Data pubblicazione: 14/08/2008 | CRONACA
Agente penitenziario intento a spacciare droga nel carcere. In due sono stati arrestati
Riccardo Mele, di 33 anni, agente di polizia penitenziaria, e Cristian Ingrosso, 26 anni, sono stati arrestati dalla Squadra mobile della Questura di Lecce. Avrebbero tentato di introdurre all'interno del carcere un pacco di sigarette con la droga.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Continuano i controlli
per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Questa volta a
compiere l’operazione, sono stati gli agenti della Squadra mobile e
della Sezione criminalità organizzata della Questura di Lecce.
Una storia assai incredibile, se si pensa al fatto, che a spacciare
la droga, sia proprio un agente penitenziario, che si riforniva
all’esterno, per spacciare a chi si trovava in carcere. Ma ora a
finire dietro le sbarre è stato proprio lui, una persona che
in pochi avrebbero sospettato dato il ruolo che ricopriva, ma si sa,
dalle persone ci si può aspettare di tutto. Nel pomeriggio di
oggi, dopo un'accurata attività investigativa, coordinata
dalla Direzione distrettuale antimafia del Tribunale di Lecce, sono
stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti, Marcello Cristian Ingrosso, di 26 anni,
residente a San Cesario di Lecce, già noto alle forze
dell’ordine, sempre nell’ambito degli stupefacenti.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">In compagnia di Ingrosso, al momento
del fermo, c’era anche Riccardo Mele, di 33 anni, residente a
Lecce. L’uomo era in servizio presso la casa circondariale di
Tolmezzo, provincia di Udine, distaccato da circa un anno presso la
locale casa circondariale «Borgo San Nicola», come agente
di polizia penitenziaria. L’uomo è stato tratto in arresto
per detenzione in concorso della sostanza stupefacente, e in questo
momento si trova in congedo ordinario.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Al momento dell’arresto, i due, sono
stati trovati in possesso di 80 grammi di eroina, suddivisa in due
involucri da 40 grammi ciascuno, 2,5 grammi di hashish e 6 pasticche
di «Subtex», ben nascosti all’interno di un pacchetto
di sigarette che, secondo gli agenti, era destinato ad essere
introdotto all’interno della locale struttura carceraria. Quindi
Mele, che lavorava all’interno del carcere penitenziario, svolgeva
anche l’attività di spacciatore per i reclusi che
richiedevano lo stupefacente.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ora Mele è assistito dal legale
Stefano Paladini, mentre Ingrosso dal legale Giancarlo De Lazzaretti,
entrambi del foro di Lecce, sono stati associati alla locale casa
circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’arresto è stato richiesto dal pubblico ministero Giovanni
De Palma. Il primo interrogatorio per le indagini preliminari, è
fissato per lunedì mattina, dal giudice Ercole Aprile.</p>
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