a partire dalle 18, presso le Officine Cantelmo, si dà il via alla prima edizione del premio nazionale di drammaturgia contemporanea «Il Centro del Discorso». Si inizia con un incontro preliminare e un buffet. A seguire, nell'ambito del progetto «Puglia Night Parade», promosso dall'assessorato al Turismo e all'Industria alberghiera della Regione Puglia e organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese, andranno in scena alle 20, a Palazzo Adorno, il reading «Groppi d'amore nella scuraglia» di Tiziano Scarpa, di lui e Fabrizio Parenti. In «Groppi d'amore nella scuraglia» si narra la saga comica e poetica di Scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originalissimo, commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo. Successivamente, alle 23 presso le Officine Cantelmo, lo spettacolo «Ecce Robot. Cronaca di un'invasione» di Daniele Timpano e Amnesia Vivace. Qui un attore ricostruisce la trama di un vecchio cartone animato giapponese. Ispirato liberamente all'opera di Go Nagai (Goldrake, Jeeg Robot, Space Robot, Jet Robot, Il Grande Mazinga, Mazinga Z e altri) lo spettacolo ripercorre per frammenti l'immaginario eroico di una generazione cresciuta davanti alla tv nell'Italia delle stragi, del rapimento di Aldo Moro, delle Brigate Rosse, dell'ascesa di Silvio Berlusconi e delle sue televisioni. Una partitura costruita a partire da ritmi, motivi e singole note delle colonne sonore originali (di Michiaki Watanabe) accompagna musicalmente la parola ed il gesto dell'attore. Tra resoconto delle trame dei singoli episodi dei cartoni giapponesi (con particolare attenzione per la sceneggiatura di Mazinga Z) e ricostruzione storica di un'invasione (quella dei serial nipponici nei palinsesti pubblici e privati, ma anche quella della televisione dentro le nostre teste). Lo spettacolo è il divertito e autocritico racconto di una generazione che, ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva tra cartoni animati. Agli incontri partecipano attori, registi, scrittori, autori, drammaturgi, giornalisti e operatori tra i quali: Miguel Acebes, Marco Andreoli, Sonia Antinori, Fabrizio Arcuri, Dario Cadei, Manuela Cherubini, Massimiliano Civica, Roberto Corradino, Mimma Gallina, Giovanni Giovanetti, Graziano Graziani, Alessandro Langiu, Mauro Marino, Otto Marco Mercante, Pietro Minniti, Antonio Moresco, Fabrizio Parenti, Andrea Porcheddu, Luca Ricci, Roberto Ricco, Letizia Russo, Tiziano Scarpa, Giuseppe Semeraro, Claudio Suzzi, Antonio Tarantino, Daniele Timpano, Katharina Trabert, Vitaliano Trevisan, Clarissa Veronico, Nicola Viesti e gli abitanti delle Manifatture Knos. «Il Centro del Discorso» ha l'ambizione di imporsi come evento da riproporre annualmente al fine di contribuire a rivitalizzare l'attività teatrale pugliese facendo crescere il discorso culturale in una prospettiva non localistica ma di apertura e riflessione sulla capacità di dialogare. Affinché il Salento sia motore di una rinascita a livello nazionale dell'arte drammaturgica e culla di un nuovo ruolo del teatro nella comunità di cui è specchio ed espressione è necessario che, tra artista e pubblico, si manifesti il mondo reale, e che questa manifestazione abbia la forza di modificare la percezione della realtà e generare pensiero, facendo nascere l'urgenza di creare un'occasione in cui l'arte scenica e la parola drammatica possano riflettere sui tempi odierni, sul contemporaneo, sulla vita di artisti e uomini, oggi. Soltanto così il