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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 20/08/2008 | CRONACA
Caso Roberta Martucci, dopo nove anni, ancora mistero sulla sua sorte
Roberta Martucci, il 20 agosto del 1999, all’epoca 28enne, si allontanò di casa senza lasciare indizi e senza dire niente. Dopo tre giorni il ritrovamento misterioso dell’auto. Si brancola ancora nel buio. Le indagini furono riaperte nel 2007.
di Paolo Franza


<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>UGENTO</strong> | Sono trascorsi nove anni, da quando <strong>Roberta Martucci</strong>, all&rsquo;epoca dei fatti 28enne, poco dopo le 20, di quel triste 20 agosto 1999, &egrave; uscita di casa con l&rsquo;auto di famiglia, una Fiat Uno. Ha dato un passaggio alla sorella. Durante il tragitto Roberta riceve una telefonata al cellulare, pronuncia pochissime parole: &laquo;Sto arrivando&raquo;. Dalle indagini dei carabinieri &egrave; risultato che questa telefonata sarebbe stata fatta da un'amica, R., alla quale la Martucci avrebbe detto di avere un appuntamento a Gallipoli con un'altra amica. Quest&rsquo;ultima ha dichiarato di non aver mai incontrato Roberta e di averla atteso per lungo tempo senza mai vederla. Infatti verso le 23, esasperata, le avrebbe inviato un sms in cui le diceva: &laquo;Roberta per favore non fare scherzi. Chiamami&raquo;. Insieme le due amiche, che avevano appena ricevuto lo stipendio, avrebbero deciso di fare acquisti approfittando dei negozi aperti. Roberta Martucci, per&ograve;, aveva detto alla sorella di essere stata invitata ad una festa. Infatti, invece degli abituali jeans, aveva indossato una gonna e le scarpe con i tacchi alti.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Quella notte la madre della ragazza scomparsa ha tentato invano di mettersi in contatto con lei. Verso le 3, chiamando il suo cellulare, lo ha sentito squillare per tre volte. Poi pi&ugrave; nulla, il segnale non &egrave; pi&ugrave; ritornato. Da quel momento sono iniziate le ricerche. Il 24 agosto la Fiat Uno bianca, targata AF717BZ, &egrave; stata trovata parcheggiata a Gallipoli, in via Genova. Non si sa chi l'abbia portata l&igrave;, n&eacute; da quanto tempo. All'interno c'era solo un indumento della Martucci.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Le ricerche sono continuate invano. I genitori hanno lanciato diversi appelli tramite la trasmissione &laquo;Chi l&rsquo;ha visto?&raquo; di Raitre, ma di Roberta non si &egrave; saputo pi&ugrave; niente. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Casarano. Dopo pochi mesi, il sostituto procuratore della Repubblica, Elsa Vignone, insieme ai militari hanno confermato che il caso &egrave; stato archiviato pur sostenendo che Roberta Martucci non si sarebbe allontanata volontariamente, anzi si tratterebbe, secondo le dichiarazioni di chi ha condotto le indagini, di un sequestro di persona, con un'eventuale sua eliminazione fisica, non avendo avuto altri elementi per proseguire le indagini. Ovviamente, le indagini, hanno toccato le amiche che avrebbero nascosto qualche amicizia particolare, perch&eacute; ai militari avrebbero detto di avere un rapporto superficiale, smentito dai tabulati telefonici che hanno evidenziato un contatto assiduo tra le amiche, compresa Roberta. Durante le indagini, i carabinieri trovarono un biglietto con l'indicazione di giorni e orari in cui poter chiamare e la scritta in stenografia &laquo;Ti amo mio dolce amore&raquo;. L&rsquo;auto &egrave; stata posta in via Genova il giorno del ritrovamento e non quello della scomparsa. Lo confermano i gestori del bar che si trova di fronte al luogo dove &egrave; stata ritrovata la Fiat Uno. Non sarebbero state effettuate analisi da parte del Ris, per cercare di trovare qualche elemento utile per le indagini. Quando i telegiornali diffusero la notizia del ritrovamento dell&rsquo;auto, l&rsquo;amica R. chiam&ograve; la famiglia dicendo che Roberta le aveva fatto guidare l&rsquo;auto il giorno prima della scomparsa.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Quando la trasmissione di Raitre &laquo;Chi l&rsquo;ha visto?&raquo; si occup&ograve; di Roberta, un telespettatore chiam&ograve; in diretta dicendo di aver visto la ragazza scomparsa pi&ugrave; volte in una zona molto isolata a Gallipoli, dopo rilasci&ograve; una dichiarazione ai carabinieri, dicendo di aver visto Roberta in compagnia, a volte di R. e a volte di un&rsquo;altra, che salivano a bordo di una Mercedes guidata da un uomo con i capelli lunghi, e che Roberta sarebbe salita avanti abbracciando l&rsquo;uomo e l&rsquo;amica dietro. L&rsquo;auto sarebbe poi partita per andare in direzione di Lecce, per poi tornare dopo circa tre ore. La storia dur&ograve; per circa due mesi, da luglio a fine agosto. Tra le cose di Roberta, &egrave; stata ritrovata una medaglia con la lettera R. Tramite segnalazioni giunte nella trasmissione Rai &egrave; stato possibile rintracciare il negozio che ha venduto la medaglia, ma il commerciante non ha saputo identificare l&rsquo;acquirente. In quel periodo usc&igrave; notizia che Roberta aveva una relazione con l&rsquo;amica R., da quel momento la ragazza ha deciso che non venga pi&ugrave; fatto il suo nome (noi per delicatezza abbiamo deciso di evitarlo anche prima, raccontando la vicenda). Secondo una delle sorelle di Roberta, un'ipotesi &egrave; che la ragazza si sarebbe sentita male durante un festino, e che il suo corpo sia stato occultato. Piu di un anno fa, la famiglia di Roberta, si &egrave; vista recapitare una lettera, timbrata dall'ufficio poste di Bari, con una frase battuta al computer che diceva: &laquo;Se volete la verit&agrave; cercatela a Gallipoli tra le amiche. Non posso dire altro altro&raquo;. Da quel momento non ci sono state altre novit&agrave;. Mamma Concetta ora lancia un appello a quella persona che ha scritto la lettera, di farsi viva, anche se non sa tutta la verit&agrave;, ma di cercare di portare nuovi elementi, dicendo che il numero &egrave; sulla guida telefonica.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Da quel momento la madre e le sorelle avrebbero lanciato un appello nei confronti delle amiche e dell&rsquo;ex fidanzato, per essersi completamente disinteressate. Le indagini per&ograve; sono rimaste chiuse sino al 2007, quando lo stesso procuratore Mignone le riapre. Esaminando nuovamente i reperti e i tabulati, interrogando parenti e amici per verificare se non sia stato tralasciato nulla. I familiari parlarono anche di una strana telefonata giunta sulla rete fissa della famiglia. Si riparte poi dallo stesso punto in cui le indagini erano state chiuse: sequestro di persona e omicidio. Sono ancora tanti i punti da chiarire per cercare di far luce sulle indagini, a partire dal ritrovamento, dopo tre giorni, della sua auto a Gallipoli, non &egrave; stato repertato nessun reperto che l&rsquo;autovettura conteneva. Le indagini sono state riaperte, oltre per la forte volont&agrave; dei familiari, grazie a delle segnalazioni giunte a &laquo;Chi l&rsquo;ha visto?&raquo; che hanno dato indizi in pi&ugrave; per cercare di risolvere un giallo, ancora irrisolto.</p> <p>&nbsp;</p>
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