Data pubblicazione: 31/08/2008 | CRONACA
Pistolettata a Torre dell'Orso, si cerca il responsabile. Forse è una guardia giurata
Fuori pericolo la ragazza 17enne, di Galugnano, frazione di San Donato, colpita all'inguine da un proiettile vagante. Dalla giovane è stata estratta l'ogiva, poi sequestrata e consegnata ai carabinieri che, su disposizione della Procura, dovranno accertarne il calibro.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>TORRE DELL'ORSO</strong> |
Nulla di fatto, ancora, per il responsabile del colpo di pistola, che
ha ferito la studentessa 17enne di Galugnano, frazione di San Donato.
Gli investigatori, che dall'altra sera, giorno in cui è
successo il fatto, ad oggi, hanno ascoltato decine di persone senza
però procedere ad alcun fermo prima di effettuare ogni
verifica di sorta. Ciò che è stato appurato è
che la giovane, che si trovava a passare da lì col fidanzato e
con un gruppo di amici, nell'affollatissima piazza della marina di
Melendugno, Torre dell'Orso, non si è resa subito conto di
quanto le era accaduto. A quanto se ne sa, la ragazza, che si è
accasciata al suolo dopo essere stata colpita accidentalmente
all'inguine (il colpo è stato attutito dalla borsetta portata
a tracolla e dagli oggetti in essa contenuti, una fotocamera, un
cellulare e un portafogli), è stata soccorsa dai passanti, per
poi essere portata in ospedale, a Lecce, al Vito Fazzi. Da lì,
dov'era ricoverata nel reparto di Urologia, la giovane ieri ha subito
un intervento, per estrarre l'ogiva che si era conficcata all'interno
del gluteo destro. Il bossolo è stato recuperato e l'ogiva
estratta durante l'intervento chirurgico è stata sequestrata.
La Procura ha affidato l'incarico a un consulente di risalire con
precisione all'arma. Al momento, la ragazza risulta fuori pericolo, e
gli investigatori, diretti dal magistrato di turno, il sostituto
procuratore Guglielmo Cataldi, stanno cercando di raccogliere
elementi utili al fine di trovare il responsabile del colpo.
Un'ipotesi è quella che, presa la pistola al contrario, cioè
dalla canna, e tirata in testa dalla parte del calcio all'avversario,
sia partito un colpo dalla canna della pistola, probabilmente una
semiautomatica calibro 7,65. A quanto pare, stando alle dichiarazioni
rilasciate ai carabinieri, dalle decine di persone ascoltate in
qualità di informate sui fatti, la persona che impugnava la
pistola potrebbe essere un salentino, probabilmente perché
l'hanno sentito parlare in dialetto. Potrebbe andare in aiuto dei
militari una videocamera per le riprese di sicurezza, che si trovava
lì in prossimità. Ma chi poteva avere una pistola, in
un posto frequentato principalmente da turisti? Al vaglio degli
inquirenti, senza dubbio qualche commerciante in possesso del porto
d'armi, o una guardia giurata, di uno dei tanti istituti di vigilanza
sparsi sul territorio provinciale. E poi, nessuno avrebbe visto il
responsabile del colpo fuggire, né tantomeno alcuno si è
preoccupato di inseguirlo, presi probabilmente dall'imminente
priorità di soccorrere la ragazza ferita. Ora, a Melendugno,
il maresciallo Marcello Martina, e i militari della Compagnia del
capoluogo, diretti dal capitano Luigi Imperatore, dovranno cercare di
fare quadrare il cerchio, anche se, al momento, sottolineano, non c'è
stato alcun fermo.</p>