Data pubblicazione: 08/08/2008 | CRONACA
Perde il controllo dell'auto e muore. Esce fuori strada, fatale l'impatto frontale
Ennesimo tragico incidente stradale. La giovane vittima è Fernando Rimo, di 21 anni, di Melissano. Era sulla sua Wolksvagen Golf blu, quando sulla strada Torre Suda-Racale, tornando da mare, avrebbe perso il controllo dell'auto finendo fuori strada.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>RACALE</strong> | Sbatte frontalmente con
la sua auto, contro un muro, e muore poco dopo. È il tragico
destino di un ragazzo, l'ennesimo, che nel giro di pochi giorni, ha alzato la quota dei morti sulle strade del Salento. Un ragazzo, al
quale il padre Vincenzo, per una strana combinazione aveva dato lo
stesso nome di un fratello, Fernando, che morì nei primi anni
Ottanta in un incidente stradale sulla Taviano-Melissano. <strong>Fernando
Rimo</strong>, di 21 anni, era residente a Melissano, viveva con la famiglia,
padre Vincenzo, la madre Graziella Corvaglia e la sorella più
piccola. Svolgeva l'attività di apprendista meccanico
all'interno di un'officina del paese e aveva la passione delle auto.
La sua, quella mitica Wolksvagen Golf, di colore blu, che gli ha
provocato la morte, era una bella auto di grossa cilindrata, 1.9, che
usava spesso anche per il tragitto da casa al mare. E proprio dal
mare stava tornando. Era sulla strada che collega la marina Torre
Suda a Racale, quando, alle 15,30, probabilmente a causa
dell'alta velocità, è andato a finire fuori strada.
Prima la sbandata che con l'auto sulla corsia opposta lo avrebbe
portato a sfiorare la fiancata sinistra di una Ford Fiesta, poi
contro un muro che si è improvvisamente trovato davanti e sul
quale ha sbattuto violentemente prima contro una cassetta dell'Enel,
poi frontalmente sulla colonnina di cemento. La curva molto delineata
non sarebbe riuscito a reggerla, con l'auto, e l'uscita fuori strada
si è realizzata nel giro di pochissimi istanti. Lo schianto,
contro il muro di recinzione, gli è stato fatale. I primi
soccorsi sono arrivati da due medici, che si sono fermati a dargli
una mano, e che hanno constatato le sue condizioni già molto
gravi. Poi subito dopo sono intervenuti i carabinieri della compagnia
di Casarano, che hanno fatto tutti i rilievi, e gli agenti di polizia
municipale di Racale. La Golf poi è stata sequestrata e messa
a disposizione del magistrato di turno, il sostituto Antonio De
Donno, che ha incaricato un perito di effettuare un esame più
accurato, mentre il medico legale si occuperà di effettuare
l'autopsia sulla salma. Il cadavere è stato trasferito
all'obitorio del cimitero di Racale in attesa che l'autorità
giudiziaria acconsenta la restituzione ai familiari.</p>