di Paolo Franza
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>PORTO CESAREO</strong> | Purtroppo non
tutti hanno visto le stelle ieri sera, qualcuno si è visto
avviare nei propri confronti qualche denuncia a piede libero e
sappiamo che davanti agli agenti, non si possono esprimere desideri,
magari pagando con qualche moneta, perché si rischia la
denuncia per corruzione. I militari avevano avvisato da tempo che
durante il periodo di San Lorenzo e ferragosto, avrebbero
intensificato i controlli, e cosi è stato. Nella notte appena
trascorsa, intorno all’una e 30, il personale della stazione dei
carabinieri di Porto Cesareo, ha avviato attività di controllo
lungo le località turistiche della zona, traendo in arresto
per flagranza di reato e resistenza a pubblico ufficiale, Antonio
Quarta, di 28 anni, residente a Monteroni di Lecce. L’uomo senza
precedenti penali, poco dopo la mezzanotte, nei pressi della spiaggia
di Sant’Isidoro, è stato controllato perché avrebbe
campeggiato abusivamente. All’arrivo dei militari, che volevano
controllare le autorizzazioni del 28enne, avrebbe inveito contro di
loro rifiutandosi di fornire le sue generalità e tentando
anche di fuggire in mare. Ma non è stato l’unico, perché
per lo stesso motivo e lo stesso comportamento è stato
denunciato a piede libero un operaio 22enne di Copertino e una
disoccupata 26enne di Milano.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Tutte e tre le persone, sono state
trovate in stato di ebrezza. Su disposizione dell’autorità
giudiziaria, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti
agli arresti domiciliari. In questa operazione ha collaborato anche
il personale della protezione civile di Porto Cesareo. I carabinieri
della compagnia di Campi Salentina, avevano organizzato i controlli
già da tempo, chiedendo l’aiuto dei carabinieri della
stazione di Porto Cesareo, dei volontari di Legambiente, dei
volontari della polizia costiera, della polizia municipale di Porto
Cesareo, della polizia di Stato, del corpo forestale di Gallipoli,
della polizia provinciale, della protezione civile di Porto Cesareo.
Un grande dispiego di forze che ha iniziato ad operare dalle 8 del
mattino di ieri, fino alle prime luci dell’alba di oggi, svolgendo
un servizio di prevenzione per salvaguardare l’incolumità
delle persone. Infatti, è stata vietata l’accensione del
classico falò che a causa del forte vento avrebbe potuto
rovinare il litorale e la macchia mediterranea del territorio. I
militari si sono preoccupati anche di rimuovere i campeggiatori
improvvisati che avrebbero potuto causare disagi igienico-sanitari,
di sorvegliare le arterie stradali, prevenire furti di diverso tipo e
prevenire anche risse e litigi.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il servizio tendeva ad assicurare alle
moltissime persone di poter trascorrere una serata serena sotto le
stelle. L’attività si è svolta lungo tutto il
litorale di Porto Cesareo, in particolare a «Punta Prosciutto»
e alla «Strea», arrivando fino ai confini di Sant’Isidoro
pattugliando a piedi e invitando coloro che non rispettavano quanto
previsto ad attenersi alle regole per una sicurezza collettiva. Il
servizio è stato efficace raccogliendo consensi positivi,
perché è stata un occasione buona per spiegare le norme
vigenti in materia e i vari danni che si possono verificare violando
le leggi. Tranne qualche raro caso, tutte le persone hanno
collaborato rispettando i consigli forniti. Infatti, non si sono
verificati gravi incidenti.</p>
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