<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GALATONE</strong> | Non ci sono dubbi,
per la Procura, sulle responsabilità dell'incidente mortale,
che si è consumato sabato scorso sulla Galatone-Santa Maria al
Bagno e ha provocato sette morti. «La Mini Cooper blu andava a
160 chilometri orari. Il tachimetro è stato chiaro. La
velocità era il triplo rispetto al limite imposto, e cioè
quello dei cinquanta chilometri l'ora». Sono le parole del
procuratore aggiunto di Lecce, <strong>Ennio Cillo</strong>. L'inchiesta però
non è stata chiusa, e andrà avanti fino a che gli
ultimi esami che il medico legale <strong>Roberto Vaglio</strong> sta portando
avanti non daranno gli ultimi risultati. Per questo, i familiari
hanno la possibilità di nominare un proprio perito di parte,
giusto per fare chiarezza, anche se, visto i due conducenti, quello
della Mini e l'altro della Fiat Marea station wagon sono morti, non
si potranno avere ulteriori risvolti di natura penale. <strong>Daniele
Santoro</strong>, intanto, continua col suo ricovero nel reparto di
ortopedia dell'ospedale Santa Maria Novella di Galatina, l'unico che
ce l'ha fatta, cavandosela con una frattura al femore sinistro.
L'altra giovane, <strong>Federica Baldari</strong>, di 19 anni, di Galatina,
che ha subìto un primo intervento al Vito Fazzi di Lecce per
una sorta di ricostruzione facciale, è ora ricoverata nel
reparto di rianimazione del nosocomio salentino in stato di coma.
Ieri, intanto, si sono celebrati i funerali di tre dei sette giovani.
<strong>Mery Coviello</strong>, 19 anni, di Modugno, in provincia di Bari, ma
residente a Galatina, e <strong>Luigi</strong> e <strong>Stefania Moschettini</strong>,
di 32 e 28 anni, fratello e sorella. Durante la prima liturgia, a
Galatina, nella chiesa di San Sebastiano, <strong>don Aldo Santoro</strong>,
che ha celebrato la messa, ha ricordato gli altri due giovani che si
stavano commemorando nella chiesa di Maria Santissima della Grotta, a
Carpignano, da <strong>monsignor Donato Negro</strong>, arcivescovo di Otranto,
che ha sottolineato, rimarcato, quelle che erano state le parole di
Papa Benedetto XVI: «La vita, cari ragazzi, è il bene
più prezioso che il Signore ci ha donato. Trattiamolo come
tale». La giornata di ieri è stata caratterizzata anche
dalle parole di <strong>Giovanni Pellegrino</strong>, presidente della
Provincia di Lecce, che ha ribattuto alle «accuse» che
gli sarebbero state rivolte sulla mancata manutenzione della strada
provinciale 90, quella appunto dell'incidente. Pellegrino ha
sottolineato: «C'è la segnaletica orizzontale e
verticale. Ho chiesto due relazioni, una a servizio strade, l'altra
alla Polizia provinciale, e sono andato sul posto. La strada è
sicura se la si percorre rispettando le regole del codice della
strada». Questo pomeriggio, dunque, ci sarà il funerale
congiunto degli altri quattro giovani, presso la chiesa del Sacro Cuore, alle 17: <strong>Elisa Giurgolo</strong>, <strong>Enrico
Mariano</strong>, <strong>Matteo Maggiore</strong> e <strong>Chiara Filieri</strong>. Intanto,
su internet, su You Tube, noto portale di video dedicato agli utenti,
spunta un video (<strong><a href="http://it.youtube.com/watch?v=ZfjXYjvJ8k8">http://it.youtube.com/watch?v=ZfjXYjvJ8k8</a></strong>), con il
quale, Andrea ha voluto ricordare, con un montaggio delle foto dei
ragazzi e dei titoli delle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno,
quei momenti di vita che non restituiranno più alle rispettive
famiglie e comunità, quelle sette vite, quei sette giovani
ragazzi, che in una triste serata d'estate hanno lasciato tutti col
fiato sospeso.</p>