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Un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato in un bosco che costeggia la strada statale Lecce–San Cataldo. Richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Lecce, Otranto e Veglie. La causa, l’ingresso all’interno del bosco di qualche piromane.

LECCE | Sembrava una giornata tranquilla, senza emergenza per lo spegnimento dei roghi, purtroppo, l’aumento della temperatura, e forse di qualche rifiuto lasciato in un posto sbagliato, ha fatto innescare le fiamme a San Cataldo esattamente nelle vicinanze del Villaggio Adriatico. Le fiamme hanno avvolto oltre 15 ettari di terra. Fatto sta che nel primo pomeriggio di oggi, forse la mano dell’uomo o forse l’ambiente, dall’interno del bosco che costeggia la strada statale Lecce–San Cataldo, è divampato un incendio di vaste dimensioni, grazie anche all’aiuto del forte vento. Un incendio molto pericoloso dunque, perché alcuni alberi sarebbero potuti crollare sulla strada. Il fumo e l’odore era già visibile all’uscita Lecce. A dare per primi l’allarme i passanti e i residenti di alcune abitazioni vicine che, per la paura, hanno abbandonato le case uscendo per strada.   Ad intervenire subito i vigili del fuoco di Lecce, che hanno domato le fiamme che dal bosco hanno attaccato alcuni alberi di una villa, poi tutta l’attenzione è stata concentrata all’interno del bosco. Un incendio molto vasto che ha richiesto l’aiuto di altri distaccamenti dei vigili del fuoco, quello di Otranto e quello di Veglie, giunti con le autobotti insieme ai mezzi della protezione civile. Alcuni pezzi di albero, durante l’incendio, sono andati a finire per strada, rimasta chiusa per circa tre ore, fino alle 18,30, nel frattempo i vigili del fuoco hanno fatto tornare la situazione alla normalità. Non è stato l’unico incendio di oggi, infatti, un altro, di piccole dimensioni, si è sviluppato a Lequile, domato in tempo grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Comunque l’intervento per spegnere l’incendio che si è verificato sulla statale Lecce–San Cataldo, è stato reso difficile perché i grossi mezzi dei vigili del fuoco dovevano percorrere una strada di campagna assai stretta, per poter permettere l’ingresso nel bosco. Questo rimane registrato nella lista nera dei grossi incendi che hanno caratterizzato l’estate salentina, visto che un’altra oasi di verde è andata distrutta.