Salento, partendo dalla periferia, si fa centro propulsore di una rinascita a livello nazionale dell'arte drammaturgica, per giungere, finalmente, al centro del discorso. Il premio è parte integrante di un articolato progetto culturale che proseguirà fino ad Ottobre 2009 e ospiterà importanti esponenti del mondo teatrale, letterario e culturale nazionale e internazionale. Il progetto si articolerà in tre fasi: la prima e la seconda fase saranno dedicate alla riflessione sulla drammaturgia, agli incontri di studio, alla produzione di testi e ai laboratori di scrittura teatrale. La terza fase, invece, alle letture sceniche dei testi, alla rappresentazione degli spettacoli e ad un laboratorio di critica teatrale, puntando sulla «formazione» non solo degli artisti ma anche del pubblico e della critica. Il Premio consiste in un contributo economico di 500 euro al completamento di 4 progetti di testo teatrale, 2 dei quali presentati da autori che alla data di scadenza del bando non abbiano ancora compiuto il 26esimo anno di età. Successivamente al completamento dei 4 progetti selezionati verrà proclamato il testo vincitore, che verrà presentato attraverso letture sceniche o prove di studio e di perfezionamento in alcun circuiti e festival di teatro sul territorio nazionale. Il testo vincitore potrà inoltre usufruire di un periodo di residenza, finalizzato alla produzione dello spettacolo, presso le Manifatture Knos di Lecce, dove sarà presentato in anteprima in occasione del Festival di Drammaturgia Contemporanea che si terrà in ottobre 2009. I partecipanti dovranno inviare un progetto drammaturgico, in forma di exposè (max tre pagine), che descriva in modo completo l'opera. Dovranno inoltre inviare il testo definitivo di tre scene significative. Gli elaborati saranno valutati da una giuria d'onore, i cui componenti sono: Fabrizio Arcuri (regista, direttore festival Short Theatre-Roma, direttore Area06-officine culturali Regione Lazio, membro interno commissione Premio Scenario), Arturo Cirillo (regista, attore e capocomico), Massimiliano Civica (regista, direttore Teatro della Tosse - Genova), Andrea Porcheddu (critico teatrale e giornalista, docente di Metodologia della critica dello Spettacolo presso lo IUAV - Venezia, direttore festival Teatri delle Mura - Padova), Letizia Russo (scrittrice e drammaturga), Antonio Tarantino (scrittore e drammaturgo), Clarissa Veronico (organizzatrice teatrale e docente universitaria). I giurati saranno coordinati dalla presidenza senza diritto di voto di Werner Waas (presidente di Associazione Culturale Induma e regista teatrale).

Il premio “Il centro del discorso” (le cui iscrizioni scadono il 15 gennaio) è promosso dall'associazione culturale Induma con la preziosa collaborazione di Manifatture Knos, Società cooperativa Sogno Sveglio, Associazione Culturale Sud Est, Società Cooperativa Cool Club, associazione culturale Officine Kata Pelta, Teatri delle Mura (PD), Area 06 (RM), Short Theatre Festival (RM), Titivillus Edizioni (PI), Kilowatt Festival (AR), Spazio Off - Fabrica Famae (BA), Teatro San Martino (BO) e realizzato con il contributo di Regione Puglia – Assessorato alla Cultura ed al Mediterraneo -, Provincia di Lecce – Settore Politiche Giovanili -, Comune di Lecce, Quarta Caffè, Lupo Editore, Masseria Ospitale; si avvarrà inoltre dei media-partner Salentoweb Tv

e Radio Popolare Salento. Il bando è on line sul sito http://www.manifattureknos.org.

Per ulteriori informazioni: 338.3479431.


