di Roberto Fonte
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MELPIGNANO (dal nostro
inviato)</strong> | Che la taranta sia ormai un fenomeno popolare, non ci
sono dubbi. Se è da anni, ormai, che l'evento dell'estate
della Grecìa viene atteso così tanto, un motivo ci
sarà. E ce lo spiega <strong>Loredana Capone</strong>, vicepresidente della
Provincia, che questa mattina ha sottolineato: «La Notte della
Taranta non è solo un marchio e un festival». Senti
Nandu Popu, dei Sud Sound System, per esempio: «Non siamo stati
noi a chiamare la taranta, è la taranta che ci ha chiamato,
che ci ha tirato in ballo. La taranta è il bisogno di una
società che impazzisce, di una società compromessa
dalla mancanza di lavoro, perché un giovane che guadagna solo
300 o 500, 600 euro al mese, non avrà mai futuro. Mi riferisco
anche a quei lavoratori che vanno a morire in fabbrica, nei cantieri.
La vita di oggi non dà rassicurazioni. La tarante, invece, va
in controtendenza, serve proprio a rassicurare gli spiriti e il
corpo. La taranta ti dice di ballare, di sfogarti, di sudare, e di
ricordare che siamo esseri umani».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>IL PRESIDENTE DELLA
REGIONE</strong> | Anche <strong>Nichi Vendola</strong> era presente questa mattina
al momento della presentazione del concertone finale de La Notte
della Taranta. Composto, attento, prima ha ascoltato il pensiero
degli altri relatori, quelli che insieme a lui erano dietro quel
tavolo a promuovere e spiegare lo sforzo di una macchina
organizzativa notevole, poi è intervenuto e ha detto: «C'è
una grande Puglia. Quella che ci sarà domani sera a La Notte
della Taranta, quella che circola nelle piazze, nei teatri, e che ha
successo. Ho assistito al concerto di Milano dei Negramaro, e quello
per me è stato un momento bello, importante. Rinasce ogni
anno, come un momento che riesce a catalizzare la musica. Abbiamo
decine di migliaia di turisti che precipitano nel nostro territorio
per la Notte della Taranta, con inviati delle testate giornalistiche
che vengono qui da tutto il mondo. È un fatto unico nel suo
genere, perché mettere insieme la ricerca filologica delle
proprie tradizioni musicali con il gusto di costruire momenti di
straordinaria confluenza di sound differenti. È un momento di
commistione consapevole di culture. È un momento straordinario
perché avviene in un momento in cui gli uni hanno paura degli
altri. La diversità sembra un nemico, e si costruiscono delle
barriere. Noi, qui a Melpignano, queste barriere, questi recinti li
abbiamo abbattuti».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">All'ultima conferenza,
quella della presentazione ufficiale, c'erano anche altre presenze
istituzionali. Come <strong>Luigino Sergio</strong>, presidente dell'Unione dei
Comuni della Grecìa Salentina, e <strong>Sergio Blasi</strong>, sindaco
di Melpignano. Sergi in particolare, sottolinea che mercoledì,
a Poggiardo, alle 10,30, si sottoscriverà un atto notarile, in
cui sarà sancita la Fondazione: «Un obiettivo che ci
eravamo già prefissati da tempo», spiega.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>I PROTAGONISTI</strong> |
Il lungo viaggio de La Notte della Taranta è cominciato lo
scorso 7 agosto, lungo 14 comuni che promuovono il Festival.
Quest'anno, per l'undicesima volta, il piazzale del Convento degli
Agostiniani ospiterà la tradizione musicale della pizzica.
Come ogni anno, è consuetudine dare spazio, a chi la pizzica
la conosce bene. E allora, sul palco, si esibiranno artisti quali i
Cantori dei Menamenamò, Famiglia Giovanni Avantaggiato, Uccio
Aloisi Gruppu, Officina Zoè. C'è poi un omaggio alla
tradizione che il regista salentino, Edoardo Winspeare ha voluto fare
a Pino Zimba, scomparso lo scorso inverno, icona su tutte del «sangue
vivo» di questa terra. Subito dopo il corto partirà la
grande musica dell'orchestra La Notte della Taranta diretta dal
maestro Mauro Pagani, alla sua seconda esperienza come concertatore,
interprete, e rielaboratore del ricco patrimonio culturale di questa
terra.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il concertone si aprirà
con la «scherma salentina», con la danza scherma per
intenderci, che non è la danza delle spade, ma è una
danza con i coltelli. Vuole essere un'immagine espressiva specifica,
una forma particolare di comunicazione parallela al linguaggio,
capace nelle sue configurazioni di esprimere tutta la sua sintassi.
