Data pubblicazione: 30/08/2008 | INTERVENTI
«L'aeroporto di Galatina sia motivo di richiamo turistico. Ci vogliono voli charter»
«Tempi duri per l’aeroporto brindisino e non solo. La Puglia, a causa della vicenda «Alitalia», è stata penalizzata». Ad intervenire tramite lettera aperta, è il segretario generale della Filt Cgil di Lecce, Mario Vantaggiato.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Non si
placa la questione «Alitalia» che ha interessano la
Puglia e gli aeroporti. A scrivere, questa volta, è Mario
Vantaggiato, segretario generale della Filt Cgil di Lecce. «Il
piano di salvataggio programmato da Alitalia che si traduce poi in un
ulteriore isolamento del sistema aeroportuale per il grande Salento
con evidenti ricadute in termini di mobilità occupazionali per
i cittadini e lavoratori salentini, impone - sottolinea Vantaggiato -
la necessità a tutti gli organi politici e istituzionali di
trovare immediate soluzioni alternative in proprio, attraverso
l’utilizzo dell’aeroporto militare di Galatina per i voli
civili».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Poi sottolinea: «A
tal proposito è da apprezzare l’iniziativa messa in campo
dal presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete, di convocare
a breve un tavolo tecnico di programmazione a riguardo, atteso che
già da tempo numerosi sindaci dei comuni salentini hanno
espresso parere favorevole ad investire risorse economiche per il
rilancio dell’aeroporto di Galatina. Già da tempo come
Filt-Cgil abbiamo espresso questa necessità alla luce del
fatto che molti voli, soprattutto quelli internazionali sarebbero
concentrati sullo scalo barese, e questo rischia di determinare un
danno incalcolabile all’economia turistica dell’intero Salento. A
Brindisi spettano rotte adeguate agli interessi e allo sviluppo del
territorio delle tre province, che insieme fanno due milioni di
abitanti, la metà dell’intera popolazione pugliese.
Valorizzare il Salento vuol dire anche eliminare disservizi, e la
mancanza di coincidenze rispetto agli orari di collegamento vigenti
tra Lecce - City Terminal, aeroporto di Brindisi e viceversa. Non
possiamo non evidenziare la situazione di malessere del sistema
aeroportuale nell’area salentina. Pur tuttavia le richieste di
utilizzo aereo sembrano essere consistenti in quanto il nostro
territorio possiede numerosi villaggi turistici di qualità».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ed ecco la battaglia di
Vantaggiato: «A tal riguardo - continua - abbiamo da sempre
invocato e continuiamo a sostenere la nostra battaglia per l’apertura
a una serie di voli giornalieri in partenza e arrivo nell’aeroporto
di Galatina. Disporre di voli diretti, speciali da e per Galatina,
potrebbe divenire un ulteriore attraente motivo di richiamo
turistico. Un dato di fatto è certo l’eventuale apertura
dello scalo di Galatina, destinato ai voli charter, che non
entrerebbe in competizione con quello di Brindisi destinato ai voli
di linea dove, invece, almeno l’80 per cento dei flussi turistici
riguarderebbero un soggiorno o una vacanza nel Salento».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Poi conclude: «Un
indubbio interesse, quello dell’apertura dello scalo di Galatina,
che è tuttora confermato e supportato da gran parte dei
tour-operator salentini e italiani, in quanto rappresenterebbe senza
dubbio un attraente motivo di richiamo turistico, oltre
all’insediamento di nuovi posti di lavoro per giovani disoccupati.
Per la cronaca segnaliamo inoltre che era già tutto pronto
cinque anni fa quando l’ex governatore Fitto cancellò
Galatina dal piano regionale dei trasporti insieme ai relativi
finanziamenti già stanziati di 10 miliardi delle vecchie lire,
a seguito dell’intesa Stato-Regione Puglia del 2000 e la successiva
delibera della Provincia di Lecce che approvò un piano di
fattibilità che prevedeva oltre all’allungamento della
pista, una palazzina di nuova struttura con uffici, biglietteria,
punto ristoro, e altri servizi per l’utenza. E ancora una volta -
conclude Vantaggiato - a pagarne le conseguenze di questi inutili
disservizi sono i cittadini-utenti che quotidianamente vengono
privati di un diritto sacrosanto che è quello della mobilità».</p>
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