Data pubblicazione: 24/08/2008 | CRONACA
In auto con la droga, avevano allestito un vero e proprio «laboratorio»
In tre nei guai. Si tratta di Addolorata Iovine, di 23 anni, napoletana, Eros Impellizzeri e Davide De Mitri, tutti e due di 19 anni leccesi. Utilizzavano l'auto del padre di De Mitri per tagliare dosi di hashish. Più di 55 grammi.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Tutto si è
svolto nel capoluogo, nella ex zona 167, che i militari della
compagnia di Lecce hanno controllato per poi far visita e tre
giovanissimi, trovati in possesso di droga. Due di questi tre sono
incensurati, mentre una terza ragazza, del napoletano, pare abbia
avuto qualche precedente. In pratica, ieri sera è successo che
i carabinieri li hanno scoperti mentre erano intenti a suddividere le
dosi. E allora, dopo averli osservati, in incognito, da lontano, a
fari spenti, sono intervenuti spuntando dal nulla, a tal punto che i
tre non hanno potuto far altro che arrendersi impietriti. La ragazza
è Addolorata Iovine, napoletana, di 23 anni, mentre gli altri
due sono Davide De Mitri, ed Eros Impellizzeri, tutti e due leccesi e
di 19 anni. Ma dei tre, come si diceva, solo la prima era già
un volto noto alle forze dell'ordine, tanto che al momento
dell'arresto è stata l'unica ad essere condotta presso la casa
circondariale di Lecce, a differenza degli altri due che sono stati
arrestati, ma che, non avendo trovato precedenti, praticamente
incensurati, il magistrato di turno ha disposto i domiciliari. E
allora ecco che cosa è successo. I carabinieri si sono
appostati a fari spenti e li hanno tenuti sottocchio per vedere che
cosa succedeva in quell'auto, una vecchia Nissan Primera abbandonata
che è risultata poi essere di proprietà del padre di De
Mitri. La ex 167, come si sa, è una zona periferica del
capoluogo, tanto che i tre probabilmente pensavano di essere «al
sicuro». Sta di fatto, che quando hanno cominciato a maneggiare
le dosi (più di 55 grammi di hashish), il blitz ha confermato
quanto era al momento oggetto di osservazione da parte dei
carabinieri. Nel corso della perquisizione, sono stati trovati
coltelli, di cui uno di genere proibito, utilizzati per tagliare il
panetto di droga, un bilancino di precisione perfettamente
funzionante, e materiale per confezionare le dosi. Tutto, ovviamente,
finito sotto sequestro, insieme all'auto del padre. Ora, l'accusa di
cui i tre dovranno rispondere è traffico e detenzione illecita
di droga, e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti o psicotrope.</p>
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