Data pubblicazione: 22/08/2008 | POLITICA
«Misura quando bevi, non ti bere la vita, sia slogan contro le stragi sulle strade»
Contro l'alcolismo e le stragi del sabato sera la proposta del componente del dipartimento nazionale «Tutela del consumatore», Giovanni D'Agata, che chiede l'introduzione di etichette sugli alcolici, sulla falsariga di quelle usate per le sigarette.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> |
L’alcolismo sta diventando ormai una triste realtà che
colpisce i giovani che, il sabato sera, si divertono nei vari locali,
e poi come succede spesso potrebbero terminare la loro serata con una
tragedia. Le stragi sulle strade sono, purtroppo, all’ordine del
giorno e nella maggior parte degli incidenti stradali la causa è
sempre la stessa: guida in stato d’ebbrezza. È triste
leggere i giornali che la domenica mattina riportano, in prima
pagina, il «bollettino di guerra» della sera prima.
Contro queste inutili tragedie le forze dell’ordine e il ministero
dei Trasporti si stanno attivando per cercare di attuare quanto prima
un piano per far fronte a questo enorme problema.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Contro l’alcolismo e le
stragi del «sabato sera» giunge la proposta del
componente del Dipartimento Nazionale «Tutela del Consumatore»
di Italia dei valori, <strong>Giovanni D’Agata</strong>, che chiede
l’introduzione di etichette personalizzate sui contenitori di
alcolici come filo-prevenzione con slogan chiari al fine di
promuovere la tutela della vita e avvertire sulle conseguenze
dannose, come è stato imposto per i pacchetti di sigarette o
di tabacco: «L’alcolismo, dunque, non è più un
vizio ma è diventato, oggigiorno, una piaga sociale mondiale.
Negli incidenti stradali più gravi, infatti, gran parte delle
giovani vittime hanno perso la vita perché il conducente aveva
bevuto qualche drink di troppo. Nasce la necessità, quindi,
d’intervenire per porre un freno con campagne educative e
preventive, anche perché l’inasprimento delle pene in
materia di Codice della Strada per chi assume alcol prima di mettersi
alla guida, sembrerebbe non abbia dato i risultati sperati, tant’è
che in questi giorni il ministro delle Infrastrutture e trasporti,
Matteoli, ha proposto un ulteriore giro di vite».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Giovanni D’Agata
sostiene che non sia sufficiente un ulteriore inasprimento delle
pene, ma è necessario, quanto prima, avviare campagne di
sensibilizzazione e misure atte a scoraggiare questa pratica dannosa
e dai costi sociali impressionanti. Il primo intervento che
bisognerebbe attuare sarebbe quello di apporre sugli alcolici delle
etichette con appositi slogan per la filo-prevenzione contro l’abuso
di alcool, sulla falsariga di quanto già avviene per i
pacchetti di sigarette. Tale iniziativa potrebbe essere un altro
passo in avanti nell’azione contro l’abuso delle bevande
alcoliche e per prevenire le stragi di giovani del sabato sera.
L’obiettivo principale è quello del rispetto del diritto di
chi non assume bevande alcoliche di non essere sottoposto a rischio
per il comportamento di chi, al contrario, consuma alcol. D’Agata
propone, sostenendo fortemente l’iniziativa delle etichette sugli
alcolici, uno slogan da usare sulle etichette: «Misura quando
bevi, non ti bere la vita».</p>
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