Data pubblicazione: 28/08/2008 | AMBIENTE
Garantita l’acqua all’agricoltura fino al 10 settembre. Puglia ringrazia la Basilicata
Continua il problema «acqua» nella nostra regione. Per Coldiretti Puglia vanno assolutamente rispettate le esigenze dei cittadini, ma per quanto riguarda il mondo agricolo non bisogna fermare l’irrigazione di una grossa azienda come l’agricoltura.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Continua
il problema siccità nel Salento ma «grazie all’accordo
raggiunto dall’assessorato alle Opere pubbliche pugliese con la
Regione Basilicata è stata garantita la fornitura di acqua
all’agricoltura fino al 10 settembre». Ad annunciarlo è
la Federazione Coldiretti Puglia. «Purtroppo, non è
sufficiente. Dopo il 10 settembre sarà ancora in corso la
campagna dell’uva da tavola e gli imprenditori agricoli dovranno
avviare la produzione degli ortaggi autunno, vernini e irrigare gli
oliveti specializzati. È assolutamente necessario un
monitoraggio puntuale da parte delle Regioni Puglia e Basilicata e
l’istituzione di un tavolo di confronto settoriale permanente,
aperto alle organizzazioni del mondo della produzione. I palliativi
evidentemente non bastano più. Bisogna iniziare a distinguere
gli interventi immediati da quelli strutturali. Propedeutica a tale
approccio la necessità di una scelta politica importante e
determinata, nel considerare la soluzione del problema idrico il
primo obiettivo della Regione Puglia». Perentorio il presidente
della Coldiretti Puglia, <strong>Pietro Salcuni</strong>, fortemente
preoccupato per le ripercussioni che la crisi idrica sta avendo sulle
colture agricole e per quanto può ancora accadere nel prossimo
futuro alle produzioni di uva da tavola, ortaggi e olive, in termini
di calo di quantità e rese, oltre ad una paventata riduzione
di investimenti finalizzati ai contratti di commercializzazione.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«L’annoso
problema della siccità in Puglia - incalza il direttore della
Coldiretti Puglia, <strong>Antonio De Concilio</strong> - impone che tutti gli
interventi finanziari anche nazionali e comunitari e le diverse
politiche di sviluppo siano prioritariamente orientati ad affrontare
in modo strutturale e non emergenziale la ricorrente crisi idrica. È
necessario partire dall’esatta conoscenza del fenomeno, dei suoi
effetti e della diversità e disponibilità di strumenti
d’intervento. È essenziale monitorare costantemente i
tradizionali ed usuali mezzi di approvvigionamento, pozzi ed invasi,
e di vettoriamento, condotte, ma anche avere esatta contezza -
conclude De Concilio - dei flussi d’acqua che vanno all’industria,
di quelli che in emergenza possono essere prelevati ancora da fiumi,
falde e sorgenti, dell’acqua che può essere resa disponibile
dai dissalatori e dai depuratori urbani, oltre alla realizzazione di
infrastrutture strategiche, a partire proprio dalla traversa del
fiume Sarmento e dalla Diga di Piano dei Limiti». Per
Coldiretti Puglia vanno assolutamente rispettate le esigenze dei
cittadini, ma al mondo agricolo non possono essere chiesti
ciclicamente sacrifici che rischiano di frenare il futuro di una
importante componente dell’economia pugliese.</p>
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