Data pubblicazione: 27/08/2008 | INTERVENTI
«Destagionalizzare la Taranta nel mese di giugno». La proposta di Luigi Mazzei
La nuova fondazione, de «La Notte della Taranta» non mette tutti d'accordo. Dal centrodestra del gruppo consiliare dell'Unione dei Comuni della Grecìa, arriva un monito lanciato dal presidente del gruppo del Pdl, Luigi Mazzei.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'INTERVENTO</strong> | «Le
esternazioni di Sergio Blasi all’indomani del concertone non sono
più una novità. Certamente sono da intendersi come il
portato un po’ isterico della tensione che, indubbiamente, egli
accumula al termine dell’organizzazione dell’evento. Di certo,
però, occorre riflettere sulla loro valenza perentoriamente
biblica. Ieri disse provocatoriamente: «Basta! La notte della
Taranta finisce qui». Oggi va ripetendo a destra e a manca: «Voglio un milione di euro o non se ne fa più niente».
Domani, con ogni probabilità, asserirà: «Dopo di
me il diluvio». Cose che si dicono. Di conseguenza ha proprio
ragione il presidente della Grecìa, Luigino Sergio, quando
replica che non è con i diktat personalistici che si va avanti
e che la Notte della Taranta non ha bisogno di ulteriori
«elargizioni» pubbliche per garantire il successo della
manifestazione. Concordiamo perfettamente: ciò che serve è
un progetto condiviso, ed io aggiungo culturale, e non solo di
marketing territoriale. Come più volte ho affermato nel
Consiglio dell’Unione della Grecìa, mi pare che la
Fondazione dia l’impressione di essere nata solo per «raccattare»
risorse pubbliche e non per realizzare ciò che da anni manca:
un reale progetto culturale che miri al recupero delle tradizioni
musicali, scritte ed orali del Salento ed in particolare della
«lingua grika», visto che siamo nella Grecìa
Salentina.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Invece, come tutti
avranno notato, nella Fondazione manca proprio il soggetto deputato a
ciò: l’Università del Salento, probabilmente non
considerata all’altezza. Di contro, invece, Blasi ha voluto
garantire la sua «eterna» presenza nella Fondazione con
l’inserimento dell’Istituto Carpitella, che di fatto presiede,
escludendo i tanti soggetti che di Tarantismo e tradizioni popolari
se ne occupano da tempo. Niente di tutto ciò: a Blasi
interessa soltanto il milione di euro.<br />Eppure nel Salento vi
sono una miriade di manifestazioni culturali di qualità che
meriterebbero maggiore attenzione. Eppure nel Salento vi sono altre
fondazioni, come la «Fondazione Notte di San Rocco» che,
con un contributo minimo, hanno realizzato un evento che ha portato
in largo San Rocco oltre 25mila persone, unendo alla musica un
convegno e una degustazione enogastronomica. Che dovremmo fare,
adesso: aspettarci le rivendicazioni economiche di ogni
organizzatore? Anzi, proprio a tal proposito, e per evitare inutili
fraintendimenti non sarebbe male che la Provincia di Lecce
riconoscesse con un proprio marchio le migliori manifestazioni
creando un cartellone del «Salento d’Amare».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Perché non
ricordare poi che le edizioni precedenti della Notte della Taranta,
che hanno avuto eguale successo, sono costate 300mila euro mentre in
questi ultimi anni si è arrivati ad una crescita esponenziale
ingiustificata? Un buon amministratore si misura sulla capacità
di produrre progetti di qualità utilizzando poche risorse
pubbliche, o quanto meno quelle indispensabili, quelle che si possono
chiedere in tempi di ristrettezze diffuse. Non si possono
giustificare le richieste di un milione di euro come fa Blasi,
adducendo le 25mila presenze in più garantite nel Salento
dalla manifestazione. Lasciando da parte l’attendibilità dei
dati e la capacità di spesa dei giovani in questione, viene da
dire che con un milione di euro Regione e Provincia potrebbero
promuovere una campagna di marketing turistico su scala
internazionale, coinvolgendo i tour operator e le agenzie di viaggio.
Una campagna di marketing che certamente potrebbe garantire un
ritorno turistico superiore e di qualità. Non serve più
solo il marketing: bisogna passare al progetto condiviso, come dice
giustamente Luigino Sergio. Perché, ad esempio, non si
affronta la proposta presentata dal gruppo consigliare del Pdl
dell’Unione della Grecìa Salentina, di destagionalizzare la
manifestazione, spostando la data nel mese di giugno con il
Concertone da tenere il 29, festa dei Santi Pietro e Paolo
strettamente legati alla tradizione del tarantismo, invece di
continuare a sovraffollare un periodo di per sè già
pieno di presenze come quello di agosto? È vano sperare che
Blasi la smetta di lamentarsi e si apra all’ascolto anche delle
altrui proposte ed opinioni? Staremo a vedere».</p>
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