Data pubblicazione: 02/09/2008 | CRONACA
Tangenziale bloccata, cavalcavia presi d'assalto. La pioggia «blocca» le periferie
Una violenta grandinata si è abbattuta sulla città di Lecce e nelle periferie. Niente danni, ma tanta paura, che ha spinto gli automobilisti a rinchiudersi dentro l'abitacolo della propria auto e a rifugiarsi sotto i cavalcavia.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Un
violento nubifragio si è abbattuto nel nord Salento nel
pomeriggio di oggi, intorno alle 16. Dal cielo un violento temporale,
con lampi che toccavano quasi giù nelle campagne, e nuvoloni
grigi che hanno oscurato il cielo, in particolare in prossimità
del Rione Castromediano. I disagi non sono mancati. Tanto che alcune
case della periferia di Lecce si sono allagate, e alcuni garage sono
rimasti pieni d'acqua. Un problema che però ha placato il
lavoro dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce, che non
hanno registrato particolari problemi. A Lecce si è temuto il
peggio. Perché l'acquazzone è stato seguito da una
violenta grandinata, tanto da aver costretto molti automobilisti a
inchiodarsi sotto i cavalcavia. Di poco conto quanto successo a
piazzale Rudiae, dov'era impossibile bloccare il traffico, perché
il flusso di automobilisti, in città, è particolarmente
elevato. Completamente differente è stata la situazione nei
pressi delle due tangenziali. Nei pressi dell'Iper Standa, ad
esempio, andando verso Maglie, gli automobilisti hanno avuto paura,
tanto che quel cavalcavia è stato preso d'assalto da
automobilisti che volevano «difendere» la propria auto da
eventuali ammaccatura. In quel tratto la visibilità era
pressocché nulla, e dal cielo sui parabrezza la grandine
cadeva come sassi, tanto che sotto il cavalcavia, tutte le corsie
sono diventate parcheggi, e quelli che giungevano da entrambi i lati
sono stati costretti a fermarsi. Un automobilista avrebbe anche perso
la pazienza tanto da scendere dall'auto chiedendo che gli si aprisse
la strada. Ma gli automobilisti non ne volevano sapere, e la strada è
rimasta bloccata. In particolare, sotto il ponte c'erano Bmw,
Mercedes, e anche una Corvetta, auto nuovissime e rispettivi
conducenti che non ne volevano sapere di spostarsi. I più
fortunati, quelli cioè che sono riusciti a trovare il posto
sotto il ponte, sono scesi dalla propria auto per controllare che non
ci fosse alcuna ammaccatura, tanto che gli altri che stavano ancora
dentro l'abitacolo, non rendendosi più conto della potenza che
aveva raggiunto la grandinata, hanno chiesto a quelli appena arrivati
se fosse davvero tanto forte. «Giù come sassi» ha
esclamato uno di loro.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">La reazione degli
automobilisti è dovuta probabilmente al fatto che lo scorso 22
luglio, a San Foca, marina di Melendugno, i parabrezza delle auto e i
lunotti posteriori sono stati letteralmente distrutti, con danni
anche alla carrozzeria e alle case, alle quali sono stati rotti vetri
e serrande. Danni, per i quali il sindaco, Roberto Felline, chiese lo
stato di calamità. Bisognerà ora attendere l'inizio
dell'inverno, sperando che quelle di oggi, e del 22 luglio, non siano
una premessa di una stagione che cambia, con l'unica certezza, che la
pioggia, di buono, porta soltanto una cosa, un po' come è
successo oggi, quando alcuni automobilisti sulla strada statale 16 si
sono fermati per notare quello splendido, romantico, particolare,
suggestivo e a volte rassicurante arcobaleno.</p>
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