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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 29/08/2008 | INTERVENTI
Antonio Maniglio: «Si salva Alitalia e Malpensa, si affonda il Grande Salento»
«Una volta salvaguardato il futuro di Malpensa tutti i costi vengono scaricati sul Mezzogiorno, questo è il succo dell’operazione decisa dal governo nazionale», sottolinea. Ma arriva la risposta di Rocco Palese: «Dissipati 56 milioni di euro».
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Il presidente del gruppo consigliare regionale del Partito Democratico, <strong>Antonio Maniglio</strong>, scrive una lettera aperta in difesa dell&rsquo;aeroporto di Brindisi e chiede che si convochino i consigli provinciali e comunali delle citt&agrave; capoluogo per far sentire la voce dei salentini. &laquo;Il piano di salvataggio di Alitalia ha l&rsquo;imprinting della Lega Nord. Una volta salvaguardato il futuro di Malpensa tutti i costi vengono scaricati sul mezzogiorno, questo &egrave; il succo dell&rsquo;operazione decisa dal governo nazionale. Il piano messo a punto prevede s&igrave; una nuova societ&agrave; ma anche meno aerei e sei nuove basi, tra le quali non c&rsquo;&egrave; Brindisi, n&eacute; Bari. Il sostanziale abbandono dell&rsquo;aeroporto di Brindisi comporter&agrave; alcune tragiche conseguenze: con meno aerei ci sar&agrave; bisogno di meno personale, il biglietto aereo coster&agrave; di pi&ugrave;, saranno vanificati gli ottimi risultati raggiunti in questi mesi. Grazie ai bandi della Seap, infatti, da Brindisi sono gi&agrave; stati attivati nuovi voli nazionali e internazionali e il traffico passeggero &egrave; aumentato del 9 per cento. Sono i frutti di una politica innovativa degli incentivi da parte della giunta Vendola e dell&rsquo;ottima prova fornita dal management della Seap che ha aperto lo scalo del Grande Salento a nuovi vettori. Oggi questo graduale processo di crescita del territorio rischia di essere bloccato dalle scelte improvvide del governo Berlusconi. E se a ci&ograve; aggiungiamo la possibilit&agrave; che i debiti di Alitalia verso la Seap, pari a circa 4 milioni di euro, diventino inesigibili il quadro diventa ancora pi&ugrave; fosco. Ecco perch&eacute;, a tutela di una prospettiva di autonomia e di sviluppo del Grande Salento, &egrave; necessaria la pi&ugrave; ampia mobilitazione delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. E forse una riunione congiunta dei consigli provinciali e comunali delle citt&agrave; capoluogo potrebbe servire a compattare il Salento, a impegnare i parlamentari a difendere il proprio territorio e a non piegarsi ai diktat della Lega, a coinvolgere l&rsquo;insieme delle forze sociali che in questi anni non hanno mai fatto mancare il loro stimolo sui temi delle infrastrutture per lo sviluppo. &Egrave; ovvio - conclude Maniglio - che contro la penalizzazione dell&rsquo;aeroporto di Brindisi e a difesa degli interessi del Grande Salento ho gi&agrave; preparato, a nome del Partito democratico, un ordine del giorno da discutere nel primo consiglio regionale utile&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="text-align: justify;"><strong>L'INTERVENTO DI ROCCO PALESE</strong> | <!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->&laquo;Si arrabbia e piange oggi il presidente Vendola perch&eacute; gli aeroporti pugliesi sono fuori dal piano di rilancio di Alitalia. Ma le sue sono solo lacrime di coccodrillo: da oltre tre anni gli ricordiamo che la Regione &egrave; socio quasi unico di Aeroporti di Puglia e che nel 2005 dopo che il nostro Governo regionale aveva avviato centinaia di milioni di euro di investimento per potenziare i 4 scali pugliesi erano maturi i tempi per la privatizzazione e, quindi, per il rafforzamento della societ&agrave; e dei 4 aeroporti sul mercato aereo internazionale. Invece per puro furore ideologico lui e la sua maggioranza hanno continuato a disinteressarsi della gestione della societ&agrave;, ad opporsi alla privatizzazione e, soprattutto, a consentire che negli ultimi due anni di Governo Prodi, Alitalia continuasse a fare il bello e il cattivo tempo, cancellando voli su voli da e per Bari e Brindisi. Il coccodrillo &ndash; Vendola oggi