<p><strong>SANNICOLA</strong> | «Abbiamo a
che fare con persone che assumono un comportamento criminale, di
persone senza scrupoli». Con queste parole, il segretario
cittadino di Forza Italia e consigliere d'opposizione Mino Piccione,
apre un dibattito su quello che lui definisce un vero e proprio
«pericolo amianto». «La vocazione nel promuovere il
turismo rurale, dovrebbe essere alla base per lo sviluppo del nostro
territorio, invece, nelle nostre campagne, si assiste all’ennesimo
scempio ambientale relativo a discariche abusive pericolose per
l’ambiente, opera di cittadini irresponsabili». Il
consigliere, qualche giorno fa, nel corso del Consiglio comunale
aveva avanzato un'interrogazione a firma congiunta col consigliere
Graziano Scorrano (Fi) e Pinuccio Monteduro (capogruppo “Sannicola
Libera”). Nell'interrogazione, i tre avevano chiesto spiegazioni
riguardo la presenza, nella periferia del paese, di eternit
pericolosi per la salute.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="left">«L’inventario dei
luoghi dove si scaricano rifiuti nocivi è inquietante –
sottolinea Piccione - soprattutto per la massiccia presenza di
eternit, materiale che contiene amianto». Poi continua: «È
ben noto da anni quanto le polveri dell'eternit, se liberate
nell’aria, specie dopo la rottura dei pezzi composti da questa
particolare fibra, sono dannose per l’ambiente e per la salute dei
cittadini. Tali fibre, come si sa, provocano una sorta di cancro ai
polmoni, il mesotelioma pleurico. Queste discariche sono lì
ormai da anni. Dopo svariate denunce, l’associazione «Un
Grande Progetto», che tuttora raccoglie indicazioni sulla
locazione di ulteriori siti pericolosi, nell’aprile 2007, mediante
la propria rivista, segnalò la questione alle istituzioni
locali, compreso il nostro Comune che, il più delle volte, per
negligenza ed inconsapevolezza, ha ignorato il problema». Poi
aggiunge: «È pur vero che gli alti costi di smaltimento
di questi rifiuti speciali suggeriscono a molti manigoldi di
sbarazzarsene riversandoli direttamente nelle campagne, tuttavia se
gli amministratori del comune di Sannicola fossero stati attenti al
problema, sarebbero a conoscenza che la Provincia di Lecce, tramite
il Piano di Attuazione per l’Ambiente, attuò un bando per la
erogazione di contributi a fondo perduto, sia agli enti pubblici che
ai privati, per interventi di bonifica dei siti contaminati da
amianto». Parla poi dei finanziamenti ricevuti da altri comuni
limitrofi: «Purtroppo, il nostro Comune non risulta nella
graduatoria di quelli finanziati e non risulta nessun altro comune
vicino, eccetto Gallipoli e Neviano, che contano un finanziamento
rispettivamente di circa 50mila euro e di poco più di 29mila
euro». Poi conclude: «Dal mio punto di vista, la bonifica
di queste discariche contaminate, rappresenta una delle problematiche
di maggior rilievo nella salvaguardia e tutela di ambiente e
territorio. Oltre a costituire uno strumento indispensabile di tutela
delle risorse ambientali e della salute del cittadino, riveste un
ruolo fondamentale ai fini della valorizzazione del territorio e del
suo sviluppo socioeconomico. In merito a quanto denunciato –
conclude Piccione - invito il neoassessore al ramo a considerare
questa denuncia un monito che possa, in tempi tecnicamente brevi,
pianificare un progetto finalizzato alla bonifica di tutte le zone a
rischio, contenenti rifiuti pericolosi».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="left">La replica è
dell'assessore alle Politiche ambientali, ai Rifiuti e alla raccolta
differenziata, Claudio Greco: «Non capisco la sua
preoccupazione. L'operazione di bonifica è già
cominciata. Su segnalazione dei cittadini, insieme all'ufficio
tecnico abbiamo individuato alcuni punti critici. In particolare due
di questi (zona artigianale e zona adiacente nei pressi di un
supermercato alla periferia del paese in direzione di Lecce) sono
stati oggetto maggiore d'attenzione da parte nostra». Ha poi
spiegato quanto sta facendo la sua amministrazione: «Il sindaco
Giuseppe Nocera ha incaricato l'ufficio tecnico di individuare i
siti. Si è poi provveduto ad individuare la ditta più
vantaggiosa per intraprendere la bonifica. Ed è partito, così,
l'iter per lo smaltimento di quei rifiuti con una spesa di circa 650
euro. Pensiamo di risolvere il problema in quindici giorni». Ma
a quanto pare, c'è di più: «Per la prima volta
abbiamo previsto nel bilancio di previsione, un capitolo di spesa
specifico, qualora in futuro dovessero esserci interventi da
effettuare». Nel momento dell'individuazione dei siti, intanto,
un altro ha suscitato altrettanta attenzione: «Alle spalle
dell'ex cinema Vaglio, c'è una zona all'aperto dove è
presente dell'amianto. Da un primo rilevamento abbiamo notato che il
muschio che si è formato ha esercitato un'azione protettiva.
Abbiamo incariato l'ufficio tecnico di individuare il proprietario
della zona, per avvertirlo che quel materiale dev'essere rimosso
perché a contatto con l'aria e quindi pericoloso per tutti».
Ha poi concluso: «Non solo consideriamo questo un problema
risolto, ma siamo anche in procinto di stipulare una sorta di
convenzione con un'azienda, tramite bando, nel quale daremo la
possibilità alle famiglie che hanno bisogno di smaltire
dell'amianto di ottenere dei prezzi vantaggiosi, per circa un euro a
chilo. Non riesco a capire, piuttosto, come mai a seguito della
risposta all'interrogazione, i consiglieri d'opposizione non abbiamo
espresso nulla, quasi avessero ignorato la risposta».</p>