Data pubblicazione: 21/08/2008 | CRONACA
Evade l'imposta sul valore aggiunto. Il danno ammonta a 1 milione 300mila euro
Un imprenditore del Basso Salento, che opera nel campo della compravendita di automobili usate, è stato denunciato perché si sarebbe reso responsabile di una maxi-frode fiscale ai danni dello Stato. Le indagini condotte dall'Ufficio Dogane leccese.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Vendeva
auto usate, ma non pagava l'imposta sul valore aggiunto. E così,
un imprenditore salentino è stato denunciato all'autorità
giudiziaria. L'operazione è stata condotta dall'Ufficio delle
Dogane di Lecce, nell'ambito di un'attività di contrasto
all'evasione fiscale negli scambi intracomunitari. I funzionari hanno
scoperto la maxi-frode ai danni del Fisco, e hanno accertato
un'evasione dal pagamento dell'Imposta sul valore aggiunto per oltre
un milione di euro. L'azienda, sulla quale comunque c'è un
certo riserbo, si trova nel Basso Salento ed è di proprietà
di un imprenditore salentino. L'attività, che ora è al
vaglio degli inquirenti, è quella della compravendita delle
autovetture usate. La frode messa in atto, si concretizzava al
momento dell'acquisto da diversi fornitori comunitari di autoveicoli
usati. Al momento dell'acquisto, non si sarebbe curato di presentare
le relative dichiarazioni fiscali, e di conseguenza non avrebbe
pagato le tasse. L'omissione del versamento delle imposte ha creato
un giro d'affari da capogiro, che è stato accertato dai
funzionari e ammonta a circa 3 milioni 500mila euro, alle quali ora
vanno sommate le sanzioni amministrative relative che sono state
sommate e che ammontano a 2 milioni 950mila euro. Come si diceva, il
responsabile della frode ora dovrà rispondere, a seguito della
denuncia, dinanzi all'autorità giudiziaria.</p>
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