di Paolo Franza
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>NARDÒ</strong> | Si è
temuto il peggio per una donna che, ubriaca al massimo, sfrecciava
tra le vie di Nardò con la sua Lancia Y10. Sembrerà
strano, ma la persona al volante ha rischiato di entrare in coma
etilico. Molti non sanno che tipo di coma sia e da cosa può
essere causato, e forse neanche lei sapesse di questo. Fatto sta che
lunedì scorso, intorno alle 11,30, A.C. 35enne del posto, si
sarebbe messa a correre per le vie del paese neretino senza fermarsi,
neanche all’alt intimato dagli agenti. La donna ha finito la sua
corsa andando a sbattere contro un palo che sosteneva un’insegna
pubblicitaria. Subito è stata sottoposta al test per
verificare il tasso alcolico, un dato che la macchinetta avrà
segnalato raramente, esattamente 2,87 g/l. Per entrare in coma
etilico, la persona deve avere il tasso pari a 4,50 g/l, ma
trattandosi di una donna in questo caso, anche meno. Il coma è
molto pericoloso perché provoca l’arresto cardiocircolatorio
o l’arresto respiratorio. Con un tasso alcolico così alto,
avrebbe potuto investire qualcuno, o scontrarsi frontalmente con
qualche altro veicolo, causando un'altra ennesima strage.
Fortunatamente non è andata così.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Un caso strano, verificato dopo la
catastrofe di Galatone, dove a perdere la vita, sono stati 7 giovani.
Si è parlato tanto in questi giorni di prevenzione stradale,
tante sono state le raccomandazioni per chi guida, lanciate dai mezzi
di informazione e dai politici. Ma non tutti hanno percepito il
messaggio. Una pattuglia della Squadra volanti di
Lecce, vedendo la folle corsa dell’auto, ha cercato di fermarla, ma
lei sarebbe andata dritta per fatti suoi. Da quel momento è
iniziata la corsa a sirene spiegate che non sono comunque riusciti a
fermare l’auto che ha terminato la sua corsa quando ha incontrato
un palo. È stata una fortuna per la donna, se ne è
uscita vita da quell’incidente che, con l’alta velocità e
una macchina piccola, avrebbe potuto causare conseguenze più
gravi per lei. Dopo i dovuti accertamenti, nei confronti della donna
è scattato il ritiro della patente di guida, il sequestro
dell’auto che ora verrà definitivamente confiscato.</p>
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