di Paolo Franza
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Una
telefonata al 113, giunta ieri poco prima delle 12, ha messo in
movimento le volanti della Questura di Lecce che si sono dirette in
via Dell’Abate, angolo via San Cesareo. Una telefonata che
allarmava la presenza di due autovetture che si sarebbero inseguite
ad forte velocità, i conducenti dei veicoli poi sarebbero
passati alle maniere forti con schiaffi, pugni e calci.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Subito gli agenti sono
intervenuti sul posto, dove hanno accertato la presenza dei due
uomini con brutte intenzioni, uno cercava di trattenere l’altro.
Quando gli agenti sono intervenuti per sedare gli animi, hanno
riconosciuto uno dei due uomini, si tratta di Augusto Capoccia, già
noto alle forze dell’ordine. I poliziotti hanno fatto tornare alla
normalità la situazione, bloccando l’uomo identificato. Dopo
il racconto effettuato dalla vittima, gli agenti hanno appreso che
Capoccia, si sarebbe introdotto in una Opel Corsa, ferma nelle
vicinanze dell’abitazione del malcapitato, di proprietà
della cognata scesa per qualche minuto, il tempo di salutare la
sorella e le nipotine. La donna però, che ha lasciato le
chiavi nel cruscotto, si è vista rubare l’auto, vedendo
l’individuo che si è dileguato a tutta velocità. Da
quel momento è nato un inseguimento tra Capoccia e l’uomo
giunto in soccorso della cognata. Una corsa a tutta velocità,
le auto hanno sfrecciato via Raffaello Sanzio, via Dell’Abate, via
Corvaglia, via Giacomo Puccini.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Durante il percorso,
Capoccia avrebbe studiato il modo per liberarsi dall’inseguitore.
Giunti in via Gioacchino Rossini, l’occupante della Opel Corsa ha
frenato bruscamente il mezzo, in modo da poter essere tamponato
dall’uomo che lo inseguiva per poi riprendere la guida da solo ad
alta velocità. Il piano ha funzionato, fino a un certo
punto. Infatti dopo il tamponamento Capoccia avrebbe percorso via
Dell’Abate, via Vecchia San Cesareo, dove giunto all’altezza di
via J. Della Quercia, avrebbe effettuato una pericolosissima manovra,
un'inversione cosiddetta a «U», causando la collisione
tra due autovetture in transito.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Fatto sta che i due si
sono incontrati, Capoccia non ha potuto continuare la sua guida con
l’auto e da quel momento è nato un inseguimento a piedi su
via Dell’Abate dove, vicino al civico 71 sono intervenuti gli
agenti bloccando il malvivente. Capoccia è stato condotto in
Questura, dopo i dovuti accertamenti è stato tratto in arresto
per furto aggravato dell’autovettura Opel Corsa, che a causa delle
collisioni ha riportato svariati danni, e con l’ingegnosa idea del
tamponamento, non è andata bene neanche per l’autovettura
Opel Astra <em>station wagon</em> dell’inseguitore. Ora Capoccia si
trova rinchiuso nella casa circondariale di Lecce, «Borgo San
Nicola» a disposizione dell’autorità giudiziaria.</p>