Data pubblicazione: 30/08/2008 | POLITICA
Taviano, Argento sui rifiuti: «Solidarietà al personale di raccolta senza stipendio»
Il sindaco di Taviano, Salvatore D'Argento, esprime solidarietà al personale addetto al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del territorio per la mancata corresponsione dello stipendio da parte della ditta affidataria.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>TAVIANO</strong> | Il
sindaco di Taviano, <strong>Salvatore D'Argento</strong>, esprime solidarietà
al personale addetto al servizio di raccolta dei rifiuti solidi
urbani del territorio per la mancata corresponsione dello stipendio
da parte della ditta affidataria e non condivide l’atteggiamento
della stessa che riversa sul personale le difficoltà dei
comuni i quali faticano a corrispondere i canoni mensili poiché
i cittadini, impossibilitati a pagare per gli eccessivi costi,
chiedono la rateizzazione della Tarsu.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«Non si risolvono –
prosegue – i problemi giacenti sul tappeto in merito ai sistemi di
raccolta, trasporto, smaltimento, recupero dei rifiuti solidi urbani,
dimettendosi dai vertici gestionali Ato. Occorre, invece, a mio
avviso, analizzare le scelte sbagliate del passato che hanno
determinato un aumento dei costi gara per ogni singolo comune,
piuttosto che effettuare un’unica gara per i ventiquattro comuni
costituenti l’Ato Lecce 3. Ad aumentare in misura maggiore gli
effetti negativi provocati dalle medesime scelte si aggiunge la non
previsione all’interno del capitolato d’appalto degli incentivi
economici per singole utenze virtuose al fine di raggiungere gli
obiettivi della percentuale della raccolta differenziata previsti
dalla legge vigente. Per evitare ulteriori sgradevoli aumenti di
costo paventati con le entrate in funzione dei nuovi impianti di
biostabilizzazione ,di scarica di soccorso e produzione di cdr si
propone di lavorare unitamente ai tecnici per la stesura del piano
d’ambito attenendosi alle linee guida emanate dalla Regione Puglia.
Il piano d’Ambito è uno strumento previsto dalla normativa
vigente ex articolo 203 comma 3 del Decreto Legislativo 152/2006 di
fondamentale importanza poiché deve essere posto alla base del
Contratto di Servizi affidato sulla base delle risorse economiche
programmate. In particolare il Quadro Strategico Nazionale ha
indicato tra gli obiettivi principali della programmazione 2007-2014
la tutela ed il miglioramento della qualità dell’ambiente,
in relazione al sistema di gestione dei rifiuti urbani. Al fine di
assoggettare tali obiettivi e in considerazione della vigente
normativa sulla gestione dei rifiuti, è necessario fornire
agli Ato delle linee guida adatte a disporre il conseguimento della
gestione unitaria dei servizi di igiene urbana nella prospettiva
dell’ottimizzazione dei servizi. Quest’ultimi devono essere
erogati secondo criteri di efficienza, di efficacia, di economicità
e trasparenza in relazione al soddisfacimento dell’utenze e del
conseguimento degli standard più elevati. Quanto detto
consente non solo il recupero della materia, ma si auspica anche di
accelerare le procedure di ammissibilità ai finanziamenti
comunitari per il raggiungimento degli obiettivi individuati dalla
vigente pianificazione in materia».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Poi sottolinea: «A
mio avviso – continua – gli aspetti sui quali si deve porre
maggiore attenzione, approfondendone lo studio sono l’obiettivo
dell’Ato, quello, cioè, di avviare una corretta gestione
integrata dei rifiuti che comprende sia le attività di
raccolta, trasporto, recupero/smaltimento dei rifiuti, sia il
controllo delle discariche dopo la chiusura, inclusi i servizi di
igiene pubblica. L’Ato per abbattere i costi deve affidare i nuovi
servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti ed igiene urbana mediante
gara unica oppure per Aro, Ambito di Raccolta Ottimali, così
come previsto dal piano provinciale dei rifiuti a quei soggetti
partecipanti alla gara che presentano proposte di miglioramento della
gestione, di riduzione della quantità dei rifiuti da smaltire
prevedendo incentivi economici per le utenze virtuose. Un passaggio
estremamente complesso per il conseguimento dei propositi della
gestione unitaria è costituito proprio dalla scelta della
forma di gestione del servizio: occorre concretizzare il superamento
della frammentazione delle gestioni esistenti, erogare servizi che
siano caratterizzati dalle medesime peculiarità in tutti i
comuni e massimizzare il recupero di materia a scapito dello
smaltimento. Le principali unità funzionali sono: direzione
generale, area tecnica, area amministrativa. Le risorse umane
occorrenti per attuare ciò che è previsto all’interno
della propria pianta organica, devono essere reperite all’interno
degli enti consorziati. Nel caso questo non fosse possibile, si potrà
procedere a nuove assunzioni. All’interno del piano d’ambito per
la gestione dei rifiuti rientra tra le competenze dell’Ato il
completamento della rete impiantistica prevista per lo smaltimento
dei rifiuti e quella per il recupero della frazione organica
costituita dagli impianti di compostaggio. Come pure è
cognizione dell’Ato la definizione dell’ubicazione degli impianti
previsti ma non ancora localizzati, adeguandoli alle migliori
tecnologie disponibili. Sarà necessario effettuare, inoltre,
una verifica rispetto alle potenzialità dei Centri di Raccolta
e Prima Lavorazione dei Materiali Provenienti dalla raccolta
differenziata già realizzati e quelli che sono anche in
esercizio, con lo scopo di ottimizzare le potenzialità
impiantistiche a seguito del rinnovo dell’affidamento dei servizi.
L’articolo 238 del Decreto Legislativo 152 del '06 ha reintrodotto
la tassa comunale di smaltimento dei rifiuti urbani che viene
calcolata impiegando un metodo tariffario, ovvero attenendosi ai
comportamenti virtuosi dell’utenza. Le diverse autorità
possono liberamente determinare le aliquote da applicare alle utenze
per il funzionamento del sistema e nella scelta degli strumenti
incentivanti tesi alla promozione della raccolta differenziata. Ciò
nonostante nella definizione del nuovo modello organizzativo del
servizio si sottolinea che la ditta deve adottare delle soluzioni
tecniche ed utilizzare attrezzature idonee per fornire tutti i dati
occorrenti per designare una contabilità spinta dei materiali
raccolti in maniera differenziata. Questo consente di istituire una
contabilità più vicina possibile alla singola utenza.
Tra le principali tecniche di raccolta e contabilizzazione dei
materiali si evidenzia la raccolta domiciliare effettuata mediante
sacchi secchi dotati di codice a barre di riconoscimento
dell’utenza».</p>
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