Data pubblicazione: 21/08/2008 | INTERVENTI
Adriana Poli Bortone: «Bene l’apertura di Berlusconi a Casini dell'Udc e Storace»
Iniziano a farsi sentire, tramite gli organi di stampa, i commenti in merito alla raccolta firme iniziata da Casini e Storace, per modificare i metodi di votazione. Si esprimono Adriana Poli Bortone e il presidente del Cosiglio, Silvio Berlusconi.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Non sono
tardati ad arrivare i commenti in merito all’iniziativa messa in
atto da <strong>Pier Ferdinando Casini</strong>, leader dell’Udc e <strong>Rocco
Buttiglione</strong>, ex presidente della Camera dei Deputati, che ieri a
«Città dei Martiri» al Lido Atlantis, hanno dato
il via ad una raccolta firme per far ritornare il proprio sistema di
voto, in cui ogni cittadino ha la possibilità di esprimere la
propria preferenza.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">In mattinata, la
senatrice del Popolo della Libertà e coordinatrice regionale
di Alleanza Nazionale, <strong>Adriana Poli Bortone</strong> sottolinea:
«Sarebbe un’apertura di grande coraggio». Dichiarazioni
espresse in merito alla posizione presa dal presidente del Consiglio,
<strong>Silvio Berlusconi</strong>, che avrebbe dichiarato criteri di
composizione del nuovo soggetto politico del centrodestra italiano.
In particolare il favore verso l’ingresso nel Popolo della Libertà,
oltre a Forza Italia, Alleanza Nazionale ed i piccoli partiti, di
organizzazioni, circoli e movimenti e soprattutto di Udc e La Destra.
«Berlusconi - spiega ancora Poli Bortone - dimostra di voler
portare avanti con coerenza e lungimiranza il suo progetto politico,
che sebbene nato sulla estemporaneità, ha ricevuto
immediatamente un grande favore da parte dell’elettorato. E che
oggi giustamente ha bisogno di uno scatto determinato verso un
Partito aperto a tutte quelle realtà, anche territoriali, che
rappresentano gruppi legittimi di interesse, a cominciare dai Partiti
di Casini e Storace. Non si tratta altro che della prosecuzione di
quel disegno di Tatarella di andare “oltre il Polo” e di
costituire un nuovo soggetto “oltre i Partiti”. È una
sfida importante e coraggiosa - conclude - che presuppone una forte
competitività interna in termini di idee e di progettualità».</p>
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