di Alessandro Donno
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Anche
quest'anno la stagione del Lecce inizia senza novità, infatti
come accade da tre campionati a questa parte, i salentini vengono
eliminati dalla Coppa Italia alla loro prima apparizione. Ma se
contro Monza, Cavese e Treviso, il Lecce aveva perso una gara in
trasferta, stavolta l'eliminazione arriva in casa, al termine della
gara giocata contro la Salernitana, fresca di promozione in serie B.
A decidere il match del «Via del Mare» un gol di Arturo
Di Napoli, la quinta realizzazione personale dell'attaccante contro
il Lecce. La prima occasione, al 14', è per il Lecce, con
Giuliatto che mette in mezzo un buon pallone, ma Cacia non riesce a
sfruttarlo per un soffio. Alla mezz’ora Munari, sugli sviluppi di
una punizione di Caserta, non riesce a deviare il pallone, mandandolo
clamorosamente sul fondo, e un minuto dopo si vede anche la
Salernitana, ma per merito di Diamoutene, incauto nel colpire di
testa un pallone ed insidiando il proprio portiere Benussi, abile nel
salvare la porta.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Al 35’ i campani
colgono anche un incrocio dei pali, protagonista Soligo, che calcia
dalla distanza, ma trova solo l'intersezione dei pali: Benussi è
ancora salvo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Dopo un primo tempo
divertente, nel primo quarto d'ora della ripresa non succede niente.
Al 57' Castillo viene sostituito con Tiribocchi, al 62' esce Caserta
ed entra Vives, e nel momento in cui ci si attende il colpo del
Lecce, è la Salernitana a passare. Accade al 65' quando
Clarcià serve Di Napoli sul filo del fuorigioco, l'attaccante
si trova davanti a Benussi e lo supera senza problemi. Subìto
il gol, il Lecce cerca una reazione che non arriva, entra anche
Konan, ma le migliori palle gol, non sfruttate, arrivano solo nel
recupero, con Diamoutene e Ariatti, ma la palla non ne vuole sapere
di entrare.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Cacia cerca di
sdrammatizzare anche se l'amarezza per aver perso l'opportunità
di superare il turno è evidente: «Non bisogna fare un
dramma, dispiace aver perso, era la prima partita, per di più
davanti al nostro pubblico, ma ormai è necessario farsene una
ragione, perché in gare come queste, ad eliminazione diretta,
ci sta anche che sia un episodio a decidere il tutto. Noi stiamo
cercando la forma migliore, dobbiamo ancora lavorare, non siamo
certamente al top della forma, io stesso so di poter dare molto di
più». Nel merito della gara l'attaccante dice: «Non
è mancata la manovra, sono stati più bravi loro a
bloccarci nelle fonti di gioco. Abbiamo da lavorare e lo sappiamo,
adesso sarà bene concentrarsi sull'obiettivo numero uno: la
salvezza in serie A, e il campionato è ormai alle porte».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Nel post gara Beretta
entra nel merito della partita: «Ci sono stati pregi e difetti,
e noi dobbiamo prendere spunto da entrambi per poteri lavorare sopra.
Io credo che il limite maggiore sia stato quello della mancanza della
brillantezza atletica, ma non appena avremo una situazione migliore
anche il resto funzionerà come vogliamo». Per il tecnico
comunque è ovvio che c'è ancora da lavorare su quei
meccanismi che devono diventare automatici: «Una valutazione
complessiva? Si deve migliorare nei diversi reparti così come
nella forma atletica. Ma sarà su questo che si lavorerà».
Beretta ritroverà i suoi già stamane alle ore 11 al
«Via del Mare» iniziando da subito la preparazione in
vista della prima di campionato che si giocherà domenica
prossima, in trasferta, a Torino contro i granata.</p>
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