A Casarano, il sipario si apre alle 20 all'Auditorium comunale, che porta sul palcoscenico l'unico appuntamento di dicembre per la rassegna teatrale «L'altro Sipario», a cura della compagnia «La Busacca» di Francesco Piccolo, con «Natale in casa Cupiello», capolavoro di Eduardo De Filippo del 1931. Tragicomica farsa familiare, Eduardo racconta che, durante l'antivigilia di Natale, Luca Cupiello, un napoletano, «uomo di fiducia» (come dice lui stesso enfaticamente presentandosi a Vittorio, l'amico del figlio), in realtà semplice guardiano di una tipografia, si prepara alla festività insieme alla moglie Concetta e allo scapestrato figlio Tommasino. Mentre è intento nella preparazione dell'amato presepe, irrompe in casa la figlia Ninuccia, agitata per l'ennesima lite appena avuta con il marito Nicolino. Dopo aver ascoltato il racconto della figlia, Concetta, in preda alla rabbia per le continue critiche del marito, sviene facendo cadere una lettera, strappata con forza poco prima dalle mani della figlia, nella quale quest'ultima comunica al marito l'intenzione di lasciarlo e di scappare via con il suo amante Vittorio. Disgraziatamente, Luca la trova e la consegna al genero, ormai giunto in casa dei suoceri, credendo che sia una lettera sfuggitagli di mano. Dopo esser arrivata fino alle lacrime per riappacificare Ninuccia e Nicolino, Concetta prepara la cena della vigilia a cui parteciperanno anche la figlia e il genero. Tommasino arriverà a casa accompagnato da Vittorio, suo amico e amante di Ninuccia. I tentativi di Concetta di allontanarlo saranno vanificati dalla gentilezza di Luca, ignaro di tutta la situazione. Vittorio rimarrà così alla cena. Dopo l'arrivo di Ninuccia e Nicolino e la successiva presentazione tra quest'ultimo e Vittorio, la situazione precipiterà. A causa di questo improvviso mutamento, Luca, per anni vissuto nel beato candore della sua ignoranza, si ammalerà (probabilmente colpito da ictus) restando inchiodato al letto vittima di gravi difficoltà motorie e vocali ma tentando fino all'ultimo di riappacificare la figlia e il genero. E soprattutto di sentirsi affermare da Tommasino il suo gradimento per il presepe, sempre negato nonostante le insistenze presenti in tutta la storia. La rappresentazione è preceduta da una breve introduzione del professore Gino Pisanò. Per info: 328.2862520, 320.5705505.


A Palmariggi, alle 18,30 presso il Centro Polivalente, verrà presentato il volume «Ad Terram Palmarici. Fonti e documenti per la storia di Palmariggi in età moderna». Alla presentazione interverranno l'autrice, Antonella Toni dell'Università del Salento, autorità istituzionali e governative, nonché numerosi esponenti del mondo della politica, della cultura e dell'informazione. Al tavolo dei relatori tante presenze illustri dell'Università del Salento, tra cui Mario Spedicato, docente di Storia Moderna, studioso e profondo conoscitore di storia patria, autore della prefazione del libro, Carlo Sempi, preside della facoltà di Scienze della Formazione dell'Università del Salento, il sindaco di Palmariggi, Luigi Mangione e l'assessore alla Cultura Ada Gabrieli. L'attaccamento verso il proprio paese unitamente alla voglia di dare ordine alle numerose informazioni raccolte presso le biblioteche della zona e presso gli archivi di Stato, durante gli anni di ricerca, hanno spinto l'autrice a trasferire il prezioso materiale, lasciando una traccia scritta di valore storico e culturale. Spunti di riflessione che suscitano un interessante itinerario di conoscenze, arricchite, tra l'altro, da una pregevole documentazione fotografica. Un libro di memoria e fotografie per salvaguardare e valorizzare «le nostre radici, la nostra identità». Esso trae origine da un ventennale impegno di ricerca ed archivio di foto e documenti svolto, «in servizio permanente effettivo», da Antonella Toni sulla scia di una passione ereditata dal padre, Piero Toni.
Sono tante le cose che verranno a sapere i palmariggini vicini e lontani, residenti, emigrati e immigrati e tra loro gli appassionati di storia locale. La comunità prende forma un poco alla volta, nella sua architettura, nel disegno urbano, nella sua anima. In questo libro si ritrovano contenuti, sensazioni e immagini ma solleva anche interrogativi che provocheranno l''apertura di appassionate discussioni.


