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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 02/09/2008 | CRONACA
Impegnati come Diabolik ed Eva Kant, in un furto da 2mila euro in contanti
Nardò. Due persone, un uomo di 30 anni, R.P., di Nardò, e la sua compagna, P.S., di 19, di Galatone avrebbero messo a segno un furto da 2mila euro ai danni di un esercizio commerciale di Nardò. Traditi dall'auto, avevano perso il retrovisore.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>NARD&Ograve;</strong> | Accusati di furto aggravato dalla violenza sulle cose, in concorso. &Egrave; questa l'accusa di cui si sono resi responsabili in due, che ieri sera hanno messo a segno un furto ai danni della titolare di un negozio di prodotti cosmetici, nel centro cittadino. Un po' stile Diabolik ed Eva Kant, i due complici, si sarebbero messi d'accordo e avrebbero studiato il colpo. Che poi, gli &egrave; fruttato ben 2mila euro. Terzo complice, se cos&igrave; si pu&ograve; dire, l'orario di chiusura, le 20,30, quando il registratore di cassa &egrave; pieno dei proventi della giornata di lavoro. Ed ecco che, a Nardo, in XXV Luglio, i due, uomo e donna, il primo R.P., di 30 anni, di Nard&ograve;, e la seconda, P.S., di 19 anni, di Galatone, hanno agito portando via il registratore di cassa con i contanti all'interno.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Tutto si &egrave; verificato, come si diceva, ieri sera, intorno alle 20,30. L'uomo, gi&agrave; noto alle forze dell'ordine, si &egrave; introdotto all'interno del negozio, col volto coperto, e approfittando del fatto che la commessa stava mettendo mani nella vetrina del negozio, probabilmente per mettere ordine, o per sistemare qualcosa visto l'orario di chiusura, si &egrave; messo a girare nei pressi dell'uscita, dov'&egrave; posizionato il registratore col denaro. Ed ecco che, con una mossa veloce, ha strappato con forza il cassetto della cassa con all'interno di 2mila euro, con i quali, poi si &egrave; dato alla fuga. Sul posto, dopo che &egrave; stato dato l'allarme, &egrave; intervenuta una pattuglia della Squadra Volanti del commissariato locale di Nard&ograve;, diretto da Rocco Carrozzo, che ha cercato di ricostruire i fatti, e raccogliere elementi utili al fine di smascherare i due. Al termine di accurate ricerche, ispezioni e sopralluoghi, gli agenti di polizia hanno trovato uno specchietto retrovisore. Si tratta dell'elemento determinate al fine delle indagine che ha condotto i poliziotti sulla pista giusta. Lo specchietto retrovisore sarebbe stato perso proprio a seguito della precipitosa fuga, probabilmente per l'impatto con un altro mezzo, forse parcheggiato in prossimit&agrave; della traiettoria percorsa dall'autovettura.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Fatto sta, che quello specchio, che tra l'altro conservava la copertura in plastica, &egrave; stato recuperato. Gli agenti hanno poi accertato che lo specchietto apparteneva ad una Renault Clio. E visto che non era stato raccolto, ed era rimasto abbandonato, con ogni probabilit&agrave; gli agenti avevano ipotizzato si trattasse del retrovisore montato sull'auto dei malviventi utilizzato durante la fuga. Dopo circa un'ora, gli agenti hanno individuato sia la vettura che il proprietario dell'auto, appunto R.P., tra l'altro gi&agrave; noto alle forze dell'ordine. L'uomo in passato sarebbe stato contravvenzionato per l'attivit&agrave; di parcheggiatore abusivo. Dai successivi accertamenti, poi, la polizia ha rintracciato e identificato anche la compagna, P.S., di 19 anni, di Galatone, che avrebbe fatto da autista e da palo. Come si diceva, ad incastrare i due sarebbe stato proprio lo specchietto retrovisore abbandonato, e la relativa custodia che sono stati rinvenuti poco prima in una zona adiacento il luogo del furto. Dal commissariato, le supposizioni dell'appartenza a quella Renault Clio e non ad un'altra e i dubbi sono stati fugati grazie all'ausilio della Polizia scientifica e di un perito, che hanno accertato si trattasse proprio dello specchiatto di quell'autovettura. Inoltre, gli agenti in fase di controllo dell'auto hanno trovato all'interno uno stick deodorante Badedas, mai usato. &Egrave; stato accertato che quel prodotto &egrave; stato acquistato in passato proprio dall'uomo in quel negozio, probabilmente con l'intento di effettuare un sopralluogo, magari per vedere la posizione del registratore di cassa, e per individuare la via di fuga.</p> <p>&nbsp;</p>
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