Data pubblicazione: 05/08/2008 | CRONACA
Ruba 60 chili di rame e poi tenta di fuggire. Arrestato. I due complici si dileguano
Gianluca Provenzano, operaio 38enne di Ugento, è stato arrestato ieri con l'accusa di furto aggravato. Insieme a due complici, si sarebbe introdotto in un appartamento in costruzione per sottrarre dei fili di rame. I complici sono riusciti fuggiti.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>ACQUARICA DEL CAPO</strong> | Tentavano
di dileguarsi nel buio della tarda serata dopo aver compiuto un
furto, ma uno di loro è stato bloccato dai carabinieri e
arrestato. È accaduto ieri nelle campagne di Acquarica del
Capo quando Gianluca Provenzano, un operaio 38enne originario di
Ugento, insieme ad altri due complici, si sarebbe introdotto in un
appartamento in costruzione con l’intento di rubare. Caso ha
voluto, però, che proprio nel momento in cui i tre uscivano
dall’appartamento, il proprietario dell’immobile, nel rincasare,
li notasse carichi di refurtiva e chiamasse il 112. Il tempestivo
intervento del nucleo operativo e radiomobile di Tricase e della
stazione di Presicce, ha così permesso di bloccare Provenzano.
Gli altri due, più furbi o semplicemente più veloci
nello scomparire nelle campagne circostanti, grazie anche all’opera
del buio, sono riusciti a far perdere le proprie tracce, nonostante
l’inseguimento dei carabinieri. Dalle indagini e accertamenti sul
posto è emerso che i tre hanno procurato ingenti danni
all’appartamento: avrebbero infatti divelto la porta d’ingresso
per entrare e, armati di piccone, avrebbero aperto delle tracce nei
muri per asportare tubi in rame dell’impianto idrico. La refurtiva,
circa 60 chili di tubi di rame del valore di 6-7mila euro, è
comunque stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
Provenzano, invece, è stato condotto nel carcere di Lecce con
l’accusa di furto aggravato, a disposizione dell’autorità
giudiziaria. <em>(v.m.)</em></p>