A Seclì, dalle 18,30 a palazzo Ducale Sanseverino, c'è la presentazione del libro «Lucca Ospitale» di Giuseppe De Ramundo da parte di Giacomo Colazzo e del padre Giuseppe Gatto. Il volume è stato pubblicato per la rassegna «Il Salento e altre storie», ramo salentino della kermesse «Ottobre, piovono libri. I luoghi della lettura», in occasione del cinquantesimo anniversario della venuta dei Frati Amigoniani a Saltocchio, frazione di Lucca. Per informazioni: 0836.565340, 328.3149259, 0833.596235. A Squinzano, continuano i festeggiamenti in onore del patrono San Nicola di Mira. Ad animare la serata, a partire dalle 19 in piazza Plebiscito, i ritmi scanditi dai Tamburellisti di Torrepaduli, storico gruppo salentino. Nel 1989, durante una ricerca, lo studioso Pierpaolo De Giorgi incontra il depositario Amedeo De Rosa. I due, assieme ad un nutrito drappello di giovani danzatori e percussionisti, fondano lo storico gruppo dapprima denominato Pierpaolo De Giorgi e i Tamburellisti di Torrepaduli. Il De Giorgi, etnomusicologo, cantante e leader del gruppo, lavora da sempre al recupero delle tradizioni del Salento. Amedeo De Rosa, scomparso nel 1999, è un abilissimo maestro di tamburello. Dal 1990 il gruppo, con le sue scoperte etnomusicologiche, si pone all'avanguardia nel settore. Contribuisce in maniera decisiva alla rinascita della più antica forma di tarantella, la frenetica e insieme armonica pizzica pizzica. Non a caso è questa la musica rituale della rinascita. Nel corso dei primi anni Novanta, I Tamburellisti di Torrepaduli, con i loro straordinari e pionieristici concerti, divengono i protagonisti della riaffermazione della quasi dimenticata pizzica pizzica, musica e danza attorno a cui in passato gravitavano i valori universali del culto della Madre terra e di Dioniso. La pizzica pizzica è la terapia musicale e coreutica del tarantismo, un antico rito di rinascita (come scopre De Giorgi) di derivazione dionisiaca. Dai testi, dai ritmi, dalle danze del gruppo si può notare un grande rispetto per questa cultura popolare, che viene osannata ma non ripetuta in forma banale o pittoresca, in osservanza ai precetti di Bela Bartok. Brividi intensi di vita e di arte scuotono chi partecipa ai concerti di questi Tamburellisti di Dioniso, che nei concerti dal vivo offrono il meglio di se stessi, spesso rielaborando o reinventando musiche, testi e danze in senso progressivo. Ma la tradizione è regina in tutto il suo splendore: gioca un ruolo primario il tamburello salentino «a cornice», suonato virtuosamente, che offre un emozionante ritmo incrociato. Il gruppo riprende la musica che guarisce i tarantati dalla malinconia e si ispira alle grandiose tradizioni del tamburello e della danza-scherma di Torrepaduli (Ruffano-Lecce), dove ogni anno rivive una cultura antichissima legata al Santuario di San Rocco. I Tamburellisti di Torrepaduli, assistiti scientificamente dal noto docente di estetica Paolo Pellegrino e aiutati da Antonio Anchora, recuperano anche il grico della cosiddetta Grecìa salentina, lingua sopravvissuta dopo la colonizzazione magnogreca e soprattutto bizantina, cantandone i brani più significativi. Così l'arte dei Tamburellisti, nonostante una consapevole collocazione contemporanea, ha un sapore greco: danzatori e musicisti paiono satiri ed etére di un convivio dionisiaco. Il canto non è diverso da quello degli aedi. Con i Tamburellisti l'arte, come l'araba fenice, rifiorisce in un settore che sembrava totalmente dimenticato. Nel 1991 esce lo storico album Fantastica Pizzica, che viene tanto ascoltato e riascoltato da render necessarie ben 10 ristampe. È la prima volta nella storia della musica che un album intero viene totalmente dedicato alla pizzica - pizzica. Scritto dai «cantautori» Pierpaolo De Giorgi e Gino Ingrosso, si avvale della tecnica del folklore immaginario per risistemare vecchi brani e comporre di nuovi. L'album, di cui Ingrosso cura la direzione artistica, consente ai Tamburellisti di Torrepaduli di offrire un prodotto nuovo che, però, esprime i contenuti e lo stile di