Data pubblicazione: 17/08/2008 | POLITICA
«Trenitalia vorrebbe infierire su tutti i ferrovieri». L'intervento di Giovanni D'Agata
Giovanni D'Agata, del Dipartimento «Tutela del consumatore» dell'Idv, interviene sul licenziamento di Dante De Angelis, il ferroviere che fu licenziato da Trenitalia, con la motivazione che «è venuto meno il rapporto di fiducia».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'INTERVENTO DI
GIOVANNI D'AGATA</strong> | «Nell'esprimere solidarietà a
Dante De Angelis, macchinista e delegato per la sicurezza, il
lavoratore licenziato dalle Ferrovie dello Stato, mi dichiaro
preoccupato e contrario nei confronti del clima d’intimidazione, e
di vera e propria vendetta, comune peraltro a molte altre realtà,
creatosi contro un lavoratore che non ha fatto nulla di più
del proprio dovere che invece di girarsi dall'altra parte ha
evidenziato i gravi problemi avvenuti sugli Etr. È assurdo che
le Ferrovie e la sua dirigenza, anziché preoccuparsi delle
condizioni in cui viaggiano i nostri treni e quindi della tutela dei
viaggiatori, si mettano a perseguitare il dipendente anziché
premiarlo, unitamente ai lavoratori che si occupano di sicurezza.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">È chiaro che il
licenziamento di De Angelis, pur colpendo duramente un singolo
lavoratore che ha posto al servizio della collettività la
propria esperienza, è un colpo che Trenitalia vorrebbe
infierire a tutti i ferrovieri ed i macchinisti che si battono per la
sicurezza. Quanto accaduto è di una gravità inaudita
poiché nel licenziare un delegato per la sicurezza nei luoghi
di lavoro nel pieno svolgimento del proprio mandato, vengono colpiti
ed intimiditi tutti gli altri lavoratori. La consapevolezza generale
dei motivi che sono alla base del licenziamento ed il fatto che non
si può buttare per strada il futuro e la vita di una persona
semplicemente perché ha espresso liberamente alcuni giudizi e
critiche nell’interesse della collettività, spiega il mio
coinvolgimento e la mia solidarietà verso la vicenda di De
Angelis. Secondo me, da componente del Dipartimento tematico
nazionale «Tutela del Consumatore» di Italia dei valori,
abbiamo tutti il dovere di rispondere in modo adeguato a questa
sfida, richiedendo il reintegro immediato di De Angelis».</p>
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