di Paolo Franza
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>SQUINZANO</strong> | Un giovane 17enne
avrebbe inveito contro i militari aggredendoli verbalmente e
fisicamente per non aver identificato la persona che ha investito
Luigi Giannone, l’anziano di 83 anni, morto sul colpo, ieri in
tardo pomeriggio, per una caduta dalla bicicletta, dopo essere stato
investito da un automobilista. I fatti, però, non sono andati
proprio così.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">La tragedia si è consumata nella
serata di ieri a Squinzano, intorno alle 19, un'altra vittima della
strada nel Salento. L’uomo, mentre percorreva via Lecce, sarebbe
stato investito da una Hyunday Atos, alla guida c’era un 51enne. Ma
non si sa se la colpa sia proprio dell'autista che avrebbe commesso
un movimento brusco, o è stato proprio Giannone, a causa di
una sterzata scorretta forse, a cadere per terra.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il ragazzino, nipote dell’uomo, dopo
aver ricevuto la notizia della morte improvvisa del nonno, si sarebbe
recato sul posto insieme ai parenti. Intanto sul luogo dove si è
consumata la tragedia si era radunata una folla di gente rimasta a
guardare. Quando i familiari sono giunti sul posto, vedendo l’anziano
per terra, sono rimasti scioccati, mentre, il 17enne, preso da un
raptus di follia, avrebbe aggredito verbalmente i carabinieri,
ingiuriandoli. Parole comprensibili, che sicuramente i militari si
sarebbero sentiti dire diverse volte in casi come questi. Il ragazzo
avrebbe sostenuto che i militari non siano stati in grado di
identificare il conducente dell'auto, un'accusa assi grave, visto che
è stata la prima persona a soccorrere l’anziano chiamando
anche il 118 che, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che
costatarne il decesso. Il ragazzino avrebbe anche aggredito un
appuntato con degli spintoni, procurandogli lesioni guaribili in 10
giorni, causate da una caduta. In questo modo, con delle presunte
false dichiarazioni e con l’aggressione fisica, la posizione del
giovane si è aggravata. L’accusa rivolta ai militari è
stata molto pesante, per questo motivo, il ragazzino, disoccupato e
già noto alle forze dell’ordine, in serata, dopo i rilievi
dell’incidente, anche se minorenne, sarebbe stato trasportato in
caserma, dove i militari gli hanno inferto una denuncia a piede
libero.</p>
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