Nardò. Due persone, un uomo di 30 anni, R.P., di Nardò, e la sua compagna, P.S., di 19, di Galatone avrebbero messo a segno un furto da 2mila euro ai danni di un esercizio commerciale di Nardò. Traditi dall'auto, avevano perso il retrovisore.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>NARDÒ</strong> |
Accusati di furto aggravato dalla violenza sulle cose, in concorso. È
questa l'accusa di cui si sono resi responsabili in due, che ieri
sera hanno messo a segno un furto ai danni della titolare di un
negozio di prodotti cosmetici, nel centro cittadino. Un po' stile
Diabolik ed Eva Kant, i due complici, si sarebbero messi d'accordo e
avrebbero studiato il colpo. Che poi, gli è fruttato ben 2mila
euro. Terzo complice, se così si può dire, l'orario di
chiusura, le 20,30, quando il registratore di cassa è pieno
dei proventi della giornata di lavoro. Ed ecco che, a Nardo, in XXV
Luglio, i due, uomo e donna, il primo R.P., di 30 anni, di Nardò,
e la seconda, P.S., di 19 anni, di Galatone, hanno agito portando via
il registratore di cassa con i contanti all'interno.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Tutto si è
verificato, come si diceva, ieri sera, intorno alle 20,30. L'uomo,
già noto alle forze dell'ordine, si è introdotto
all'interno del negozio, col volto coperto, e approfittando del fatto
che la commessa stava mettendo mani nella vetrina del negozio,
probabilmente per mettere ordine, o per sistemare qualcosa visto
l'orario di chiusura, si è messo a girare nei pressi
dell'uscita, dov'è posizionato il registratore col denaro. Ed
ecco che, con una mossa veloce, ha strappato con forza il cassetto
della cassa con all'interno di 2mila euro, con i quali, poi si è
dato alla fuga. Sul posto, dopo che è stato dato l'allarme, è
intervenuta una pattuglia della Squadra Volanti del commissariato
locale di Nardò, diretto da Rocco Carrozzo, che ha cercato di
ricostruire i fatti, e raccogliere elementi utili al fine di
smascherare i due. Al termine di accurate ricerche, ispezioni e
sopralluoghi, gli agenti di polizia hanno trovato uno specchietto
retrovisore. Si tratta dell'elemento determinate al fine delle
indagine che ha condotto i poliziotti sulla pista giusta. Lo
specchietto retrovisore sarebbe stato perso proprio a seguito della
precipitosa fuga, probabilmente per l'impatto con un altro mezzo,
forse parcheggiato in prossimità della traiettoria percorsa
dall'autovettura.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Fatto sta, che quello
specchio, che tra l'altro conservava la copertura in plastica, è
stato recuperato. Gli agenti hanno poi accertato che lo specchietto
apparteneva ad una Renault Clio. E visto che non era stato raccolto,
ed era rimasto abbandonato, con ogni probabilità gli agenti
avevano ipotizzato si trattasse del retrovisore montato sull'auto dei
malviventi utilizzato durante la fuga. Dopo circa un'ora, gli agenti
hanno individuato sia la vettura che il proprietario dell'auto,
appunto R.P., tra l'altro già noto alle forze dell'ordine.
L'uomo in passato sarebbe stato contravvenzionato per l'attività
di parcheggiatore abusivo. Dai successivi accertamenti, poi, la
polizia ha rintracciato e identificato anche la compagna, P.S., di 19
anni, di Galatone, che avrebbe fatto da autista e da palo. Come si
diceva, ad incastrare i due sarebbe stato proprio lo specchietto
retrovisore abbandonato, e la relativa custodia che sono stati
rinvenuti poco prima in una zona adiacento il luogo del furto. Dal
commissariato, le supposizioni dell'appartenza a quella Renault Clio
e non ad un'altra e i dubbi sono stati fugati grazie all'ausilio
della Polizia scientifica e di un perito, che hanno accertato si
trattasse proprio dello specchiatto di quell'autovettura. Inoltre,
gli agenti in fase di controllo dell'auto hanno trovato all'interno
uno stick deodorante Badedas, mai usato. È stato accertato che
quel prodotto è stato acquistato in passato proprio dall'uomo
in quel negozio, probabilmente con l'intento di effettuare un
sopralluogo, magari per vedere la posizione del registratore di
cassa, e per individuare la via di fuga.</p>
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