una delle più belle tradizioni del Mediterraneo. È un autentico successo, di critica e di pubblico. Ed è anche un esempio illuminante per il precedente folk-revival inautentico, smorto e ripetitivo. Le esibizioni del gruppo in tantissime sagre, feste e celebrazioni trascinano una quantità immensa di folla nel vortice liberatorio della danza e trasmettono una gioia rituale in grado di unire in un solo afflato gli spettatori. Nel 1996 l'album «Pizzica e trance», scritto da De Giorgi e Ingrosso, propone per la prima volta brani in italiano, oltre che in grico e in dialetto: anche in questo i Tamburellisti di Torrepaduli sono i primi. Uno dei momenti più intensi dello spettacolo del gruppo è la danza della tarantata, terapia musicale tipica della civiltà contadina del Salento. La tarantata, interpretata appassionatamente da Serena D'Amato, entusiasma ogni platea assieme agli agili salti ritmici di Salvatore Crudo. Tutti i danzatori si abbandonano quasi in trance al violino, suonato magistralmente e intensamente da Dora De Vitis. Tra tutti svetta Rocco con i suoi effetti ritmici impressionanti. Alle raffinate evoluzioni della musica e della danza si aggiungono la voce e i testi coinvolgenti di De Giorgi, con intenti esplicitamente letterari. Tutto questo desta nel pubblico un'emozione intensissima, come è accaduto alla De Yong, regista della famosa Bbc, mentre riprendeva i Tamburellisti. Nel 2000 esce lo storico cd dei Tamburellisti «Pizzica e rinascita». In pochissimi giorni il cd, prodotto dalla Fracasso équipe, con Edizioni musicali Sorriso, va letteralmente a ruba: scritto da De Giorgi evidenzia i forti valori di rinascita del tarantismo. Il violino di Dora De Vitis e la fisarmonica di Donato Nuzzo reggono splendidamente e con grande professionalità il forsennato ritmo dei Tamburellisti. Il cd desta l'entusiastico interesse di Pippo Baudo, Albano e tante altre personalità del mondo dell'arte. I Tamburellisti suonano in tutto il mondo: Grecia, Albania, Germania, Montenegro, Austria, Svizzera, Ungheria, Canada, Australia e la Cina di Taiwan. Sulle loro musiche ballano compagnie di ballerini greci e persino i Pellerossa del Dakota. A Rete 4, nel programma di Albano Una volta nel sole, hanno quattro milioni di spettatori. Rai, Bbc, Ert, Chin Tv, Mediaset e simili diffondono le loro esibizioni. Festival significativi come quelli di Atene, Martina Franca, Nocera Umbra, Bari, il «Premio Barocco» Gallipoli, la «Notte della Taranta» di Melpignano, di piazze storiche come San Carlo a Torino e San Marco a Venezia, corso Vannucci a Perugina, la Galleria Umberto I a Milano, lo stadio di Corinto, tutta l'isola di Taiwan, teatri prestigiosi come l'Odeon del Partenone ad Atene, li vedono trionfare. Uno spettacolo unico, che ogni volta conquista la platea. Ogni venerdì, infine, il Jack'n Jill di Cutrofiano ospita il Dr. Why. L'atmosfera è quella della trasmissione tv «Chi vuol essere milionario», stesse emozioni, stessa suspance ma non in uno studio televisivo bensì in un locale. Il gioco Dr Why appartiene, come tipologia, alla categoria dei giochi a domande e risposte, ma è stato esplicitamente progettato e realizzato (è nato ufficialmente nel 2001 su iniziativa della società Creativa, guidata da Claudio Cera) per locali pubblici e non. Il Set di domande inserite nel Dr. Why varia sia per genere (storia, geografia, cultura generale) che per difficoltà ma in ogni caso il gioco è stato progettato per permettere a tutti i partecipanti di avere delle possibilità di vittoria per dare modo a tutti di divertirsi. La durata di una partita varia a seconda della tipologia selezionata dall'utente.

L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
RETELUNA TV
CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
La redazione
A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
I FALCHI VOLANO
La redazione
La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
SCACCO MATTO
di Giorgio Coluccia
Al team di Giannini basta un tempo per risolvere la pratica Benevento.
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