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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>POGGIARDO</strong> | Nasce
la Fondazione «Notte della Taranta». Si tratta di un
obiettivo che viene raggiunto dopo circa undici anni di attesa e che
si propone di sostituire i Comuni nell'organizzazione del festival.
La Notte della Taranta, reduce dal successo di quest'anno, oltre
100mila persone, richiede un intervento più presente, più
corposo. Ed ecco che, la Fondazione avrà il compito di entrare
direttamente nel merito dell'organizzazione. L'atto costitutivo è
stato depositato questa mattina, a Poggiardo, presso lo studio
notarile <strong>Alfredo Positano</strong>. Ed è stato lo stesso notaio
a leggere le norme che regolamenteranno il rapporto all'interno della
fondazione. Ciò che emerge è che non c'è un
organo, un'istituzione a prevalere su un'altra. Piuttosto tutte si
compensano e hanno un proprio compito. Ogni parte potrà
abbandonare in qualunque momento la Fondazione, dopo aver adempiuto
agli obblighi associativi. Ed ecco, che stamattina, un gruppo di
curiosi si mette a margine di piazza Umberto I. Ci sono le telecamere
dei giornalisti, taccuino alla mano, e i fotografi. Oggi, poi, a
Poggiardo, è giornata di mercato e di gente, in piazza, ce
n'era molta. Sta di fatto, che prima di tutti, sono arrivati il
sindaco di Melpignano, <strong>Sergio Blasi</strong>, in qualità di
presidente dell'Istituto Diego Carpitella, e il presidente della
Provincia, <strong>Giovanni Pellegrino</strong>. Che però hanno atteso
l'arrivo delle altre parti, del presidente della Regione, <strong>Nichi
Vendola</strong>. Presente anche <strong>Luigino Sergio</strong>, in rappresentanza
dei Comuni della Grecìa Salentina, e <strong>Ada Fiore</strong>, di
Corigliano d'Otranto. Insomma, appena salito le scale, l'ampio salone
illuminato, le sedia, l'atmosfera accogliente (la giornata è
importante, e si sa, la prassi vuole che tutti siano presenti dinanzi
al notaio prima di dichiarare ufficiale la fondazione). E allora,
tutti intorno a un tavolo, i sindaci e i rappresentanti delle
istituzioni si sono accomodati. Intanto, alle domande dei
giornalisti, per primi hanno risposto Vendola, Sergio e Pellegrino.
Poi dopo Blasi, un po' scocciato che si chiedano parole ufficiali a
lui, che in quell'occasione, umilmente ha sottolineato la presenza di
altre personalità illustri. «Melpignano non è il
centro del mondo», ci aveva appena detto questa mattina per
telefono.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'OBIETTIVO DELLA
FONDAZIONE</strong> | Potremmo sintetizzare che l'obiettivo che si
prefigge la fondazione è quello di sostituirsi ai Comuni, che
da sé, in questi anni, si sono preoccupati dell'organizzazione
del festival di Melpignano. Il percorso, però, è più
complesso. Innanzitutto perché come già è
successo in questi ultimi anni, la taranta non è solo il
concertone finale di fine agosto, ma anche altri eventi sparsi sul
territorio e che interessano diverse realtà culturali. Poi
perché, da quest'anno, ciò che si vuole ottenere è
dipendere sempre meno dalle risorse economiche pubbliche attingendo
ad investimenti privati. Ecco il ruolo della fondazione. Essere
vettore di aziende private, che attraverso un investimento possano
raggiungere il proprio scopo, quello cioè di promuoversi.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LA POLITICA</strong> | Il
presidente della Regione, Nichi Vendola, auspica che la taranta
coinvolga il territorio per 365 giorni all'anno: «Una
strumentazione giuridica, un luogo che consenta alla taranta di
essere un luogo attivo 365 giorni all'anno - sottolinea - Ricerca e
lavoro quotidiano tutto l'anno dovranno affiancare i già noti
giorni del festival, quelli cioè che lo precedono, e il
concertone finale di Melpignano. Oggi, la Notte della Taranta diventa
non più un evento, ma una struttura stabile che si impegna ad
affrontare il futuro. Luigino Sergio, dal canto suo, sottolinea:
«Vorrei, intanto, che i Comuni e la Provincia continuassero a
sostentare l'evento dall'alto della loro autonomia, perché la
Grecìa è una delle eccellenze in Puglia. E poi, mi
piacerebbe che fosse invertito il trend. L'investimento mi auguro che
arrivi dai privati, non dico in maniera determinante, ma quanto meno
in modo significativo».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ciò che è
sicuro, è che la fondazione potrà contare su un fondo
di garanzia di 325mila euro, di cui 300mila euro è il valore
assegnato al marchio Notte della Taranta, 10mila euro da Regione e
Unione della Grecìa, e 5mila euro dalla Provincia. Si attende
ora di formare il consiglio di amministrazione è formato da
quattro a sei consiglieri, in attesa di nominare il presidente, che
con ogni probabilità sarà Massimo Bray, direttore
dell'enciclopedia Treccani e salentino piuttosto conosciuto. «La
scelta di Bray - sottolinea Pellegrino - è una scelta al
vaglio ma che ancora non è stata fatta. È un salentino
di cui possiamo essere orgogliosi».</p>