Data pubblicazione: 17/08/2008 | ATTUALITÀ
Presicce accoglierà le donne per protestare contro stupri e ogni violenza di sorta
Partirà il 25 novembre e durerà un anno, la «staffetta» organizzata dall’Udi nazionale, dove parteciperanno tutte le donne che hanno intenzione di combattere contro il femminicidio, gli stupri e le violenze sessuali.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>PRESICCE</strong> | Anche
il Salento partecipa alla grande maratona di sensibilizzazione per
combattere la violenza sessuale. Questo progetto è stato
organizzato grazie alla forte partecipazione dell’Udi nazionale, la
campagna ha il nome «Staffetta di donne contro la violenza».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Giorni fa è stato
illustrato a Roma, dove ha sede l’Udi, il progetto, ma si darà
il via alla staffetta, il 25 novembre, e si concluderà sempre
il 25 novembre, dopo un anno esatto. La staffetta di donne contro la
violenza, che ha come simbolo un'anfora con due manici a significare
l’importanza della relazione fra donne. La staffetta partirà
da Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove fu assassinata una
donna, Lorena, proseguirà poi per Lentini, in provincia di
Siracusa e Catania. Le Udi di queste città stanno lavorando da
tempo per organizzare il loro percorso in Sicilia, in Calabria,
attraverso Reggio, e in Puglia, esattamente a Presicce. Poi c'è
Napoli per la Campania, Cineto Romano per il Lazio, Ladispoli per
Roma, Guspini per la Sardegna, La Maddalena per l’Emilia Romagna, e
poi ancora, Ravenna, Forlì, Ferrara, Imola, Bologna, Modena,
Reggio Emilia, per la Liguria a Genova, per il Piemonte a Torino, per
il Veneto, a Venezia, Mirano e per il Trentino Alto Adige, a Trento.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">«È
importante - sottolinea l’Udi - che la staffetta sia
caratterizzata, ogni volta, laddove arriva, dal gruppo di donne che
la organizza, così da rompere i rituali delle rappresentazioni
pubbliche a cui siamo assuefatti ormai tutti. Vogliamo lottare contro
la violenza sessuata e il femminicidio. Per farlo vogliamo dire chi
siamo, senza mettere distanza tra noi e le altre, perché non
siamo né estranee né privilegiate e non pretendiamo che
una donna sola faccia quello che tutte non riusciamo a fare: far
smettere la violenza che tutte subiamo». L’abbattimento del
femminicidio sarà, dunque, il primo obbiettivo. I responsabili
dell’associazione sostengono che il mestiere più antico non
è la prostituzione ma lo stupro, quello del violentatore. Ecco
perché si è pensato di incontrarsi con le donne in
tutte le parti di Italia. L’adesione può essere effettuata
entro il 20 settembre, ma intanto Udi è già al lavoro
per organizzare le tappe dove, ogni donna, sarà libera di
scrivere un pensiero e gettarlo in un'anfora. Durante il percorso,
sono state organizzate delle iniziative pubbliche, tra cui seminari,
dibattiti, mostre e proiezioni video. Per maggiori informazioni ed
iscrizioni, si può visitare il sito dell’Udi,
www.udinazionale.org, a partire dal novembre 2008, seguirà
passo dopo passo la staffetta, dando il resoconto delle iniziative
svolte e l’appuntamento per quelle successive.</p>
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