Data pubblicazione: 16/08/2008 | POLITICA
I neretini di nuovo alle urne, il sindaco Antonio Vaglio rassegna le dimissioni
Il primo cittadino lo aveva annunciato da tempo. Troppe le incomprensioni nate all'interno della maggioranza che lo hanno portato a decidere di abbandonare il suo ruolo. Prima ha ritirato le deleghe agli assessori, poi si è dimesso.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>NARDÒ</strong> | Cittadini di
nuovo alle urne, il sindaco ritira le deleghe agli assessori e si
dimette. Ad annunciarlo è proprio lui, il primo cittadino
<strong>Antonio Vaglio</strong> che nella giornata di ieri ha disposto la
revoca della Giunta comunale, la nomina a vicesindaco dell’architetto
<strong>Giancarlo De Pascalis</strong> ed ha poi rassegnato le sue dimissioni.
«Il 14 agosto ho firmato il decreto 24/2008 - sottolinea Vaglio
- con il quale ho disposto la revoca delle deleghe assessorili e la
nomina a vicesindaco di De Pascalis. Si è trattato di un
provvedimento necessario, a causa della persistenza di questo stato
di profondo disagio e dall'esistenza di una profonda spaccatura tra
le forze politiche che compongono la maggioranza e che di fatto non
danno la necessaria garanzia per un proficuo e sereno lavoro e per il
futuro per una corretta gestione della cosa pubblica in linea con le
linee programmatiche della maggioranza stessa. In realtà tale
spaccatura, come si ricorderà, aveva determinato la perdita
del rapporto fiduciario tra Consiglio comunale e sindaco e tra
quest'ultimo e l'esecutivo quale espressione della maggioranza
consiliare. Tale situazione ha creato di fatto un clima di sfiducia
da parte della città nei confronti del sindaco e della
coalizione di centrosinistra». Poi insiste: «Considerato
che al fine di dare concretezza e serietà ad un intento di
seria e definitiva soluzione della crisi che si è determinata,
appare quanto mai opportuno che attraverso le dimissioni di questo
sindaco, per altro anticipate nella seduta dell'ultimo Consiglio
comunale, le forze politiche comprendano la serietà della
crisi stessa e la necessità di una sua definitiva soluzione
nei tempi più ristretti possibili ove le linee programmatiche,
a suo tempo sottoscritte, costituiscano ancora patrimonio comune di
tutte le componenti della maggioranza. Considerato in ogni caso che
il termine rinveniente dalla legge per le dimissioni del sindaco
costituisce per volontà del Legislatore il periodo massimo di
tollerabilità per la collettività amministrata da una
situazione di incertezza per il governo della cosa pubblica, il
sottoscritto rassegna le dimissioni da sindaco della Città di
Nardò».</p>