Data pubblicazione: 28/08/2008 | POLITICA
«Inaccettabili le nuove assunzioni alla Lupiae. Il Comune si faccia sentire»
Il monito arriva da Antonio Rotundo, leader dell'Unione a Palazzo Carafa: «La società - sottolinea - è in perdita e con esuberi di personale, non si capisce come si possa procedere a nuove assunzioni. Il Comune tuteli gli azionisti».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Il leader
dell'opposizione di centrosinistra a Palazzo Carafa, Antonio Rotundo,
de L'Unione, torna a parlare della Lupiae Servizi, la società
partecipata che eroga servizi alla città. Ritiene
inaccettabile che «una società in perdita e con esuberi
di personale, proceda a nuove assunzioni. Il Comune - dice - si
faccia sentire, a tutela dei contribuenti: «I leccesi che,
anche a causa della montagna di debiti accumulati dalla Lupiae,
pagano le tasse comunali più alte di tutta la Puglia non
possono tollerare ulteriori episodi, piccoli o grandi che siano, di
cattiva gestione. Il Comune, nella sua
qualità di unico azionista della società, non può
passivamente ed in silenzio accettare che si sperperi altro denaro
dei contribuenti leccesi per assumere personale, come è,
invece, avvenuto durante il periodo estivo quando la Lupiae ha
proceduto ad assunzioni a tempo determinato attraverso società
di lavoro interinale per almeno 5-6 unità.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Non è in
nessun modo giustificabile, nè moralmente nè
politicamente, che una società che ha decine e decine di
lavoratori in esubero e che anche nel 2008 chiuderà con
perdite di esercizio consistenti, superiori ad un milione di euro,
somma che il Comune sarà chiamato a ripianare, possa procedere
a nuove assunzioni come se nulla fosse. E diciamo ciò proprio
perché abbiamo sostenuto il nuovo corso della società e
il difficile sforzo per il suo risanamento. Ma in questi
atteggiamenti - conclude - abbiamo visto una contraddizione vistosa
con i dichiarati obiettivi di moralizzazione di trasparenza e di
risanamento e di questo siamo dispiaciuti. Per questo chiediamo al
sindaco di intervenire sulla società e di riferire sulla
vicenda nella prossima seduta del Consiglio comunale».</p>
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