di Fernanda Castellano
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>OTRANTO (dalla nostra
corrispondente)</strong> | È stata ritrovata questo pomeriggio la
ragazza scomparsa all'alba di ieri da Otranto, dal Campeggio Idrusa,
dov'era con un gruppo di cinque amici, in villeggiatura. <strong>Laura
Gianferri</strong>, di 23 anni, di Rieti, si era allontanata senza
preavviso alle 5,30, nelle prime ore del mattino, dopo che la sera
prima l'aveva trascorsa in campeggio. Ora, stando a quanto è
accaduto, la ragazza è stata ritrovata ed è in buone
condizioni. Si trovava in località Padula, nelle vicinanze del
fiume Idro, rannicchiata su uno dei ponti. La segnalazione è
partita da due fedeli che uscendo dalla Chiesa di Sant'Antonio hanno
segnalato a un vigile urbano, <strong>Piero Vincenti</strong>, che in quel
momento era impegnato a gestire il traffico stradale domenicale. Il
vigile, dopo la segnalazione, ha avvertito il comandante di polizia
municipale, <strong>Vito Antonio Spedicato</strong>, che unitamente a due
colleghi, <strong>Flavio Pezzulla</strong> e <strong>Francesco Angelino</strong>, che
hanno ripercorso il fiume Idro a ritroso fino a che non hanno trovato
la ragazza. In lontananza, prima l'hanno chiamata e lei ha subito
risposto agli agenti, senza esitare, proprio da sotto uno di quei
cavalcavia dove si trovava.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Da quanto si è
saputo, la ragazza soffrirebbe di qualche forma d'ansia o
depressione, non a caso al momento del ritrovo era in stato
confusionale. Al momento della scomparsa, dal nord è scesa la
madre preoccupata della sorte della figlia. Ad Otranto, nei bar e nei
lidi erano stati distribuiti diversi volantini e affisse sui pali e
nei locali commerciali delle piccole locandine con la sua foto.
«Scomparsa» era il titolo, e c'erano delle indicazioni
sul suo abbigliamento, pantaloni verdi di lino e felpa grigio-verde.
La ragazza è stata ritrovata grazie al lavoro delle forze
dell'ordine, in particolare dei carabinieri della stazione di
Otranto, diretti dalla compagnia di Maglie del capitano Andrea
Azzolini. Al momento della scomparsa, il lavoro delle forze
dell'ordine è stato congiunto. Perché oltre ai
carabinieri, sul territorio si sono mossi gli agenti di polizia del
commissariato locale, la protezione civile, i militari del corpo
forestale e quelli della Capitaneria di porto che hanno setacciato
con i propri mezzi il mare, anche per l'eventualità che
la ragazza avesse compiuto qualche gesto estremo. Per fortuna, tutto
bene.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MAGLIE</strong> | Dopo 36 ore è
stata ritrovata, intorno alle 18 di ieri, la ragazza scomparsa da
Otranto, dal Campeggio Idrusa, dov'era con un gruppo di cinque amici,
in villeggiatura. Laura Gianferri, di 23 anni, di Rieti, si era
allontanata senza preavviso nelle prime ore del mattino, dopo che la
sera prima l'aveva trascorsa in campeggio. Nel pomeriggio di ieri, in
località Padula, Luca Bruni padre dell'ex sindaco di Otranto,
mentre faceva una passeggiata, ha visto una ragazza accovacciata per
terra vicino ad un canneto e l'ha riconosciuta, grazie alle foto di
cui era stata tappezzata Otranto dai carabinieri della stazione,
dagli amici della ragazza con l'aiuto di vigili urbani, polizia,
forestale e volontari della protezione civile, ed ha telefonato ai
vigili che hanno allertato subito la stazione di Otranto.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Attendendo l’arrivo dei
vigili, ha cercato di avvicinare la ragazza che, terrorizzata, si è
allontanata. Sul posto si è precipitato il vigile urbano che
era stato allertato, la pattuglia dei carabinieri di Otranto che
erano in giro con il compito specifico di cercare la giovane, e una
macchina della forestale di Otranto. Il maresciallo Gagliani arrivato
sul posto è riuscito ad avvicinare la ragazza e l'ha convinta
a salire sulla macchina di un carabiniere che nel frattempo,
allertato pure lui dai colleghi, era corso sul posto per dare una
mano. La giovane è stata portata in caserma in stato di choc,
terrorizzata dopo la notte all'addiaccio e una giornata calda. Nel
frattempo è giunto il 118, allertato dalla centrale operativa
delle compagnia di Maglie. Dopo una visita, i medici hanno appurato
che la ragazza non avrebbe subìto nessun tipo di violenza,
qualche graffio dovuto alle erbacce e alle canne, un’eccessiva
disidratazione dovuta alla mancanza di acqua e cibo per 36 ore.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Dopo i dovuti
accertamenti, il maresciallo Gagliani ha deciso di ospitarla a
casa sua, circondata dalle amorevoli cure della moglie Rita che le ha
cambiato i vestiti e la sta rifocillando a suon di succhi di frutta e
frutta fresca che Laura pare stia apprezzando molto, tanto da non
essere più terrorizzata, ma un po’ più calma anche se
ancora non parla con nessuno. Nelle cure è presente anche la
dottoressa del 118 che attende la ripresa della ragazza per poterla
ricoverare per accertamenti nel reparto di psichiatria dell’ospedale
di Maglie. Una brutta storia che
marcherà l’estate 2008, tutto sommato finita in modo molto
positivo: tanto spavento, tanta fatica di chi non ha mai smesso di
sperare di trovare Laura viva.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ad Otranto, nei bar e nei
lidi erano stati distribuiti diversi volantini e affisse sui pali e
nei locali commerciali delle piccole locandine con la sua foto.
«Scomparsa» era il titolo, e c'erano delle indicazioni
sul suo abbigliamento, pantaloni verdi di lino e felpa grigio-verde.
La ragazza è stata ritrovata grazie al lavoro delle forze
dell'ordine, in particolare dei carabinieri della stazione di
Otranto, diretti dalla compagnia di Maglie del capitano Andrea
Azzolini. Al momento della scomparsa, il lavoro delle forze
dell'ordine è stato congiunto. Perché oltre ai
carabinieri, sul territorio si sono mossi gli agenti di polizia del
commissariato locale, la protezione civile, i militari del corpo
forestale e quelli della Capitaneria di porto che hanno setacciato il
mare con la motovedetta Arena 860, anche per l'eventualità
che la ragazza avesse compiuto qualche gesto estremo. Laura è
viva solo grazie a tutte queste persone che non hanno tralasciato
nulla. Per la giornata di oggi
era previsto l’arrivo dell’elicottero dei carabinieri di Bari,
che ora è annullato. La madre è giunta per vedere la
figlia intorno alle 20,30. <em>(ha collaborato Paolo Franza)</em></p>