Data pubblicazione: 27/08/2008 | POLITICA
Se Garrisi è contento della conduzione della festa, Rotundo guarda ai problemi
Lecce. Botta e risposta sulla questione rifiuti. L'assessore Garrisi è soddisfatto della gestione della differenziata, ma Rotundo del Pd, dalla minoranza sottolinea l'aumento delle tasse e dice di «migliorare il servizio prima di chiedere un centesimo».
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> |
L’assessore alle Politiche ambientali, <strong>Gianni Garrisi</strong>,
rivolge un sentito ringraziamento ai cittadini leccesi ed a tutti i
visitatori della festa patronale che si è appena conclusa per
la disponibilità e la sensibilità dimostrate con la
partecipazione al progetto di raccolta differenziata organizzato per
questo appuntamento. Com’è noto la Provincia di Lecce ha
finanziato lo specifico progetto di raccolta differenziata dei
rifiuti per la festa patronale, messo a punto dall’assessorato alle
Politiche ambientali del Comune di Lecce ed espletato dalle ditte Axa
ed Ecotecnica.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«Mi preme
ringraziare i leccesi e tutti coloro che hanno visitato la festa di
Sant’Oronzo in questi giorni per la sensibilità dimostrata.
Il progetto di raccolta differenziata - spiega l’assessore Garrisi
- è stato un successo grazie al rispetto dell’ambiente e
della città che hanno dimostrato i cittadini, ma grazie anche
all’impegno dell’Ufficio Ambiente e delle ditte, oltre che
ovviamente della Provincia di Lecce che ha messo a disposizione i
fondi necessari. Alcune situazioni possono anche essere migliorate,
ma è chiaro che questo tipo di progettualità sarà
riproposta in futuro per eventi ed occasioni dello stesso tipo della
festa patronale. È la dimostrazione peraltro - conclude - che
la sinergia tra enti, apparati tecnico-amministrativi e cittadini può
costituire la fortuna della raccolta differenziata, che è
imprescindibile e che deve funzionare non solo nelle occasioni
particolari».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">C'è poi il leader
dell'opposizione a Palazzo Carafa, <strong>Antonio Rotundo</strong>, del Pd,
che invece pone la sua attenzione e le sue riflessioni al servizio di
nettezza urbana esercitato durante tutto l'anno. Rotundo fa
riferimenti espliciti sull'aumento delle tasse di quest'anno: «Non
si possono spremere i cittadini leccesi come se fossero dei limoni.
Le famiglie sono in serie difficoltà e non possono essere
gravate da nuovi aumenti delle imposte, soprattutto se in cambio di
una tassa sui rifiuti già molto alta non corrisponde un
servizio moderno ed efficiente. Nessuno – aggiunge – ha criticato
infatti il servizio con parole più aspre dello stesso sindaco
quando ha detto che la città è sporca da fare schifo».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Le colpe, secondo
Rotundo, risalgono ad altra epoca storica, quando due anni fa ci fu
l'appalto: «Presentato come innovativo e di respiro europeo
dall’onorevole Poli - sottolinea - si è rivelato addirittura
peggiorativo rispetto al famigerato capitolato Ciclosi, in quanto
nato già in partenza con principi vecchi ed obsoleti sin dal
2005, anno di pubblicazione del bando di gara». Un bando che
secondo Rotundo «non solo non ha tenuto conto delle specifiche
peculiarità della nostra città, ma non ha fatto leva
sulla raccolta differenziata». Rotundo le definisce «scelte
fallimentari che non si possono scaricare sui cittadini. Non si può
chiedere ai leccesi neanche un centesimo in più se prima non
si migliora il servizio attuale». E se nel mese di gennaio,
Rotundo presentò già una mozione, attualmente, dice che
occerre riportare la questione in Consiglio. È poi propositivo
e conclude: «Occorre adottare un sistema porta a porta in grado
di ridurre la produzione di rifiuti e di incrementare sensibilmente
la differenziata».</p>