Data pubblicazione: 01/09/2008 | POLITICA
Niente lavavetri e bivacco ai semafori e nel centro. Le ordinanze del sindaco
Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha firmato due ordinanze che prevedono il divieto assoluto di vendere fazzoletti, elemosinare o lavare vetri vicino ai semafori. Inoltre è vietato bivaccare sui luoghi pubblici.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> |
L’amministrazione comunale di Lecce continua ad imporre modifiche,
ammodernamenti e quant’altro. Questa volta la questione dei
lavavetri continua, ma non solo, perché il Comune, ha deciso
di togliere gli «elemosinanti» dai sagrati delle Chiese.
Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha già firmato due
ordinanze per difendere l’incolumità pubblica e la sicurezza
urbana. Il primo cittadino ha approvato il decreto Maroni quindi, che
dà la possibilità ai sindaci di emanare ordinanze in
merito alla sicurezza stradale e difendendo i cittadini. Il sindaco Perrone, è
stato spinto a firmare le ordinanze, dai cittadini che avevano
lamentato bambini e animali, tenuti in condizioni pessime, ma
soprattutto i bambini, sfruttati ad elemosinare vicino ai semafori o
cittadini stranieri che si accantonavano negli angoli della città
o sulle piazzette del centro storico. Grazie a queste due firme,
Lecce cambierà, perché è vietato elemosinare,
vendere fazzoletti, lavare i vetri delle auto e accantonarsi sui
luoghi pubblici. Tra le due ordinanze, c’è il divieto di
bivaccare sulle piazze o sui sagrati, e di imbrattare con bombolette
spray i muri della città. Saranno quindi serrati i controlli
da parte dei vigili urbani e poliziotti di quartiere, che vigileranno
affinché queste ordinanze vengano rispettate.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Intanto, anche Pierpaolo
Signore, capogruppo de «La Città» in consiglio
comunale e Giuseppe Tamborrino, coordinatore cittadino, sottolineano
come l'impegno sulla sicurezza da parte del loro movimento politico
si concretizza attraverso le due ordinanze sottoscritte in Comune:
«Davanti alle quotidiane segnalazioni dei cittadini era
necessario dare una risposta, ma fino a poche settimane fa i sindaci
d’Italia avevano le mani legate in materia di sicurezza. Ecco
perché plaudiamo contemporaneamente all’iniziativa del
Governo, a monte, di concedere ai primi cittadini poteri più
incisivi per contrastare l’insicurezza e il degrado urbano, e
all’opportunità immediatamente colta a valle dal Comune di
Lecce con le due ordinanze presentate dal sindaco, Paolo Perrone, e
dal consigliere delegato alla Sicurezza, Luigi Coclite. Noi de “La
Città, Progetto per il Salento” abbiamo sempre pensato che
la sicurezza non fosse un tema declinabile solo su base nazionale, e
per questo ne abbiamo fatto un punto cardine del nostro programma.
Oggi quell’impegno trova concreta e puntuale applicazione: il
prevedibile favore con cui sono state accolte dai cittadini le due
ordinanze rappresenta un ulteriore motivo di soddisfazione».</p>