Gli schermitori, così si chiamano, racconteranno di antichi
rituali e di passati duelli consumati per ripulire l'orgoglio o per
dipanare vecchi dissapori. La scherma, poi, lascerà spazio
alla musica, con un concerto, dicono, «che sarà omaggio
a tutta la Puglia, a tutte le sue tradizioni musicali, che dal
Salento arriva al Gargano, passando per Villa Castelli, <strong>Vito
Nigro</strong>, canterà con L'Orchestra, diretta dal maestro
concertatore, quasi a dimostare l'intenzione di tenere unite tutte le
principali componenti della musica regionale.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Pagani, dunque, dirigerà
l'orchestra con l'assistenza musicale di <strong>Mario Arcati</strong> (fiati),
e con la partecipazione di <strong>Arnaldo Vacca</strong> (percussioni), e
<strong>Mimmo Epifani</strong> (mandola). Si tratta di un'orchestra composta da
un ricca sezione di voci e tamburelli, da strumenti a fiati, da
chitarra battente, da percussioni, da organetti, dall'armonica a
bocca, dalla zappogna, dal mandoloncello, e dalla mandola. Ospite il
musicista polistrumentista Richard Galliano, noto per il suo jazz
internazionale, ma capace di esplorare tutti i campi della musica,
piegando la fisarmonica a sonorità che vanno da quelle più
virtuose del jazz a quelle più avvolgenti della musica
mediterranea. C'è poi la travolgente Rokia Traorè,
cantautrice del Mali e simbolo della nuova musica africana, definita
«stella indiscussa della world music internazionale»,
dalla voce inconfondibile abbinata a sonorità tribali,
prestata in questa occasione al canto salentino.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Un'altra sezione di
ospiti poi, è tutta pugliese: <strong>Caparezza</strong>, sul palco
della Notte sarà assieme agli <strong>Après La Classe</strong>,
per una versione del loro brano «Salentu». Caparezza poi
con l'orchestra canterà «Vieni a ballare in Puglia»,
in un'edizione appositamente arrangiata. E poi i <strong>Sud Sound System</strong>,
già ospiti nell'edizione del 2005, proporranno «Dammene
ancora», ultimo singolo che dà il titolo al nuovo album,
e una speciale versione de «Lu Santu Paulu». E poi
ancora, «Le radici ca tieni», «È festa»,
della Premiata Forneria Marconi. Ci sono poi i Radiodervish, come si
diceva, che proporranno «Damme nu ricciu», nella passata
edizione interpretato da Massimo Ranieri, e in quella del 2004, da
Franco Battiato. <strong>Alessia Tondo</strong>, invece, canterà la sua
«Yara» in italiano, arabo e griko. C'è poi una
sorpresa, la presenza di <strong>Vinicio Capossela</strong>, che è stato
convinto dal maestro Pagani a partecipare all'evento, con un brano,
noto a tutti, «Il ballo di San Vito».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LA SCALETTA</strong> | Ecco
di seguito l'ordine di esecuzione dei brani. Scherma Salentina,
Pizzicarella, Auelì, L'acqua de la funtana, La Tabaccara,
Tirisina (con i Cantori di Villa Castelli), Tarantella (con i Cantori
di Villa Castelli), Medley (di e con Mimmo Epifani), Damme nu ricciu
(con Radiodervish), Yara (di e con Radiodervish), Pizzica di
Galatone, Tounka (di e con Rokia Traorè), Ndo Ndo Ndo (con
Rokia Traorè), Aremu (con Rokia Traorè e Richard
Galliano), Petite suite française
(di e con Richard Galliano), Quant'ave, Sidun, Viestesana, Omaggio
alla tarantella del Gargano, Quannu te llai la facce, Pizzica di
Aradeo, Diavica, E lu sule calau, Malachianta, Nu baciu n'velenatu
(omaggio a Pino Zimba), Omaggio a Pino Zimba (di Zimbaria), Salentu
(di e con Après La Classe e Caparezza), Vieni a ballare in
Puglia (di e con Caparezza), Dammene ancora (di e con Sud Sound
System), Santu Paulu con È festa (con Sud Sound System), Ballo
di San Vito (di e con Vinicio Capossela), Kali Nitta (con tutti gli
ospiti).</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'ORCHESTRA</strong> | Ecco la formazione dell'orchesta de La Notte della Taranta diretta
dal maestro concertatore Mauro Pagani. Voci: Antonio Amato,
Alessandra Caiulo, Antonio Castrignanò, Emanuela Gabrieli,
Ninfa Giannuzzi, Stella Grande, Emanuele Licci, Stefania Morciano,
Enza Pagliara, Alessandra Potì, Claudio Prima, Alessia Tondo.
Tamburelli: Antonio Castrignanò, Edoardo D'Ambrosio, Carlo
«Canaglia» De Pascali, Mauro Durante, Riccardo Laganà.
Batteria: Antonio Marra (assistente musicale). Basso: Silvio Cantoro.
Percussioni: Alessandro Monteduro. Tastiere: Marco Della Gatta.
Fiati: Gianluca Milanese, Giorgia Santoro. Zampogna/Armonica: Giulio
Bianco. Armonica a bocca: Umberto Panico. Chitarra: Palmiro Durante,
Emanuele Licci. Chitarra battente: Attilio Turrisi. Mandoloncello:
Giuseppe Grassi. Mandola: Gianluca Longo. Violini: Francesco Del
Prete, Roberta Mazzotta. Viola: Armando Ciardo. Violoncello: Redi
Hasa. Organetto: Claudio Prima. Fisarmonica: Roberto Gemma. Ospiti
dell'orchestra: Mimmo Epifani (mandola), Arnaldo Vacca (percussioni).
Con la partecipazione di: Raffaella Aprile e Compagnia scherma
salentina. Consulenza testi e musiche della Grecìa Salentina:
Luigi Chiriatti e Gianni De Santis.</p>