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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 16/08/2008 | INTERVENTI
Roberto Tundo (An): «Non facciamo del Salento una seconda Sharm El Sheik»
La denuncia del dirigente nazionale di An, Roberto Tundo. «Si sta trasformando il Salento seguendo modelli suggestivi ma lontani dalla nostra cultura e, soprattutto, difficilmente compatibili con le risorse del nostro territorio».
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'INTERVENTO DI ROBERTO TUNDO</strong><span>*</span> | Il dirigente nazionale di Alleanza Nazionale, <strong>Roberto Tundo</strong>, denuncia chi governa il Salento, perch&eacute; segue dei modelli lontani dalla nostra cultura e difficilmente compatibili con le risorse del territorio. Tundo, la denuncia la fa tramite una lettera pubblica, che comincia affrontando il tema dell'emergenza idrica: &laquo;Anche quest&rsquo;anno, all&rsquo;inizio dell&rsquo;estate, l&rsquo;Acquedotto pugliese ha lanciato l&rsquo;allarme: nel Salento durante i mesi di luglio e di agosto, proprio quando maggiore &egrave; la presenza dei turisti, potranno verificarsi disagi per l&rsquo;insufficiente fornitura idrica. Infatti, in alcuni comuni come Marittima, Diso, Taurisano, c&rsquo;&egrave; stato un calo della fornitura idrica. La situazione &egrave; difficile tanto che l&rsquo;assessore regionale <strong>Onofrio Introna</strong> alcuni giorni fa ha lanciato un nuovo allarme: il livello degli invasi &egrave; al minimo e, se non piover&agrave;, saremo costretti a destinare l&rsquo;acqua disponibile all&rsquo;uso potabile bloccando l&rsquo;approvvigionamento per l&rsquo;agricoltura. Analoghi disagi si verificarono lo scorso anno, proprio in estate, quando per salvare i raccolti dalla siccit&agrave; fu sottratta acqua destinata agli usi civili per irrorare i campi. A questo punto, poich&eacute; la carenza di acqua &egrave; fisiologica e non patologica, oltre a preoccuparsi per il disagio procurato ai residenti, occorre interrogarsi su come fare per conciliare lo sviluppo turistico del territorio con l&rsquo;esiguit&agrave; di un bene, l&rsquo;acqua, che &egrave; necessario per fornire ai turisti - ancor prima della politica dei prezzi - le condizioni minime per un soggiorno adeguato&raquo;. Tundo interviene anche in merito alla soluzione che l&rsquo;Acquedotto aveva trovato, dando anche una soluzione alternativa: &laquo;Per il futuro, al di l&agrave; dei progetti dello stesso Acquedotto che conta di poter disporre di maggiore acqua in Puglia costruendo tre dissalatori e ammodernando una parte delle reti colabrodo che perdono per strada il 40 per cento dell&rsquo;acqua trasportata, occorrer&agrave; ripensare il modello di sviluppo del Salento. Perch&eacute; gi&agrave; oggi, guardando in giro, ci si accorge che a Lecce ed in provincia si vive come se si disponesse di grandi distese d&rsquo;acqua ed invece lungo le zone della litoranea, vige il divieto di emungimento delle acque sotterrane perch&eacute;, dopo anni ed anni di prelevamento dalla falda, l&rsquo;acqua non &egrave; pi&ugrave; potabile per l&rsquo;infiltrazione dell&rsquo;acqua marina.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Anche in Italia, per effetto dei mutamenti climatici, le precipitazioni stanno diminuendo e le riserve idriche sono a rischio. Nonostante tali evidenti segnali, c&rsquo;&egrave; da parte degli amministratori locali, e di conseguenza da parte dei cittadini, solo una superficiale presa di coscienza del problema. Molti sindaci dei comuni salentini, ad esempio non riescono a coniugare tale sensibilizzazione con atti amministrativi concreti. Prendiamo le nostre citt&agrave;. Ormai non c&rsquo;&egrave; paese che non abbia abbellito e, al contempo messo in sicurezza, intersezioni stradali presenti all&rsquo;ingresso dei paesi con vaste rotatorie coperte da prati all&rsquo;inglese&raquo;. Nella lettera, continua Tundo, portando all&rsquo;atto pratico degli episodi: &laquo;Giusto qualche giorno fa, sulla Casarano-Taviano, le due rotatorie realizzate dalla Provincia di Lecce per eliminare gli incroci e per ridurre la velocit&agrave; degli autoveicoli, sono state irrigate con un potente impianto a pioggia che ha trasformato l&rsquo;asfalto in un idroscalo, mettendo a dura prova l&rsquo;abilit&agrave; dei motociclisti. Chi arriva a Lecce, a Gallipoli, a Tuglie, chi attraversa Casarano, davanti alla villa comunale, per fare alcuni esempi, non pu&ograve; non notare le ampie distese verdi, grandi quanto campi di grano. Allo stesso modo le strutture alberghiere, i resort, le ville ed i giardini dei privati cittadini presentano estesi prati inglesi sovrastati da maestosi alberi di ulivo. &Egrave; chiaro che, poi, non c&rsquo;&egrave; acqua per tutti. Questa standardizzazione, oltre a provocare in un territorio sitibondo come il Salento una grave alterazione dell&rsquo;ecosistema, sta mortificando le potenzialit&agrave; naturali. Se il Salento &egrave; apprezzato dai turisti, se i villeggianti vengono da noi affrontando un lungo viaggio e sostenendo dei costi elevati, rispetto ad altre mete pi&ugrave; vicine e a buon mercato, &egrave; perch&eacute; trovano nel Salento oltre al sole e al mare, un paesaggio unico nel suo genere. Questo paesaggio, ritengo andrebbe valorizzato nella sua originalit&agrave;, piuttosto che trasformato con pericolosi costi idrici seguendo modelli suggestivi ma lontani dalla nostra cultura e, soprattutto, difficilmente compatibili con le risorse del nostro territorio&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Roberto Tundo, avviandosi alla conclusione, giunge a delle riflessioni: &laquo;Insomma, non facciamo del Salento una seconda Sharm El Sheik. Se in Egitto, dove prima c&rsquo;erano solo grandi distese di sabbia, hanno creato un immenso <em>divertimentificio</em>, del tutto artificiale, qui da noi ci sono paesi, contrade, luoghi con una propria storia che va valorizzata. &Egrave; una storia che parla di civilt&agrave; contadina, di muri a secco, di canali e di canneti, di macchia mediterranea, di campi di grano, uliveti e vigneti. Per questo piace ai turisti, insieme al sole e al mare&raquo;.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">*Dirigente nazionale di An</p> <p>&nbsp;</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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CAMPIONATI ITALIANI
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La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
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A pochi giorni dalla fine del campionato il Lecce lotta per la salvezza.
CRESCE L'ATTESA
di Giorgio Coluccia
Zampa: «Abbiamo ancora fame, vogliamo arrivare in serie B subito».
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La Dimcar Falchi Ugento vincono tre set. Ora secondi in classifica.
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