Data pubblicazione: 01/09/2008 | CRONACA
«Borgo San Nicola», lite tra due gruppi all’interno del supercarcere. È polemica
Due gruppi, da una parte salentini e dall’altra napoletani, avrebbero iniziato un diverbio, sfociato in rissa. Futili i motivi della discussione. Un ragazzo napoletano è ricorso alle cure del «Vito Fazzi». È polemica sulla sanità all’interno del carcere.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | In questi
giorni si è parlato molto delle condizioni in cui versa il
carcere di Lecce. La mancanza di personale sanitario e penitenziario.
Infatti, la cosa grave denunciata qualche giorno fa dal Sappe,
Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, sta nel reparto
infermeria, portato avanti da un solo medico, mentre il carcere conta
oltre 1200 detenuti, cosa anche non legale, visto che può
ospitare solo 440 carcerati. Per legge infatti l’infermeria deve
essere attiva 24 ore su 24, cosa che non accade a «Borgo San
Nicola». I detenuti non sopportano più la situazione,
visto che all’interno vengono ospitate persone con un numero che
supera il triplo del limite consentito, senza avere impianti di
condizionamento e acqua a sufficienza.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Gli animi dei detenuti
della struttura si animano sempre di più e non avendo via di
fuga, nascono delle vere e proprie risse. Nella mattinata di sabato
scorso, ne è nata un’altra, questa volta non più tra
due persone, ma tra due gruppi, da una parte c'erano salentini e
dall’altra, invece, napoletani. Non si tratta di uno sguardo di
troppo nei confronti di una ragazza, stando in cella è
praticamente impossibile la questione, ma sembrerebbe che la lite
sarebbe nata su questioni di «patria», poiché i
salentini avrebbero insultato i napoletani, valorizzando la propria
terra, e viceversa per i napoletani.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Un partenopeo avrebbe
ricevuto un colpo in faccia con un’arma non ancora identificata,
ricorrendo alle cure in infermeria. Subito dopo, però, è
stato trasportato presso il «Vito Fazzi» di Lecce, perché
erano necessarie delle medicazioni più specifiche. Secondo i
medici, l’uomo guarirà in 10 giorni. Per sedare gli animi
roventi dei detenuti, sono intervenuti gli agenti penitenziari. In
soli tre mesi, 20 agenti sono stati feriti al carcere di «Borgo
San Nicola», intervenuti per fermare in tutto una decina di
risse.</p>
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