Data pubblicazione: 28/08/2008 | SPETTACOLO
Daniele Durante sul palco con un nuovo progetto: «Quista è la vera pizzica»
Sabato 30 agosto, alle 21, in piazza, a Merine, di scena il nuovo progetto musicale di Daniele Durante, fondatore del Canzoniere Grecanico Salentino, dal titolo «quista è la vera pizzica», un viaggio alla riscoperta della tradizione antica.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Dopo la
trentennale attività con il Canzoniere Grecanico Salentino,
passato oggi alla direzione artistica del figlio Mauro, torna al
pubblico con un nuovo progetto Daniele Durante. Dopo due anni di
ricerca torna sulla scena per presentare uno spettacolo inedito che
«rispecchi il folk nel gusto, nell’atmosfera, nel ritmo e
spesso negli schemi metrici e nella vocalità».<br />Oltre ai brani inediti il
nuovo lavoro comprende brani già conosciuti come «La
Questione Meridionale» e «Carataranta» tratto
d’unione tra i pezzi, l’esecuzione di canti e musiche della
tradizione salentina prese da registrazioni fatte dagli anni ‘50 ad
oggi a testimonianza di una continua ricerca e di un amore che non si
è perso. Il suo amore intenso per la musica popolare salentina
prende una forma nuova, non più quella della riproposta, ma di
una nuova proposta, nei contenuti e nella forma con cui esprimerli.
Ad accompagnare Durante nel suo progetto un gruppo di musicisti non
professionisti, scelti per condividere di intenti ed emozioni.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">A prima vista il suo
organico non lascia certo immaginare un concerto di musica, nella
concezione condivisa del termine: cardarina (secchio per l’impasto
di piccole quantità di calce), incudine, tinella (tino per la
raccolta dell’uva), rattacasu (grattugia per il formaggio), stompu,
farnaru (attrezzo per la cernita delle olive), sono gli strumenti
che, decontestualizzati dall’ambito d’uso per cui nascono, danno
carattere al progetto. Lo strumento ritorna ad essere investito del
suo significato originario, quello di mezzo, strumento appunto, con
cui perseguire un fine, percorrendo una strada inversa, in cui gli
attrezzi del lavoro ritornano ad essere strumenti musicali. Qui ogni
cosa viene adattata alla condizione che si intende proporre, quella
del ritmo del lavoro, l’unico che in origine accompagnava quei
canti di cui molti piedi sentono le vibrazioni di fronte ai palchi
della riproposta.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ciò che conta è
l’ossessività del gesto e dello stato di piacere che esso
procura a chi lo fa, la stessa condizione emozionale che si intende
trasmettere all’ascoltatore. Non è estetica la funzione che
Durante cerca nelle percussioni. Sono suoni secchi, sordi, quelli che
catturano maggiormente l’attenzione di Durante, quelli, cioè,
che le sue orecchie hanno ascoltato in una, ormai scomparsa,
campagna, quando il soundscape, la combinazione di suoni, rurale non
conosceva l’uso dell’elettricità. Uno spiegarsi di timbri
stesi lungo un tappeto ritmico fatto di terzine, di pizziche, tempi
concitati che non tolgono lo spazio a melodie lente e malinconiche.
Varie le tematiche trattate, maggiormente di denuncia sociale e
culturale, da cui si evince la disillusione e il disincanto di un
uomo, di una vita.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«Quista è la
vera pizzica» è un progetto ironico, sarcastico e
sottile in cui Daniele Durante continua a mettere in gioco se stesso
facendo il punto della situazione su ciò che oggi è il
sud, il suo testo e contesto, attraverso i modi di viverlo. Cosciente
di lanciare una provocazione, Durante invita alla riflessione,
elemento fondamentale per una presa di coscienza di chi desideri
decidere con la propria testa, di chi non voglia più accettare
i ruffiani e adulatori che stanno a monte dei mali della nostra
società. Nonostante il chiaro messaggio politico, l’invito
non è quello di schierarsi, ma di aprire gli occhi, pensare
con il proprio cervello, reagire e agire. E se la pizzica, la «vera
pizzica» ha per secoli curato i mali, che continui ancora a
farlo, attualizzando ai nostri vizi sociali il suo potere
terapeutico. Sabato 30 agosto alle ore 21,00, in piazza, a Merine, di
scena il nuovo progetto musicale di Daniele Durante che ha già
animato il Festival della Notte della Taranta nella tappa di
Calimera ed entusiasmato il pubblico ad Ugento durante La Notte della
Pizzica.</p>
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