piange accusando il Governo Berlusconi e il ministro Fitto di presunte colpe, dopo aver egli stesso sbranato il sistema aeroportuale pugliese, non cogliendo mai le nostre denunce, le nostre proposte, i nostri allarmi sul fatto che ogni giorno senza che il suo Governo regionale e il Governo Prodi aprissero bocca, Bari e Brindisi venivano scippati di voli e servizi e i passeggeri subivano cancellazioni e ritardi a volte senza neanche alcun preavviso. Vendola oggi piange e invoca rivolte contro il Governo Berlusconi, mentre fino a ieri ha taciuto quando dal Salento si levavano grida di dolore della politica, degli Enti Locali, delle categorie produttive e delle popolazioni contro la politica dissennata di Alitalia. A questo si aggiunge la totale incoscienza con cui, sempre per evitare la privatizzazione di Aeroporti di Puglia, il Governo regionale ha consentito che venissero dissipati oltre 56 milioni di euro di fondi europei attraverso i famigerati bandi di gara pubblicati da Aeroporti di Puglia per l&rsquo;assegnazione di rotte a Bari, Brindisi e Foggia: ad oggi molti di quei voli non sono mai partiti, molti altri sono stati cancellati e, ciliegina sulla torta, ad una delle compagnie vincitrici e, quindi aggiudicatarie di fondi europei, la Club Air, &egrave; stata revocata la licenza, dopo che aveva gi&agrave; incassato 563mila euro di quei finanziamenti. Perch&eacute; Vendola non si &egrave; mai occupato di tutto questo? Perch&eacute; non ha mai risposto alle nostre decine di interrogazioni e mozioni? E perch&eacute; non ha mai risposto neanche alle sollecitazioni provenienti persino dall&rsquo;amministratore unico di Adp, Di Paola che anche nel corso della recente audizione chiesta da noi in Commissione Bilancio ha detto di aver chiesto alla Giunta Vendola di scendere in campo per difendere gli aeroporti pugliesi dal piano di Prodi come la Lombardia era scesa in campo per difendere Malpensa? E perch&eacute; la Giunta Vendola non ha mai presentato a quel manager un piano industriale con la mission che la Regione Puglia voleva affidare all&rsquo;azienda e con precisi obiettivi da raggiungere? Perch&eacute; Vendola, Loizzo e compagni per due anni sono andati a Roma solo per prendere il caff&egrave;, non hanno mai saputo difendere gli interessi della Puglia con atti concreti e non lo fanno neanche adesso. Se &egrave; vero, come &egrave; vero, che il Presidente Vendola oggi non trova di meglio da fare se non ricattare a mezzo stampa il Governo Berlusconi minacciando, fuori da ogni logica di mercato per quanto riguarda Alitalia e, soprattutto, fuori da ogni logica di responsabilit&agrave; politica nei confronti dei cittadini pugliesi, che se non si far&agrave; come dice lui per gli aeroporti, chiuder&agrave; il dialogo sul federalismo. Le cose che oggi Vendola contesta al Governo Berlusconi noi le abbiamo contestate per tre anni a Roma e in Puglia decine di volte con interrogazioni e mozioni a lui e al Governo Prodi. La Puglia di Vendola e il Governo Prodi hanno massacrato il trasporto aereo pugliese con logiche menefreghiste e assistenzialiste, creando le condizioni perch&eacute; oggi i nostri aeroporti siano fuori mercato. Detto questo &egrave; decisamente inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta: se Vendola, insieme con consiglieri regionali e parlamentari del centrosinistra intendono orchestrare su Alitalia la stessa sterile propaganda che in passato hanno inutilmente orchestrato sugli inesistenti tagli della Finanziaria, e sui rischi di un federalismo ancora in via di definizione, continueranno a fare solo i loro interessi di bottega politica (peraltro pure male visti i risultati elettorali) e non certo quelli della Puglia&raquo;.</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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CAMPIONATI ITALIANI
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La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
QUASI IN B
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A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
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Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
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